Il Pisa Siamo Noi

A Punto Radio Sporting Club C’È … Marco Greco !

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Nel salotto calcistico di Punto Radio, la radio ufficiale dei neroazzurri, questa settimana è stato ospite il preparatore atletico del Pisa SC Marco Greco : è venuta fuori una bella chiacchierata che ha messo in luce una figura di straordinaria importanza nell’economia dello staff tecnico di una squadra di calcio. Marco Greco.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del “Prof” dei neroazzurri.

Siamo contenti di cosa sta facendo la squadra, ma i piedi sono sempre saldi a terra. Ritengo che in generale si dia troppa importanza alla preparazione atletica, molti credono che la vittoria o lo sconfitta dipendano da quanto corrono i giocatori, ed invece vi dico che dietro a questo Pisa c’è tanto lavoro da parte del mister – che conosco da dieci anni – e di tutto il suo staff, Riccardo Taddei e Davide Moscardelli in primis. Adesso la tecnologia, fra GPS e cardiofrequenzimetri, ci aiuta non poco nel monitorare le condizioni fisiche dei calciatori ma tale lavoro fisico va a braccetto con il lavoro tattico, è un tutt’uno quotidiano con la tattica che ha un ruolo del 90 per cento sulla preparazione della partita.

La figura del preparatore atletico è nata negli anni Settanta, un ruolo mutuato dall’atletica ; a quei tempi c’erano giornate dove i calciatori venivano fatti correre e basta, adesso il preparatore è parte integrante dello staff tecnico. Io poi sono particolarmente fortunato perché D’Angeli, Taddei, Moscardelli e Pugliesi sono stati tutti miei giocatori e quindi c’è tanto affiatamento fra di noi. Adesso la preparazione atletica di un calciatore ha uno spettro molto ampio, non c’è soltanto la corsa e la forza : ci sono il recupero, l’alimentazione, l’integrazione che viene fatta grazie al lavoro dei medici, il riposo, … tutti fattori che hanno avuto una grande importanza ad esempio la scorsa stagione nel post lockdown, quando ci sono state molte partite da giocare in pochissimo tempo.

Lo scorso campionato la squadra partì bene per molti motivi, venivamo dalla serie C e le altre compagini non ci conoscevano bene ; questa stagione invece gli avversari ci avevano già studiato e quindi non siamo più la sorpresa che eravamo lo scorso anno, magari non ci prendono più sottogamba in quanto neopromossa perché ci considerano a tutti gli effetti una formazione di serie B, con giocatori importanti per la categoria. Nel calcio ci sono anche gli avversari, che ti studiano e che cercano le adeguate contromisure per batterci ; ad esempio ritengo che l’Empoli ci aveva battuto in quanto era stato più bravo di noi, poi nel corso dei mesi il mister ha studiato altri accorgimenti ed adesso le cose vanno per il meglio.

Questa estate il mio lavoro è cambiato tanto : abbiamo finito tardissimo ed ai giocatori ho deciso di non dare neppure il programma di lavoro, ho voluto che staccassero completamente perché erano pieni a livello psicofisico e quindi siamo arrivati in ritiro senza che i ragazzi avessero svolto alcun tipo di lavoro durante il breve periodo di vacanza. In molti avevano tirato la carretta fino alla gara contro il Frosinone, quindi i carichi di lavoro che ho proposto a Montecatini sono stati assai leggeri in quanto in precedenza non era stato fatto praticamente nulla.

Una volta il giocatore era più schivo per quel che concerne il lavoro da fare singolarmente a casa propria, c’era la convinzione del “se faccio di meno arrivo alla fine meglio” ; adesso invece i calciatori si informano attraverso Internet ed hanno la mente molto più aperta nei confronti di quello che propongo loro. Oggi giorno poi ci sono i GPS e le applicazioni sugli smartphone, la tecnologia aiuta a controllare il lavoro che viene fatto a casa ed anche io posso controllare non solo se i vari esercizi sono stati fatti ma anche se sono stati fatti per bene.

Una volta il preparatore atletico faceva la riunione tecnica con il mister e praticamente aveva concluso il suo lavoro, adesso la tecnologia di cui parlavo in precedenza mi permette di analizzare i dati che vengono raccolti durante gli allenamenti e quindi si parla di un lavoro post gara e post allenamento relativamente lungo, quando sono a casa con tutti questi dati sottomano devo calibrare il lavoro dei calciatori per evitare che si arrivi ad una condizione di sovrallenamento. Per certi versi mi riposo quando siamo al campo … scherzi a parte, il lavoro dei dottori e del professor Ferrari mi aiuta davvero tanto.

Come stanno De Vitis e Belli ? Devono ancora fare gli esami strumentali, comunque vi posso assicurare che non si tratta di niente di grave per entrambi, non si parla certo di infortuni paragonabili a quello capitato a Masucci … Gaetano è un grande calciatore ed un grande uomo, è il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andare via, è un trascinatore vero e spero che possa rientrare in gruppo il prima possibile. La prevenzione muscolare aiuta tantissimo nell’evitare infortuni a livello muscolare e tendineo, devo ringraziare la società che mi ha messo a disposizione il meglio per aiutare i calciatori sotto questo aspetto ; poi c’è anche il discorso legato alla sfortuna, faccio l’esempio di Marco Varnier e di Gaetano Masucci che hanno avuto problemi al ginocchio e questi sono infortuni che non possono essere evitati neppure con la prevenzione.

Finché si parla di bambini piccoli per quel che concerne gli allenamenti la cosa importante è far toccare loro il pallone il maggior tempo possibile, rabbrividisco quando vedo correre i bambini di meno di dieci anni per intere sedute ad un’età dove invece si devono divertire e devono migliorare con il pallone fra i piedi ; dai Giovanissimi in poi gli allenamenti poi possono essere anche calibrati in maniera diversa. L’importante è non cadere nel voler seguire le mode, tipo quella del Barcellona che si allenava sempre con la palla perché grazie alle grandi doti tecniche riuscivano a raggiungere gli obbiettivi fisici : nelle serie minori non ha senso copiare modelli così elevati, si rischia di fare dei danni.

H2o

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