Il Pisa Siamo Noi

Pisa Palermo : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

FotoGrid_20240326_204355785

TifoPisa_Logo

Festeggia il Pisa al termine della partita più pazza dell’anno, un’altalena di emozioni che alla fine premia i neroazzurri al cospetto di un Palermo che si illude per due volte ma che alla fine resta con un pugno di mosche in mano ; è stata la Pasqua di Matteo Tramoni che a più di duecento giorni dall’infortunio al ginocchio patito nel primo match del campionato contro la Sampdoria risorge contro i rosanero e con una sensazionale doppietta a cavallo del novantesimo minuto scaccia via i fantasmi che aleggiavano minacciosi sopra un’Arena Garibaldi finalmente al completo. Insomma, il miglior modo possibile per iniziare un rush finale della stagione che sarà tutto da vivere.

UN PISA ULTRA OFFENSIVO. Già dalla lettura delle formazioni ufficiali si capiscono le intenzioni di mister Alberto Aquilani : aggredire avversario e partita sin dai primi minuti di gioco grazie ad un 3-4-2-1 spiccatamente offensivo con D’Alessandro, Valoti e Bonfanti che ritrovano una maglia da titolare e con Moreo in appoggio al centravanti ex Modena. C’è poi Esteves sulla linea mediana al fianco di Marin mentre Loria vince ancora una volta il ballottaggio con Nicolas per difendere i pali della porta neroazzurra.

NESSUNA RIVOLUZIONE TATTICA PER IL PALERMO. Si era parlato insistentemente di un mister Eugenio Corini intenzionato a cambiare modulo alla propria squadra passando alla difesa a tre grazie al rientro di Lucioni ed invece l’ex Lecce e Frosinone si accomoda inizialmente in panchina ed i rosanero sono schierati con il 4-3-3 dove Lund vince il ballottaggio con Aurelio per il ruolo di terzino sinistro e dove il recuperato Di Mariano va assieme a Di Francesco alle spalle di bomber Brunori per un attacco da fare invidia a qualche squadra di serie A.

ALL’INIZIO E’ SOLO PISA. Pronti, via e per poco i padroni di casa non trovano immediatamente la rete del vantaggio grazie alla maldestra deviazione di Brunori che trasforma un innocuo colpo di testa di Moreo in un palo clamoroso, con Pigliacelli che poi si ritrova la sfera in mano quasi per caso. Si fanno preferire in avvio di gara i neroazzurri al cospetto di un avversario che si difende basso e che spesso vede Coulibaly andare a giocare in mezzo a Di Mariano e Di Francesco alle spalle di un isolatissimo Brunori, trasformando così il 4-3-3 di partenza in un 4-2-3-1 che comunque risulta essere assai asfittico a livello offensivo. Anzi, è il Pisa ad andare ancora una volta vicino al goal dell’1 a 0 ma da posizione assai favorevole Bonfanti non riesce a schiacciare in porta di testa il bel cross dalla corsia mancina di Moreo, alzando troppo la mira della sua incornata ; capitan Caracciolo e compagni sono comunque padroni del campo, con un D’Alessandro che ogni volta che si accende crea dissesti nel meccanismo difensivo messo a punto da mister Corini.

IL PALERMO SI SVEGLIA E COLPISCE DUE VOLTE. Come troppo spesso accaduto nel corso di questa stagione la prima volta che gli avversari mettono il naso nella metà campo neroazzurra riescono a combinare disastri inenarrabili, e così succede pure contro il Palermo. Ad onor del vero la prima occasione creata non è quella giusta per gli ospiti per passare in vantaggio a causa dell’intervento del VAR, che vanifica la prodezza balistica di Di Francesco per la posizione di fuorigioco di partenza (questione di centimetri) dello stesso numero 17 in maglia rosanero. Ma è una delusione che dura poco : Pisa che colpevolmente stacca la spina ed inizia a sbagliare tutto quello che si può sbagliare su un campo di calcio, Palermo che ringrazia il proprio capitano Brunori che trasforma in oro un calcio di punizione dai venti metri andando ad incastonare la sfera all’incrocio dei pali con un un destro terrificante. Neroazzurri in bambola ed ospiti che non si fanno pregare e ne approfittano prontamente, sfondando ancora sulla corsia mancina dove Calabresi continua a fare una fatica del diavolo e dove Brunori è bravo a premiare l’accelerazione di Lund che si presenta tutto solo davanti a Loria che nulla può sulla bordata del terzino avversario.

UN PISA IN DIFFICOLTA’. Sembrano un pugile suonato in attesa del gancio al mento i neroazzurri che riescono nell’impresa di divorarsi prima dell’intervallo una palla goal colossale con Barbieri prima (colpo di testa che esalta i riflessi di Pigliacelli) e Moreo poi (tap-in alle stelle da posizione assai favorevole con l’estremo difensore avversario ormai fuori causa). La ripresa inizia con Beruatto in campo al posto di Barbieri e con un Palermo che abbassa il proprio baricentro e si limita a contrastare le iniziative neanche troppo convinte dei neroazzurri, con il solo Bonfanti che si dà un gran daffare in area di rigore rosanero ma senza riuscire mai a trovare la giocata risolutiva.

