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Coppa Italia 2023/2024 : Il Racconto E La Lavagna Tattica Di Frosinone Pisa

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Inizia con una sconfitta di misura la stagione ufficiale del Pisa SC che in quel di Frosinone al cospetto di un avversario di categoria superiore disputa una buona partita venendo alla fine punita oltre quelli che sono stati gli effettivi demeriti dei neroazzurri ; decide la contesa l’autorete ad inizio gara di Canestrelli, con gli ospiti che sono poi bravi a venire fuori alla distanza ed a costringere sulla difensiva il più quotato avversario senza però riuscire a rendersi particolarmente pericolosi dalle parti di un Turati che alla fine della fiera non ha dovuto compiere interventi decisivi. Si torna comunque a casa con buone sensazioni e con qualche problema da risolvere nel più breve tempo possibile : fra due settimane sarà campionato e la trasferta di Genova contro la Sampdoria è una di quelle partite che devono essere affrontate al meglio delle proprie possibilità.

LA FORMAZIONE INIZIALE. Fra infortuni, squalifiche ed intrighi di mercato non è certo il miglior Pisa quello che si presenta allo “Stirpe” per l’impegno di Coppa Italia : Barbieri squalificato, una batteria di indisponibili formata da Caracciolo, Esteves, Calabresi, Gliozzi e De Vitis, Sibilli accasatosi al Bari poche ore prima del match e tutta una serie di giocatori non convocati per le dinamiche di mercato : Rus, Mastinu, Ionita, Piccinini. Mister Aquilani si ritrova quindi con gli uomini contati a centrocampo e soprattutto senza un terzino destro di ruolo ; tocca ad Hermannsson andare a coprire il buco a destra sulla linea dei difensori mentre a centrocampo l’ex tecnico della Primavera della Fiorentina opta per la coppia formata da Marin e Nagy, con l’ultimo arrivato D’Alessandro un po’ a sorpresa titolare sulla corsia di destra e con Moreo alle spalle di Torregrossa – anche se i due ex Brescia si scambieranno spesso la posizione negli ultimi sedici metri. Pisa quindi che si schiera con il 4-2-3-1 rinunciando così a mettersi a specchio rispetto a quello che è lo schieramento tattico dell’avversario.

POCHE SORPRESE IN CASA FROSINONE. Mister Eusebio Di Francesco non deroga dal 4-3-3 che è un po’ il marchio di fabbrica della casa ; recuperati i due acciaccati della settimana ovvero Harroui e Caso, con Borrelli che viene preferito a Cuni per fungere da attaccante di riferimento e con l’ex di turno Mazzitelli che guida le operazioni in mezzo al campo. E’ ancora un Frosinone work in progress quello che si presenta all’appuntamento con la Coppa Italia, in Ciociaria si aspettano colpi di mercato pesanti per provare a giocarsi al meglio le proprie carte nella massima serie.

IL GOAL PARTITA. La contesa si decide dopo appena sette minuti di gioco, con i padroni di casa che sono cinici assai a sfruttare al meglio le due debolezze più evidenti degli avversari : l’uomo in meno a centrocampo e l’assenza di un terzino destro di ruolo. Sì, perché Mazzitelli ha troppa libertà di movimento sulla linea mediana in occasione di un pallone riconquistato nella zona nevralgica del terreno di gioco e può comodamente premiare lo scatto in profondità di Caso che da quella parte può approfittare di un Hermannsson che non ha il passo per star dietro al folletto ex Cosenza : il numero 10 in maglia gialloazzurra arriva sul fondo e mette in mezzo un cross teso sul quale si avventano Leverbe, Borrelli e Canestrelli ed è proprio un tocco anche fortuito di quest’ultimo a spingere la sfera alle spalle dell’incolpevole Nicolas. Sarà questa l’unica sbavatura dei due difensori centrali neroazzurri che per il resto giocheranno una gara irreprensibile.

IL DUELLO CASO – HERMANNSSON. Scoperto l’inghippo il Frosinone insiste costantemente sulla propria corsia di sinistra dove Caso per tutto il primo tempo – ovvero fintanto che il fiato e la condizione fisica lo sorreggono – manda ai matti un Hermannsson ad onor del vero lasciato solo in fase di non possesso da un D’Alessandro che sembra preoccuparsi solamente della fase offensiva. I padroni di casa costruiscono nel primo tempo altre due occasioni da rete importanti sempre con ficcanti ripartenze e sempre con Caso che per due volte è bravissimo a presentarsi a tu per tu con Nicolas ma che per due volte sciupa tutto al momento della conclusione a rete. Il Pisa ringrazia e resta in partita, preparandosi a giocare una ripresa di ben altro spessore rispetto ai primi quarantacinque minuti di gioco.

