Il Pisa Siamo Noi

Mirko Paletti : Questo Pisa È Un Diamante, Difendetelo Tutti Insieme

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Ospite davvero gradito ed importante nel corso della puntata numero 125 di Finestra sull’Arena : è infatti intervenuto in videochat l’ex vicepresidente del Pisa SC Mirko Paletti che ha regalato a tutti i tifosi neroazzurri un intervento davvero denso di significati all’indomani dell’insediamento di Alexander Knaster quale socio di maggioranza del sodalizio pisano. Mirko Paletti.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.

Il mio non è un addio, spero sia soltanto un arrivederci. La mia fede calcistica è per il Milan, ma vivere una squadra di calcio è tutt’altra cosa, poter vivere la quotidianità dei calciatori, seguire la squadra in trasferta, … vi dico che le sette Coppe dei Campioni vinte dal Milan non mi hanno dato la stessa emozione che mi ha regalato la giornata di Trieste. E solo quando fai parte di una famiglia come è stato il nostro Pisa puoi vivere emozioni del genere.

Non ci siamo tirati indietro Enzo Ricci ed io, non è nostro costume : abbiamo semplicemente lasciato spazio a chi riteniamo essere più forte di noi. Pisa è una città splendida, nel cuore della Toscana, ha una Università che è fra le prime nel mondo, c’è il mare a due passi, c’è tutto ; manca soltanto uno stadio che sia all’altezza del resto della città e per questo devo ringraziare l’amministrazione comunale per il grande lavoro che ha svolto finora.

La soddisfazione è quella di essere stati parte di un percorso che speriamo porti il Pisa il più in alto possibile. Alexander Knaster è una persona seria e concreta, è uno dei trecento uomini più ricchi del pianeta ma si contraddistingue per una grande umanità ed una grande umiltà ; diciamo che non se la tira nonostante potrebbe farlo, ed ha grande concretezza in quello che fa. Per quello che lo conosco è uomo schivo che non ama i riflettori, per certi versi è simile a Ricci, una persona che pensa a lavorare e non a fare editti, dimostrando quella concretezza che testimonia il suo curriculum.

Con Enzo Ricci e con la famiglia Corrado avevamo messo insieme una gran bella squadra, mai c’è stato un dissapore interno al nostro gruppo di lavoro, ognuno ha saputo lavorare per quello che era il proprio ruolo ; a livello sportivo personalmente ho sempre fatto il semplice tifoso e mai il tecnico, che non sarebbe stato nelle mie corde. Devo ammettere che non mi aspettavo tutta questa riconoscenza da parte dei tifosi neroazzurri, per certi versi sono commosso.

I problemi che c’erano al momento dell’acquisizione della società li conoscete tutti, c’era anche stata la volontà di fare un passo indietro una volta valutati quelli che erano i debiti reali, ma alla fine siamo rimasti ed il destino ha saputo premiare la nostra scelta con le soddisfazioni che abbiamo potuto vivere in questi anni. C’è stato anche quel pizzico di fortuna che aiuta non poco in un universo difficile quale è quello del calcio, diciamo che ce la siamo anche meritata.

Il fatto che Giuseppe e Giovanni Corrado restino nella nuova formazione societaria significa che ce ne andiamo ma non del tutto, diciamo che con loro continua per certi versi quello che è stato il nostro lavoro. Come mai Knaster ha scelto Pisa ? Ha semplicemente ragionato da imprenditore, valutando la situazione oggettiva di Pisa : c’è l’aeroporto, lo stadio è nel cuore della città e c’è un iter per la sua ristrutturazione che è già a buonissimo punto, ci sono dei tifosi passionali che amano la propria squadra, c’è Piazza dei Miracoli ed il mare a pochi passi, c’è la Versilia a dieci minuti, … insomma, c’è un brand che ha un potenziale pressoché infinito e che se è sfruttato in maniera adeguata può dare un ritorno davvero importante.

Enzo Ricci per me è come uno zio, è stato un socio di maggioranza che ci ha sempre supportato ma in silenzio ; Knaster avrà bisogno di avere occhi e braccia sul territorio e quindi avrà bisogno di una dirigenza seria come è sempre stata la nostra dirigenza, è lui che ha voluto la famiglia Corrado a bordo perché ritengo non voglia stravolgere quell’organizzazione che ci ha permesso di ottenere in questi anni risultati così importanti. Se Giuseppe Corrado resterà presidente del Pisa ? Secondo me sì, almeno per il momento.

La crescita del Pisa è stata una crescita che si è fondata su basi solide e che si è svolta in maniera graduale, ritengo che continuerà ad essere così anche in futuro : perché è meglio arrivare bene aspettando un anno di più piuttosto che volere tutto subito magari costruendo una squadra di mercenari o prendendo giocatori che non hanno la testa giusta per stare in questo gruppo (come Asencio ad esempio, calciatore molto forte e con doti tecniche indiscutibili ma che non aveva le caratteristiche umane giuste per stare nel nostro Pisa).

D’Angelo ? È davvero incredibile, riesce ad essere nervoso quando vinciamo e tranquillo quando perdiamo … E poi c’è Gemmi che ha mille scaramanzie prima delle partite … Il fatto è che questo è un gruppo di lavoro che è un diamante, un vero gioiello che tutti voi dovete contribuire a far crescere. Smussate gli angoli e questo gruppo volerà, aiutate a far crescere questa favola.

H2o

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