UN UNO-DUE MICIDIALE. Ma è proprio quando meno te lo aspetti che accade l’imponderabile che spesso governa le cose del calcio, e nel giro di cinque minuti le sorti della contesa si rovesciano clamorosamente. Prima è la difesa ospite che si addormenta su uno schema da calcio d’angolo orchestrato da Esteves e Beruatto, con la sfera che arriva con troppa facilità a D’Alessandro il quale ha tutto il tempo di aggiustarsela, prendere la mira e lasciar partire un destro imparabile per Pigliacelli che gli vale il primo goal in maglia neroazzurra. Poi è Marin che sfonda per vie centrali e mette in mezzo un cross radente sul quale a centro area di rigore ospite piomba come un falco Bonfanti che con un preciso tocco all’angolo basso rimette la contesa in parità; quindi è Gomes che già ammonito pensa bene di stendere Moreo con un fallo tanto evidente quanto inutile guadagnandosi così la doccia anticipata. Ricapitolando : al minuto 59 il Palermo era in vantaggio per due reti a zero ; al minuto 64 il match è in parità e con i rosanero in inferiorità numerica.

IL PISA SPINGE, IL PALERMO SEGNA. Con l’inerzia della gara completamente ribaltata sono i padroni di casa a spingere forsennatamente alla ricerca del goal dell’insperato vantaggio, con Pigliacelli che si erge a protagonista andando a compiere due interventi decisivi sulla botta di prima intenzione di Valoti e sulla legnata dalla lunga distanza di Caracciolo che stava per mettere a referto un goal fotocopia a quello messo a segno contro la Sampdoria. Sembra sul punto di crollare il Palermo ed invece grazie ad un contropiede estemporaneo Vasic – che nel corso del primo tempo aveva sostituito l’acciaccato Coulibaly – si inserisce in area di rigore neroazzurra e viene toccato in maniera veniale da D’Alessandro in generoso ripiegamento difensivo : per il signor Fourneau ci sono gli estremi per assegnare il penalty in favore degli ospiti e dal dischetto Brunori spiazza Loria realizzando la personale doppietta e soprattutto riportando avanti nel punteggio le aquile siciliane. Ad onor del vero un paio di minuti prima di tale situazione di gioco c’era stato in area di rigore rosanero un evidente tocco di braccio di Ceccaroni dopo un colpo di testa di Bonfanti, un chiaro episodio da VAR che però il signor Ghersini non ravvisa nonostante la dinamica dell’azione lasciasse davvero poco spazio a dubbi o interpretazioni …

LA RESURREZIONE DI MATTEO TRAMONI. Ancora una volta sotto nel punteggio senza nemmeno sapere come mister Aquilani si gioca un triplo cambio gettando nella mischia i fratelli Tramoni e Torregrossa – fuori gli stremati Calabresi, Moreo e D’Alessandro – mentre il buon Corini rafforza gli ormeggi tirando fuori dal terreno di gioco Di Mariano e Brunori ed inserendo Graves e Soleri ; in precedenza era toccato ad Aureliano prendere il posto di Di Francesco. Ma il Palermo non ha fatto i conti con la Pasqua di Matteo Tramoni che otto mesi dopo il tremendo infortunio patito al ginocchio nel match contro la Sampdoria decide di riprendere dove aveva lasciato ovvero mettendo a referto goal importanti : e così nel giro di sei minuti i rosanero sono ribaltati dalla doppietta sensazionale del calciatore fresco cittadino italiano che con due destri da manuale del calcio – il primo di potenza, il secondo di precisione – non lascia scampo per due volte al malcapitato Pigliacelli e fa esplodere di gioia l’Arena Garibaldi come non capitava da tempo immemore.

LA VITTORIA PIU’ IMPORTANTE DELL’ANNO. Finisce così in gloria per i neroazzurri la gara più pazza della stagione, un’altalena di emozioni che ben esemplifica quello che è stato il campionato di capitan Caracciolo e compagni vissuto continuamente sulle montagne russe. C’è voluto il rientro in campo di Matteo Tramoni per togliere le castagne dal fuoco ad un Pisa che a un certo punto sembrava essere caduto ancora una volta vittima dei soliti errori e delle solite paure, ma che al triplice fischio del signor Fourneau si ritrova in una posizione di classifica di tutto rispetto e con la consapevolezza di aver ritrovato il dinamismo e le giocate di un ragazzo che si sposa alla perfezione con il credo calcistico di mister Aquilani ma che gli dei che governano il calcio hanno deciso di tenere ai box per ben trenta partita. Ma non c’è solo Matteo Tramoni nell’uovo di Pasqua neroazzurro : il ritorno di Torregrossa che ha destato ottime sensazioni, le sterzate di un D’Alessandro che quando si accende è tutta un’altra musica, un Valoti in campo per novanta minuti, un Bonfanti che ogni pallone pulito che tocca diventa un goal, un Beruatto finalmente entrato in campo con il piglio giusto e che contro il Palermo ha giocato una ripresa importante. Tutte note liete da mettere sul tavolo in questo rush finale di stagione che è tutto da vivere e tutto ancora da scrivere. Perché sarebbe anche giusto che dopo aver seminato in mezzo a mille difficoltà – e non starò nemmeno a dirvi quali perché chi ama i colori neroazzurri sa benissimo di cosa sto parlando, in campo e fuori dal campo – per mister Aquilani e per tutti i suoi ragazzi fosse finalmente arrivato il tempo del raccolto. Perché alla fine i frutti si contano il 10 maggio, è bene ricordarlo sempre.

H2o

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>