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Qui Arezzo : Squadra Poco Costante Distratta Dalle Vicende Societarie ; Obbiettivo La Salvezza

moscardelli

Terzo derby toscano consecutivo per il Pisa che dopo Livorno e Pontedera ospita l’Arezzo per chiudere il proprio girone di andata prima di osservare il proprio turno di riposo domenica prossima ; fondamentale per i neroazzurri tornare alla vittoria dopo lo stentato pareggio ottenuto al “Mannucci”, in modo tale da difendere il secondo posto dagli attacchi del Siena e magari da mettere un poco di pressione al Livorno capolista.

Del momento che sta vivendo la compagine amaranto ce ne parla la collega Francesca Muzzi del Corriere di Arezzo, che gentilmente ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.

Guardando i numeri dell’Arezzo si evince il fatto che si tratti di una squadra dal rendimento poco costante : è così ?

Senza dubbio la costanza di rendimento e di risultati non è una caratteristica di riferimento per questo Arezzo, ma mi preme sottolineare il fatto che in questi ultimi mesi l’attenzione di tutta la piazza è stata completamente rivolta alle vicende societarie. Infatti proprio in questi ultimi giorni c’è stato il passaggio di consegne fra il presidente dimissionario Mauro Ferretti ed un gruppo di imprenditori romani capeggiato da Franco Zavaglia, con Marco Matteoni che ha assunto la carica di numero uno del sodalizio amaranto. Tutto questo non ha purtroppo impedito all’Arezzo di prendersi due punti di penalizzazione in classifica a causa dei contributi non pagati durante la gestione Ferretti, e nei prossimi mesi ne arriveranno altrettanti sempre per lo stesso motivo.

Ovvio quindi che le vicende di campo siano passate sostanzialmente in secondo piano …

Per certi versi sì. Oltretutto l’Arezzo in questo campionato era partito molto male, ed a farne le spese era stato il tecnico Claudio Bellucci esonerato dopo appena quattro giornate, dopo aver dimostrato di non avere l’esperienza necessaria per allanare in una situazione del genere. Al suo posto è arrivato Massimo Pavanel che ha portato in breve tempo gioco e risultati, anche senza quella costanza tipica delle squadre importanti ; ad esempio la squadra ha giocato benissimo a Siena dove è uscita sconfitta per 1 a 0, mentre ha giocato malissimo domenica scorsa contro l’Arezzo pur vincendo per 1 a 0.

Leggendo la rosa a disposizione di mister Pavanel si rimane colpiti da un reparto offensivo di tutto rispetto per la categoria. Forse i problemi dell’Arezzo sono da ricercare negli altri reparti ?

Effettivamente l’attacco amaranto sulla carta può incutere timore : Moscardelli, Cutolo e Cellini sono tutti giocatori dal curriculum importante ma che iniziano ad essere a fine carriera. Nelle ultime gare invece l’Arezzo ha fatto assai bene in difesa, a dimostrazione del fatto che spesso non sono i nomi altisonanti a fare la differenza, specialmente in serie C.

La serie C, appunto. Che campionato hai trovato rispetto a quello che l’Arezzo ha disputato la scorsa stagione ?

Secondo me si tratta di un torneo assai modesto, con un livello di gioco molto povero ed orfano di squadre importanti quali la Cremonese e l’Alessandria, lontana parente della compagine ammirata sino a pochi mesi fa ; credo che il girone sia inferiore rispetto a quanto visto lo scorso campionato, come dimostra il primato netto di una squadra equilibrata e poco più quale è il Livorno.

Al netto di tutte queste considerazioni quale è il reale obbiettivo dell’Arezzo ?

La salvezza, punto. Il consolidamento nel tempo della nuova compagine societaria permetterà poi dal prossimo campionato di alzare l’asticella degli obbiettivi, cosa questa non pensabile in una stagione iniziata in mezzo a mille difficoltà come la stagione attuale.

Che Arezzo vedremo domenica prossima all’Arena Garibaldi ?

Credo che si possa andare verso la conferma dell’undici iniziale che domenica scorsa ha avuto la meglio sul Prato : una formazione che mister Massimo Pavanel ha schierato con un 4-3-1-2 molto equilibrato, formata dai seguenti interpreti :

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