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Catanzaro Pisa : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Il Pisa cade al “Ceravolo” al termine di una partita dai due volti : primo tempo di studio e con poche emozioni da una parte e dall’altra, ripresa dove il Catanzaro è letale in contropiede e punisce i neroazzurri come sempre assai evanescente in zona goal. Adesso la classifica inizia a preoccupare ed alle porte c’è la trasferta di Palermo, non proprio il match ideale per tornare a far punti nell’economia di un campionato come sempre assai equilibrato ma che non potrà aspettare in eterno capitan Marin e compagni.

TUTTO SECONDO COPIONE (O QUASI …). Si inizia secondo quelle che erano le sensazioni della vigilia, da una parte e dall’altra, ovvero con la conferma pressoché totale degli undici che una settimana fa erano scesi in campo contro Cremonese e Palermo. L’unica novità è rappresentata da Gliozzi che sostituisce Moreo come centravanti di riferimento nel consueto 4-2-3-1 di mister Alberto Aquilani, mentre in casa Catanzaro mister Vincenzo Vivarini conferma il 4-4-2 e si affida ai “titolarissimi” guidati dalla coppia offensiva delle meraviglie composta dal pisano Biasci e dall’ex Foggia Iemmello.

UN PRIMO TEMPO ALL’INSEGNA DELL’EQUILIBRIO. Si inizia con due cambiamenti rispetto a quelle che erano le formazioni ufficiali : nel Catanzaro marca visita Veroli ed al suo posto sulla corsia di sinistra c’è Krajnc mentre nel Pisa resta in panchina un indisposto D’Alessandro ed al suo posto viene schierato Lisandru Tramoni. A prescindere da queste due variazioni nelle formazioni iniziali la contesa si trasforma subito in una partita a scacchi che viaggia sui binari dell’equilibrio, con le due squadre che provano a sviluppare la propria idea di calcio e con un Catanzaro che sembra lasciare l’iniziativa in mano ai neroazzurri per poi provare a far male con ficcanti azioni in ripartenza. Nonostante le poche occasioni da rete annotate sui taccuini dei cronisti lo spettacolo si mantiene piacevole, anche se le fasi difensive delle due compagini riescono a prevalere sulle fasi offensive avversarie.

GLIOZZI VELENOSO, ESTEVES A TUTTO CAMPO, LA CATENA DI SINISTRA INVECE NON FUNZIONA. In casa neroazzurra il più pericoloso della compagnia risulta essere Gliozzi che all’alba ed al tramonto del primo tempo si rende protagonista di due occasioni da rete importanti sparando a lato nella prima circostanza e trovando la pronta risposta di Fulignati nella seconda circostanza. Entrambe le azioni sono propiziate da un Esteves che in fase di possesso palla funge da playmaker abbandonando la corsia di competenza e rendendosi protagonista di interessanti scorribande per vie centrali ; il tallone di Achille degli ospiti è invece rappresentato dalla catena di sinistra dove Mlakar non entra mai davvero in partita e dove Beruatto è lontano parente del giocatore ammirato due stagioni or sono facendo fatica in entrambe le fasi di gioco : una manna dal cielo per Katseris che alla fine della fiera sarà il man of the match della contesa.

MISTER VIVARINI INDOVINA LA SOSTITUZIONE DECISIVA. La ripresa inizia sulla falsariga dei primi quarantacinque minuti di gioco, con il Pisa che sembra contenere bene le iniziative dei padroni di casa grazie alla gara senza sbavature messa a referto da Canestrelli ed Hermannsson che sostanzialmente annullano Iemmello e Biasci ; significativo il fatto che nel primo tempo soltanto una indecisione del pacchetto arretrato neroazzurro aveva permesso all’ex Carrarese di presentarsi a tu per tu con Nicolas provvidenziale con il suo intervento a salvare la porta ospite. Mister Vivarini capisce quindi che c’è qualcosa da cambiare e dal mazzo pesca il jolly : entra Ambrosino al posto di uno Iemmello assolutamente evanescente ed il nuovo entrato ci mette meno di un minuto per timbrare il primo goal personale in serie B sfruttando il bel cross di Sounas che a sua volta aveva raccolto il traversone di uno scatenato Katseris che aveva ancora una svolta sfondato sulla corsia di destra al cospetto di un Beruatto francamente irriconoscibile.

