Il Pisa Siamo Noi

Da Bud Spencer A Leonida : Tanti Auguri Mister !

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Alto, anzi, altissimo.
Il fisico robusto.
La barba perennemente incolta.
La faccia buona.
Lo vedi troneggiare in mezzo al campo in mezzo ai propri giocatori che proprio dei tappi non sono.
La prima volta che lo incontro lo guardo e penso fra me e me : boia, sembra Bud Spencer !
Ovvero uno dei capisaldi della mia fanciullezza.
E quindi è ovvio che mi stia subito simpatico.
Inizia la stagione e non è tutto rose e fiori.
Ma c’è un qualcosa nel mister che comunque mi tranquillizza nonostante i risultati sono quelli che sono.
Il modo in cui ti parla, il modo in cui si muove, il modo in cui ti guarda.
Infonde sicurezza, un po’ come lo sceriffo alle prese con H7-25.
Nel suo caso forse più extra che terrestre.
Riesce a coltivare dentro di me il seme della speranza, la speranza che le cose possano migliorare.
E le cose infatti migliorano, e le carezze del girone di andata diventano sonori ceffoni.
Per gli avversari, ovviamente.
Perché anche il gigante buono sa menare le mani quando la situazione lo richiede.
Non nominategli il Pro Piacenza, altrimenti si arrabbia !
Con a capo una guida simile la squadra sembra sempre più un razzo davvero difficile da arrestare.
Ma anche il mister a suo modo si trasforma ai miei occhi.
E lo fa al termine della gara di ritorno dei play off contro la Carrarese.
Tre giorni prima il mister avversario Baldini aveva commentato con poca eleganza l’assenza di Lisi.
Ed a qualificazione raggiunta si cambia film, si cambia genere, si cambia eroe.
“Baldini può dire quello che vuole, noi ce ne siamo sbattuti il cazzo e li siamo passati sopra !”
E di colpo Bud Spencer sparisce e davanti al mio sguardo esterrefatto appare il prode Leonida.
Gli occhi fiammeggianti, la voce ferma, la dialettica orgogliosa.
Se mi sforzo un poco vedo pure lancia e scudo, il fisico scolpito sotto la tuta di ordinanza.
L’Arena Garibaldi diventa Sparta.
I play off sono le nostre Termopili.
Gli avversari sono le orde persiane guidate dal dio-re Serse.
Ed io non ho più paura, perché anche un dio-re, aretino o triestino che sia, può sanguinare.
Ed i fatti di lì a qualche settimana mi daranno ragione.
E del trionfo che tutti noi abbiamo ancora negli occhi gran parte del merito va a colui che ha guidato la squadra neroazzurra.
Bud Spencer o Leonida, beh, decidetelo voi.
Potete sempre chiamarlo Luca D’Angelo.
Sono sicuro che lo apprezzerà.

Tanti auguri, mister.
Di cuore.

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One Comment

  1. Rusticiaius de Pisae

    27/07/2019 at 10:18

    Concordo sul valore inestimabile del nostro mister. I suoi pregi sono tali che non dubito delle sue capacità di distinguere il valore dei suoi ragazzi anche vincendo i sentimentalismi e la riconoscenza oer quanto hanno saputo fare in campo. Tutta Pisa è orgogliosa del Ma. Gi. Co pisa ma il campionato di B è pieno di insidie e non è detto che i ragazzi ne siano tutti all’al tezza. Mi aspetto le giuste scelte e nuovi giocatori esperti di B. S0 di essere un rompi c…… I ma la memoria di quanto avvenuto con Gattuso mi rende nervoso.

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