Il Pisa Siamo Noi

Contropiede – di Giuliano Fontani

Contropiede

ECCO IL PISA DA RIFONDARE

E’ un momento molto critico per il Pisa, un passaggio decisivo della sua stagione. La squadra costruita con squilli di tromba agostani si sta afflosciando sotto il peso di una condizione psicofisica deprimente e i nodi venuti al pettine con le dimissioni del direttore generale Pino Vitale. Una miscela esplosiva che salda le difficoltà contingenti con un quadro generale altrettanto negativo.

Il calcio ha le sue ragioni misteriose che la ragione non comprende e forse il bello di questo gioco sta proprio in questa irrazionalità destinata a essere contraddette, se non del tutto smentita. I facili pronostici della vigilia si scontrano con una realtà che pure si lasciava intravedere. Non era chiaro che il reparto maggiormente deficitario dello scorso campionato era l’attacco? La conferma di Arma, bomber che assicura un buon numero di reti, non era di per sè sufficiente. Sono rimasti al suo fianco giocatori che non hanno mai spiccato in quanto a goleador e l’acquisto di maggior peso, Stanco, non aveva nel palmares copiose realizzazioni. Poi il ragazzo, appena è stato messo in discussione, si è smarrito ed è divenuto subito un problema. Vitale e Braglia l’hanno difeso e aspettato, in una snervante attesa che si è consumata tra la panchina e l’area di rigore tradita.

Ora Vitale se ne è andato, Braglia non ha più voglia di inseguirlo tanto che nelle ultime apparizioni gli ha preferito lo svincolato Berretta. Ci fosse il Nereo Rocco della situazione oggi direbbe che “gavemo un centravanti che non tira gnanca la cadena del
cesso….
“.
Gli investimenti maggiori sono stati fatti sul centrocampo, con nomi di prestigio e di ottimo passato, che però mostrano ben evidenti i segni dell’usura e della scarsa adattabilità ad un torneo che si affida quasi esclusivamente alla corsa sfrenata e qualche volta spudorata di ragazzotti che giocano solo in virtù degli incentivi federali. Bastava far di conto: Morrone e Iori, i giocatori su cui si sviluppa il gioco del Pisa, hanno 69 anni in due. Spesso si trovano a fronteggiare le volate di avversari che potrebbero essere i loro figli.

La difesa non ha potuto contare molto su Paci, presto infortunato, ha atteso lungo un Lisuzzo appena al limite della decenza, ci ha
ripresentato un Pellegrini rimasto in nerazzurro a zero euro solo per la cialtroneria dei dirigenti viareggini. Di Cuonzo si lascia
infilzare da tutti gli avversari ed è arrivato a far rimpiangere la
lunga assenza di un ragazzino come Costa che proviene dalla Primavera del Chievo. Rispetto allo scorso campionato la difesa ha Sini e Pelagotti laddove c’erano Goldaniga e Provedel. Fate voi il paragone. Meno male che il tanto poco stimato Rozzio è sempre fra i migliori e non solo per aver asciugato il bucato nella temibile partita di Ferrara.

A completare il quadretto ci sono i giovani presi in prestito, alcuni dei quali con contratto pluriennale e che mister Braglia non vuole neppure mandare in panchina in Coppa Italia, nel torneo in cui tutti danno fondo alle riserve, che da noi sono diventate avanzi. In tempi non sospetti ha detto e scritto che la squadra era forte ma incompleta, che non ha mai trovato una fisionomia di gioco e che corre poco e piano. Niente è dovuto al fattorino, era scritto una volta sul retro dei telegrammi e infatti il vostro umile cronista non rivendica niente, se non la coerenza e la sincerità che pure gli sono costate qualche offesa e qualche amarezza. Chiusa la parentesi personale…

La squadra, dopo gli ultimi alternanti risultati, è sfiduciata, un
po’ per la classifica, anche se l’Ascoli sembra intenzionato ad
aspettarci (due punti nelle ultime due gare), l’ambiente è deluso, la dirigenza frastornata. Resiste, stranamente, Braglia. Stranamente perché nel calcio solitamente gli allenatori sono i primi a pagare, ma forse gli è dovuta una vecchia e una nuova riconoscenza. La vecchia sta nel suo passato all’Arena, la nuova per non essersi mai inseguito al coro che voleva fare del Pisa la corazzata che avrebbe ammazzato il campionato. Si aspetta il mercato di gennaio, finalmente prossimo. Il Pisa ci arriverà con un nuovo direttore sportivo e a quanto sembra con le idee chiare: vuole cedere una decina di giocatori su cui non ripone più alcuna fiducia e ne vuole prendere quattro o cinque con i quali rifondare la squadra. Il tutto dovrà avvenire nel quadro di una compatibilità di budget ragionieristica e il sospetto che il giocatore seduto al tavolo, il presidente Battini, guardi con molta attenzione all’idea di limitare le perdite piuttosto che rilanciare con altre fiches. Ennio Flaiano l’avrebbe detto con una delle sue folgoranti battute: “ha una tale sfiducia nel futuro che fa progetti
per il passato
“. Spero di sbagliarmi.

