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Alessandro Ambrosi : Un Onore Giocare Per Il Pisa, Ma Contro La Juve Stabia Sarà Dura

Alessandro Ambrosi

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Sabato prossimo il Pisa ospiterà all’Arena Garibaldi la Juve Stabia ed ai microfoni di Finestra Sull’Arena è intervenuto un doppio ex quale è Alessandro Ambrosi, che ha vestito entrambe le maglie ad inizio degli anni 2000 e che con la casacca neroazzurra ha sfiorato la promozione in serie B ; con lui si è parlato della prossima gara di campionato ed in generale dell’andamento di questo torneo cadetto. Alessandro Ambrosi.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.

Pisa e Juve Stabia sono state due esperienze importanti per me, con squadre che puntavano a vincere il campionato ; la maglia neroazzurra è una casacca gloriosa ed è stato per me un onore giocare per il Pisa, a Castellammare ho trovato una società relativamente giovane ma ambiziosa che infatti poi è riuscita a conquistare la serie B. Due piazze che vivono in maniera entusiastica il calcio e che danno tantissimo ad un calciatore.

A Pisa sfiorammo la serie B nella mia prima stagione in maglia neroazzurra, quella maledetta partita di Bergamo me la ricordo ancora … fu per me un anno positivo, realizzai quindici goal durante la stagione regolare e due nei play off. Avevo questo modo particolare di tirare i calci di rigore, alla fine qualcuno mi ha pure copiato ma comunque in tutta la mia carriera ne ho sbagliati solamente tre, di cui uno a Pisa nel derby contro la Lucchese.

Il Pisa sta facendo un buon campionato, pensavo facesse addirittura meglio ma per questa stagione va benissimo così ; sabato ospiterà la Juve Stabia che ultimamente sta facendo buone cose, certamente sarà una gara difficile per entrambe ma credo che se i neroazzurri approcceranno il match nella maniera giusta potranno avere buone chance per far propria la partita. Ma ripeto, sarà una prova complicata per capitan Moscardelli e compagni.

Un infortunio non può compromettere il fiuto del goal di un’attaccante, può certamente complicare l’aspetto fisico della prestazione ma se uno sa fare goal continuerà sempre a farli ; ecco perché non sono preoccupato per il rientro in campo di Marconi, che riprenderà il cammino interrotto ad inizio dicembre a causa dell’infortunio al ginocchio.

Chi fa l’attaccante secondo me deve segnare, deve essere lucido sotto porta, deve gonfiare la rete, anche perché alla fine un attaccante è giudicato dal numero di reti che segna ; poi oggi giorno si fanno tanti discorsi sul ruolo del centravanti che deve essere bravo a giocare per la squadra, a fare l’attaccante di manovra, ma a mio avviso il concetto è che un numero 9 la deve buttare dentro. Poi il resto sono alchimie e per certi versi complicazioni del ruolo, è il calcio moderno …

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