Il SECONDO TEMPO A TINTE NEROAZZURRE. Sono infatti gli ospiti che controllano le operazioni nella ripresa facendosi beffe della differenza di categoria e costringendo il Frosinone sulla difensiva : possesso palla insistito e buone trame di gioco condotte a velocità di crociera assolutamente apprezzabile, con D’Alessandro a destra e Matteo Tramoni a sinistra che in più di una circostanza saltano il diretto avversario e possono avvicinarsi minacciosi all’area di rigore ciociara. Purtroppo però i risultati dalle parti di Turati non sono quelli sperati …

TANTO POSSESSO PALLA, POCHISSIME OCCASIONI DA GOAL. Come già capitato nel test match di sabato scorso contro il Como i neroazzurri mettono a referto una gran mole di gioco che però non si traduce in occasioni limpide negli ultimi sedici metri : Turati trema su un paio di colpi di testa fuori misura di Canestrelli prima e di Matteo Tramoni poi – in entrambe le circostanze ottimi i cross di D’Alessandro dall’out di destra – e su una conclusione dello stesso Tramoni da posizione defilata che trova soltanto l’esterno della rete. Troppo poco per rimettere la contesa in parità : manca qualità e precisione nella giocata finale, una pecca non di poco conto se si pensa che metterla alle spalle del portiere avversario è l’essenza di questo sport …

LE DIFFICOLTA’ DI TORREGROSSA E MOREO. I due giocatori maggiormente offensivi mandati in campo da mister Aquilani non riescono mai ad incidere davvero negli ultimi sedici metri ; anzi, Torregrossa si fa preferire quando retrocede fino alla trequarti offensiva neroazzurra e veste i panni del suggeritore per gli inserimenti dei due attaccanti esterni. Male su tutta la linea invece Moreo, nonostante il solito impegno ed il solito movimento costante lungo tutto il fronte offensivo : l’ex Brescia gioca sempre spalle alla porta e le sue sponde non riescono mai ad innescare qualcosa di importante in area di rigore ciociara.

I FRATELLI TRAMONI : CROCE E DELIZIA. Davvero importante la prova di Matteo Tramoni che gioca praticamente a tutta fascia ed alla fine della fiera è il più pericoloso in casa Pisa anche se purtroppo gli manca sempre il colpo risolutivo quando ha l’occasione di poter far male a Turati. Vince alla distanza in duello con il veloce Oyono ed è una spina nel fianco costante per la difesa dei padroni di casa ; la sensazione è che una maggior freddezza al momento della giocata finale avrebbe giovato non poco alla causa neroazzurra. Lisandru Tramoni entra invece al novantesimo e due minuti dopo scappa via alla marcatura di Oyono e prova un complicato lob a beffare Turati : purtroppo la mira non è quella giusta ma riesce a fare in centoventi secondi quello che Moreo e Torregrossa non sono riusciti a fare in tutta la partita ovvero tirare verso la porta avversaria …

D’ALESSANDRO E VELOSO : SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO. Neanche il tempo di arrivare a Pisa e già titolare contro il Frosinone : buono davvero l’impatto di D’Alessandro con l’universo neroazzurro, anche se ovviamente gli automatismi con i compagni sono ancora da oliare a dovere, ma le giocate sono quelle del giocatore vero. Lo stesso discorso vale per Veloso, in campo nella seconda metà della ripresa : personalità da vendere nella zona nevralgica del terreno di gioco ed un bagaglio di esperienza che farà terribilmente comodo ad una squadra giovane in molti dei suoi elementi.

QUINDICI GIORNI DA SFRUTTARE AL MEGLIO. La surreale estate vissuta dalla cadetteria regala al Pisa una settimana in più prima di poter esordire in campionato, ed è un “regalo” che deve essere sfruttato nel migliore dei modi. A livello tecnico, ovvero migliorando attraverso gli allenamenti tutte quelle cose che sono funzionate poco nel match contro il Frosinone a partire da una fase offensiva che va assolutamente resa maggiormente produttiva in termini di goal fatti. Ma anche a livello di mercato : qualcosa ancora manca nello scacchiere tattico neroazzurro ed in più ci sono alcuni giocatori che sembrano essere sul piede di partenza e che devono essere sistemati altrove prima della chiusura del mercato ; ci sarà quindi molto da lavorare in questi ultimi giorni di agosto per il DS Stefanelli e per il DG Giovanni Corrado.

H2o

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