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Le Interviste Di Punto Radio Sporting Club : Giuseppe Sibilli

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Come ogni mercoledì un giocatore del Pisa SC si racconta ai microfoni di Punto Radio, la radio ufficiale dei colori neroazzurri : questa settimana è toccato a Giuseppe “Peppe” Sibilli rispondere alle nostre domande ed alle nostre curiosità. Giuseppe Sibilli.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni dell’attaccante neroazzurro.

La passata stagione è stata molto importante per me, giocare in una piazza come Pisa dove i tifosi hanno sempre molte aspettative non è ma facile ma credo di aver dimostrato sul campo che merito questa categoria, ed anche questo inizio di campionato sta dicendo che posso essere un giocatore importante in questa categoria. Purtroppo ho avuto due o tre infortuni seri nel corso della mia carriera che un poco hanno rallentato la mia crescita, ma per fortuna grazie al Pisa il momento buio è finalmente alle spalle.

Ho sempre lavorato per poter migliorare e per poter giocare, non tanto per conquistare una maglia da titolare ; non mi aspettavo di partire così forte insieme a tutta la squadra, credo che la sintonia che si è subito creata durante il ritiro abbia fatto la differenza e poi le vittorie che abbiamo ottenuto in serie hanno contribuito a creare una mentalità che lo scorso anno non c’era e che abbiamo dimostrato di avere anche a Crotone, dove abbiamo preso in mano la partita anche se eravamo sotto di due goal.

I giocatori che sono rimasti in questo Pisa hanno dimostrato di meritare la riconferma, quelli che sono arrivati questa estate sono entrati subito in sintonia con la vecchia guardia già dal ritiro di Rovetta e si è creata subito un alchimia importante che ha portato ad ottenere gli ottimi risultati di questo inizio di stagione. E personalmente ho trovato un ottimo feeling con i tifosi neroazzurri, forse perché sono uno che in campo non si risparmia mai e questo alla gente piace ; per strada mi riconoscono e per me è una bella emozione.

La partita di Chiavari è stata il momento più brutto da quando sono a Pisa, nel mio momento migliore ho subito quel brutto infortunio che mi ha buttato sotto un treno, in un campo maledetto per me e per molti miei compagni ; e comunque dopo due infortuni ai crociati e tanti altri infortuni era impossibile per me arrendersi, adesso mi sento al meglio e posso guardare avanti con fiducia (ed una toccatina ci sta pure bene …).

Mister Taddei mi dice sempre che devo imparare a fare i goal sporchi, alla fine della stagione avrei quei cinque, sei goal in più che possono anche cambiarti la vita ; tipo l’occasione che mi è capitata a Crotone nel primo tempo, quando Touré ha deviato quel pallone ed io non sono riuscito a trovare la deviazione vincente, magari avremmo potuto parlare di un’altra partita. È stata una giornata storta, quelle che sembra che tu debba perdere per forza … per fortuna dietro di noi non ha vinto nessuno, il nostro passo falso è stato quasi indolore e ci ha permesso di lavorare con maggiore tranquillità nel corso di questa settimana.

Adesso abbiamo la possibilità di rifarci contro il Pordenone, oltretutto ho saputo che torneranno all’Arena i ragazzi della Curva Nord e per me è una splendida notizia perché fin da quando ero bambino ho sempre pensato che il calcio senza i tifosi non ha senso di esistere.

Il numero 17 ? Sono molto scaramantico, ho scelto il numero di maglia che avevo la scarsa stagione, non aveva senso cambiare. Come scegliamo i numeri ? I più anziani del gruppo hanno la precedenza nella scelta, poi con i numeri rimanenti si fa una sorta di asta ; per quel che riguarda il numero 10 alla fine è rimasto inutilizzato, era stato proposto anche a me ma sono troppo legato al numero 17, difendendolo anche dagli attacchi di Lucca che alla fine ha preso il 9 e tutto sommato i due numeri stanno portando fortuna ad entrambi.

Lucca ? Nonostante il clamore mediatico si parla di un ragazzo molto molto forte che ancora non conosce pienamente il proprio talento, a vent’anni si gioca più di istinto che di testa ; se dovessi dargli  un consiglio gli direi di pensare soltanto a fare goal, oltretutto si parla di un ragazzo molto tranquillo che ha un ottimo rapporto con tutti i compagni.

Qua i tifosi sono speciali, vogliono soltanto che in campo diamo tutto e da parte nostra vogliamo dar loro ogni soddisfazione possibile, a cominciare dalla partita di domenica della quale non mi va neppure di parlare perché ho paura per certi versi, arriva una squadra che ha un solo punto in classifica e che ha appena cambiato allenatore, sembrerebbe un match dall’esito scontato ma nel calcio le cose non funzionano così. È più facile giocare con le squadre del proprio livello, come ha dimostrato la partita di Crotone ; posso solo dire che vogliamo vincere perché abbiamo bisogno di vincere, e penso che la cosa migliore che possiamo fare è non sottovalutare l’avversario.

E poi ci sarebbe da dedicare la vittoria a Camilla, la figlia del nostro capitano al quale faccio ancora gli auguri perché gioia più bella nella vita credo non possa esistere ; una gioia che spero di provare personalmente il prima possibile.

H2o

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