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Pisa Lecce : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Pisa contro Lecce.

Commentare cotanta bellezza va ben oltre le mie modeste qualità letterarie.

Disquisire sui nomi dei calciatori in maglia neroazzurra più o meno meritevoli di pubblico encomio sarebbe un mero esercizio di stile che niente aggiungerebbe a quanto visto sul rettangolo verde della cara, vecchia Arena.

Parlare del primato in classifica con malcelata scaramanzia ? No grazie.

Iniziare a pensare alla complicata trasferta di Cosenza ? Mi sembra effettivamente troppo presto.

Arrivano momenti in una stagione calcistica dove non c’è da rovinare l’attimo con vuote parole di circostanze.

Il tifoso, il giornalista, l’addetto ai lavori più o meno vicino ai colori neroazzurri : vale per tutti, nessuno escluso.

Stasera ritengo che ci sia una sola cosa intelligente da fare.

Godere.

Punto.

Vivere appieno questa stordente fase orgasmica che un paio d’ore fa ha raggiunto forse il proprio culmine.

Chiudere gli occhi e rimandare a memoria ogni secondo del match giocato contro i giallorossi pugliesi.

Chiunque abbia indossato la maglia neroazzurra questo pomeriggio ha giganteggiato contro i lupi salentini, arrivati in Toscana con il piglio dei conquistadores spagnoli ed adesso mesti mesti sulla via del ritorno con le pive nel sacco.

Tutti sugli scudi, dall’esordente Livieri al commovente Masucci.

Parlare di un migliore in campo sarebbe un’ingiustizia nei confronti di tutti gli altri.

Godete, popolo rossocrociato.

Coricatevi nel vostro letto e chiudendo gli occhi godete di qualche istante di buio dopo un pomeriggio splendente di sole, reso ancor più accecante dal goal di Sibilli che è stato lampo, fulmine, saetta e tuono.

Recitate a guisa di laica preghierina della sera i nomi degli eroi in maglia neroazzurra, a partire da quel diavolo di un D’Angelo che anche oggi si è seduto alla cattedra ed ha impartito una lezione di tattica all’ennesimo allenatore più bravo di lui ed all’ennesimo avversario più forte della propria squadra.

Dimenticate per una volta il futuro, il Cosenza, il mercato di gennaio, il Brescia ed il Monza che non mollano, la serie A mai forse così vicina da trent’anni a questa parte.

Stampatevi in faccia il sorriso più bello che avete e trovate la giusta requie dopo una giornata da incorniciare e mettere nell’album dei ricordi più belli da portarsi appresso.

E domattina svegliatevi con un solo, grande proposito che vi dovrà guidare nelle settimane, nei mesi a venire come un mantra che non dovrà essere mai dimenticato.

Il peccato fu creder speciale una storia normale” cantava Francesco Guccini nella splendida “Farewell”.

Ecco, non commettete mai l’errore opposto.

Non ve lo perdonereste mai.

H2o

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