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L’Analisi Di Cittadella Pisa

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Comincia male il cammino del Pisa nel campionato di serie B 2022-2023 : ancora una volta i neroazzurri cadono al “Tombolato” al cospetto della bestia nera Cittadella, puniti ben oltre quelli che sono stati i propri demeriti nell’economia di un match che ha vissuto un inizio di ripresa surreale nel quale sono stati assegnati ben tre calci di rigore in favore dei padroni di casa per episodi che definire dubbi è perfino riduttivo. Bella la reazione finale degli uomini di mister Maran, che realizzano due goal nei minuti di recupero e dimostrano quanto episodica sia stata la sconfitta rimediata in terra veneta.

PRIMO TEMPO. Esordio in maglia neroazzurra per Esteves e Ionita, con Jureskin e Marin che sostituiscono gli squalificati Beruatto e Nagy e con Sibilli e Mastinu a fare i sottopunta alle spalle di Masucci ; Cittadella che è quello che ci si aspettava alla vigilia, con Antonucci ad ispirare Baldini ed Asencio. Gara fin da subito equilibrata e giocata su buoni ritmi, con le due squadre assai attente in fase difensiva e con i portieri praticamente inoperosi per i primi venticinque minuti di gioco.

Sono gli ospiti ad aprire le ostilità : traversone dalla corsia mancina di Jureskin, De Vitis indovina la torre aerea perfetta per Masucci che tira fuori dal cilindro una semirovesciata da appalusi che incenerisce l’incolpevole Kastrati. I padroni di casa non stanno certo a guardare e pareggiano a stretto giro di posta con Baldini, la cui rasoiata dai sedici metri su perfetto schema da calcio d’angolo non lascia scampo a Nicolas : sono le due fiammate che impreziosiscono un primo tempo equilibrato che termina giustamente sul parziale di parità.

SECONDO TEMPO. Nella ripresa succede di tutto e di più, in quelli che già si candidano ad essere i quarantacinque minuti (più recupero) più pazzi dell’anno. Grande – e non richiesto – protagonista è il signor Serra che comodo comodo dalla sua posizione VAR decide di rovinare la contesa e di mandare ai matti il povero signor Zufferli che fino a quel momento stava vivendo una serata di tutta tranquillità : prima la tecnologia punisce con il penalty in favore dei granata un veniale tocco di mano di Masucci in area di rigore neroazzurra ma Nicolas è bravissimo ad intercettare la conclusione dagli undici metri di Baldini. Se non che sulla ribattuta si avventano Cassandro e Marin che entrano a contatto, contatto ovviamente rilevato dal fischietto torinese seduto a trecento chilometri dal Cittadella e quindi è di nuovo calcio di rigore in favore dei padroni di casa, con Baldini che stavolta spiazza Nicolas e porta in vantaggio i suoi.

Palla al centro e Mastinu con un sinistro a giro chiama Kastrati al miracolo ; dal corner successivo incornata perentoria di De Vitis con la sfera che termina sul fondo di un niente. Nell’occasione resta a terra il numero 30 ospite che mentre è fuori dal campo per le cure del caso deve assistere alla fulminea ripartenza di Antonucci che scherza Jureskin e dalla destra mette in mezzo un cross teso che la deviazione fortuita di Hermannsson rende mortifero per il malcapitato Nicolas. Cittadella che in un amen si ritrova così sul doppio vantaggio, che diventa triplo quando il signor Zufferli (con il placet silente del VAR, non sia mai …) decide di punire con il terzo penalty in poco più di dieci minuti di gioco il tocco di mano di Jureskin, anch’esso apparso del tutto fortuito ; dal dischetto va stavolta Asencio che non sbaglia e porta così a quattro le reti in favore del Cittadella.

La contesa sembra a questo punto morta e sepolta, mister Maran getta via via nella mischia Morutan, Cissé, Cohen, Piccinini e Canestrelli e nei minuti di recupero – pochissimi a fronte di quanto il gioco è stato fermo a causa di quanto raccontato poc’anzi – il Pisa realizza addirittura due goal, entrambi ispirati dal mancino educatissimo di Morutan che arma i colpi di testa perentori di Sibilli prima e di Canestrelli poi che se da un lato aumentano i rimpianti per una sconfitta niente affatto meritata dall’altro testimoniano il potenziale non ancora espresso di una squadra profondamente rinnovata ma che ha tutte le carte in regola per fare un campionato da protagonista anche questa stagione. Anche perché, se Dio vuole, a Cittadella si viene solamente una volta all’anno e per questo campionato ci siamo belli che tolti il pensiero.

POLLICE SU – Alessandro De Vitis

Lo avevamo lasciato leader difensivo nella semifinale di andata dei play off contro il Benevento, quando prima che un problema fisico lo costringesse ad alzare bandiera bianca non aveva fatto vedere il pallone a Lapadula ; lo ritroviamo leader difensivo contro il Cittadella quando cancella dalla contesa Asencio che ha bisogno del terzo calcio di rigore concesso ai padroni di casa per vedere da vicino se il pallone è tondo o quadrato e per dimostrare – non che ce ne fosse bisogno – di essere un “uomo” piccino così. Ma non solo : il buon Alessandro mette a referto pure la torre aerea che permette a Masucci di realizzare un eurogoal in rovesciata e per poco non mette il suo nome nel tabellino dei marcatori con un colpo di testa da attaccante consumato che fa la barba al palo a Kastrati ampiamente battuto. Poteva essere il goal del 2 a 2, invece è costretto a farsi medicare fuori dal campo e da spettatore non pagante deve assistere all’autorete di Hermannsson che di certo non beneficia della sua momentanea assenza nel cuore della difesa ; un episodio sintomatico dell’amara verità che evidentemente a Cittadella le cose devono andare sempre così per i colori neroazzurri. Ma De Vitis per questi colori c’è e ci sarà sempre, e questa è una certezza granitica capace di regalare conforto agli sportivi pisani anche dopo una serata amara come quella che abbiamo vissuto in questa calda notte di metà agosto.

POLLICE GIU’ – Roko Jureskin

Contro il Brescia era stato schierato alle spalle di Masucci e non aveva brillato, stavolta mister Maran lo dirotta a presidiare la corsia mancina al posto dello squalificato Beruatto ed anche come terzino il giovane calciatore croato non convince appieno. Incerto in fase di copertura, davvero troppo timido in fase di spinta, scherzato da Antonucci in occasione del terzo goal del Cittadella, protagonista sfortunato quando tocca il pallone con la mano in area di rigore neroazzurra e determina così il terzo calcio di rigore in favore dei granata. Si tratta di uno dei più giovani della compagnia, uno di quei giocatori per i quali si deve portare pazienza ed aspettare il completo inserimento nello scacchiere tattico neroazzurro : nessun dramma, ci mancherebbe.

H2o

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One Comment

  1. marco

    16/08/2022 at 19:07

    Condivido il commento su Asencio. Chissà se sa già dove giocherà a gennaio, quel fallito.

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