LE SOSTITUZIONI DECISE DA MISTER AQUILANI NON SONO ALTRETTANTO DECISIVE. Sotto nel punteggio senza neanche meritarlo particolarmente il Pisa si riversa in avanti alla ricerca del goal del pareggio ; mister Aquilani getta nella mischia Arena, Moreo e Barbieri al posto rispettivamente di Valoti, Gliozzi e Beruatto ed i neroazzurri riescono in qualche modo a costringere sulla difensiva un Catanzaro che retrocede in massa a protezione del goal di vantaggio e che deve ringraziare le polveri come al solito bagnate degli avanti della compagine ospite che non riescono a finalizzare a dovere la mole dio gioco prodotta da una squadra che non trema dinnanzi al più quotato avversario ma che come sempre si trova a fare i conti con  una sterilità offensiva che continua ad essere davvero preoccupante.

MOREO SCIAGURATO, MARIN SFORTUNATO. Capitano sui piedi di Moreo le due migliori occasioni per rimettere la contesa in parità, ma l’ex Brescia continua il suo rapporto tormentato con il goal gettando alle ortiche due occasioni importanti a pochi passi dalla porta giallorossa ; clamoroso il tap-in mancato davanti a Fulignati, un pallone che andava soltanto spinto in porta e sul quale invece il buon Stefano incespica in maniera assolutamente goffa permettendo così all’estremo difensore di casa di salvare in qualche modo il vantaggio dei suoi. Anche Arena avrebbe una buona occasione per festeggiare al meglio il proprio rientro in campo, ma il sinistro velenoso dell’ex Gubbio è salvato con i piedi dall’estremo difensore di casa con un intervento imperfetto stilisticamente ma comunque efficace ; stesso discorso si potrebbe estendere alla respinta di Nicolas sul destro violento dell’indiavolato Katseris ma purtroppo il pallone respinto dal portiere brasiliano trova la fortuita deviazione dell’accorrente Marin che mette così a referto l’autorete che chiude anzitempo la contesa.

IL MANCATO SALUTO FINALE AI TIFOSI RAPPRESENTA IL TERZO GOAL SUBITO DAL PISA. Finisce così al “Ceravolo”, con la vittoria dei padroni di casa bravi a capitalizzare al meglio le poche occasioni create mentre dall’altra parte resta un Pisa che continua a pagare a caro prezzo una idiosincrasia davvero preoccupante con il goal oltre che il regresso di alcuni calciatori importanti, Beruatto su tutti, contro il Catanzaro asfaltato dalle accelerazioni di Katseris che in pratica hanno determinato il risultato della partita. Finisce soprattutto con sei, sette giocatori neroazzurri che vanno sconsolati a salutare i tifosi arrivati in Calabria per sostenere la propria squadra, mentre il resto della compagnia batteva in ritirata in tutta fretta negli spogliatoi. E forse è questa l’immagine che fa più male portarsi a casa dalla trasferta sullo Ionio, la sensazione di un gruppo non completamente coeso che nelle difficoltà non riesce a diventare granitico, a differenza di squadre del passato che magari non erano eccelse tecnicamente ma che avevano coglioni e controcoglioni in molti dei propri interpreti. Ovvero quelle caratteristiche da battaglia che sovente sanno fare la differenza nei momenti bui della stagione, quando tutto sembra andar storto, quando tutto si complica, quanto tutto diventa maledettamente difficile. Chi scrive non conosce la ricetta giusta per uscire da questa situazione di empasse, se questa leadership sia da ricercare in chi già indossa la maglia neroazzurra oppure se vada ricercata in nuovi calciatori da individuare – stavolta con certezza assoluta – durante il mercato di riparazione. Ma una certezza ce l’ha : senza gli occhi della tigre risalire la china rischia di trasformarsi in un’impresa. Fate vobis.

H2o

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