Le leggi del calcio però non sono aggirabili. Battini e il nuovo
direttore sportivo dovranno rimettere la barca in asse, altrimenti
sarà Braglia a pagare con l’esonero quello che già oggi si profila
come un estenuante braccio di ferro con il suo presidente. Perché nel mondo del pallone i calciatori vincono e gli allenatori perdono.
Sono giorni questi in cui di sicuro i dirigenti del Pisa ripensano a Pagliari, a Lucchesi, alle loro fresche squadrette che non costavano niente e che andavano a giocarsi la serie B fino all’ultimo respiro. Invece la scorsa estate, per motivi che niente hanno a che vedere con la ragione, si è dato vita a un nuovo e diverso progetto.
Ora è risaputo: il fabbricante di progetti è un uomo molto felice. Ma costui dovrebbe talvolta riposarsi attuando un disegno e allora
verrebbero il dispiacere e il disincanto.

GIULIANO FONTANI

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7 Comments

  1. andreabis

    10/12/2014 at 20:00

    io condivido pienamente l’articolo, il mercato estivo e stato fatto dal D.G., Battini a solo approvato è messo una barca di denaro, il professionista del mercato era Vitale. Alcuni giocatori sono la scelta di Braglia, se devo dire la mia per un campionato di lega pro ci vuole un mix tra giovani e vecchiotti di esperienza, gente che corra x 90 minuti, sarebbe il caso che il nuovo D.G. valutasse anche chi non ha avuto spazio, ci sono ragazzi che varrebbe la pena valutare prima di farli andar via a Gennaio

  2. massimiliano da savona

    10/12/2014 at 16:38

    non lo condivo per niente l’articolo del signor fontani non tutti i giornalisti capiscono di calcio.

  3. claudio

    10/12/2014 at 12:38

    Ragazzi, non concordo con questa posizione pessimista! Ci sono molte partite ancora, e con tre o quattro rinforzi, al punto giusto si puó benissimo vincere questo campionato. Rinforzando la difesa, e un´altra punta, siamo a posto. l´Ho detto dall´inizio, questo campionato lo vince chi avrá la miglior difesa.

  4. ALE62

    10/12/2014 at 09:05

    Non capisco perchè sostenere Braglia con i cori e indirettamante contestare BATTINI….penso che certi tifosi pisani hanno la calamita per attirare i vari Pomponi etc , non possono fare a meno di contestare chi spende , vedi Mian e Battini quest’anno , e applaudire il primo avventuriero che capita…

  5. Luchino

    09/12/2014 at 20:15

    Concordo con Fontani su tutto, eccetto per la chiusura finale. Il nuovo progetto partito la scorsa estate ci ha visto tutti quanti finalmente entusiasti. La ragione finalmente era stata trovata, ossia “investire” per toglierci finalmente dalla palude delle lega pro dove il guadagno non c’è e la rimessa è certa. Anch’io come Andrea Elbano mi auguro che l’omino con le vipere in tasca spenda a gennaio per salire finalmente in B, altrimenti si ritroverebbe con un pugno di mosche e vanificherebbe l’investimento dell’estate scorsa…..(ammesso che l’abbia fatto lui). Un messaggio alla Curva Nord: sabato sosteniamo con cori Braglia, così facendo lo sosterremo e indirettamente “contesteremo” Battini.
    FORZA PIERO!!! Ci rimani solo te.

  6. andrea elbano

    09/12/2014 at 18:12

    Caro Fontani la tua è analisi fin troppo precisa del male che attanaglia il Pisa, ma in estate molti, compreso me , eravamo contenti del mercato(non mai chiuso fino all’ultimo data la speranza del ripescaggio poi non avvenuto)e ci preparavamo alla “cavalcata trionfale” che avrebbe dovuto portarci finalmente in serie B!!…Ma evidentemente sbagliavamo…l'”insuperabile difesa” viene tenuta a galla da Lisuzzo e Rozzio, ma Sini e Paci stanno marcando visita, anche se per motivi diversi, Di Cuonzio non si capisce come abbia potuto calcare la serie B, Costa è bravino,ma nulla più, Arma lo conosciamo ed è l’unico che abbia mantenuto le premesse, il resto più o meno si stà dimostrando una grande delusione…in questo quadro terrificante mi metto nei panni di Battini e mi domando cosa farei al suo posto….”se mollo ci rimetto la faccia, i soldi e devo già da adesso annunciare le mie dimissioni a giugno…..se resto sarò “costretto” a investire nel mercato di Gennaio per cercare di raddrizzare la barca che fa acqua, ma visto la pochezza di questo girone tutto potrebbe essere possibile…..(adesso posso confermare che il Pisa di due stagioni orsono, quello della finale persa con il Latina per capirsi, questo girone lo avrebbe VOLATO!!) …e rischierei che alla fine i conti tornassero!! Spero che Battini prenda in considerazione la seconda possibilità altrimenti altro che anno perso!!……a Pisa nessuno ci vuole venire e dopo…Pomponi ci potrebbe capitare..Carminati!!

  7. ALESSIO

    09/12/2014 at 17:11

    che dire è sempre un piacere leggere gli articoli di fontani.

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