Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

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Apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani. Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno. Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Signor Fontani, vista la penuria di attaccanti non crede che avrebbe fatto comodo la conferma, sia pure a mezzo servizio (voglio dire partendo dalla panchina) di uno come Carparelli? E’ anzianotto, ma impiegandolo con oculatezza forse poteva servire. Anche perché alternative, al momento, non ne vedo.

Francesco M.

Il Pisa ha rinunciato alle sue bandiere. Dopo Carparelli non è stato confermato neppure Raimondi, due giocatori che hanno dato tanto alla maglia nerazzurra. A Carparelli è stato dichiarata un’incomprensibile ostilità, mentre a Raimondi è stato offerto un contratto da fame al punto che Gabriel, pur di rimanere a vivere a Pisa, ha accettato di giocare nel Pontedera. A me sembra un affronto. E mi domando: possibile che il Pisa non avesse le stesse disponibilità finanziarie del Pontedera. Non ci credo. E se fosse vero vorrebbe dire che siamo proprio alla canna del gas.

L. Bracci

Caro Giuliano, nei tifosi cresce la convinzione che il nuovo Pisa sia una buona squadra. Però, in città, a fronte della rinnovata fiducia, manca l’entusiasmo. E’ vero che i pisani si sentono stretti e sacrificati in serie C, ma ci vorrebbe un po’ più di comprensione, visto cosa sta accadendo, in questo momento di difficoltà per il paese e per il calcio, a tante società ugualmente gloriose e blasonate. Forse anche il Pisa potrebbe fare qualcosa di più e di meglio per “vendere” il proprio prodotto, magari con qualche iniziativa capace di coinvolgere la massa e scuotere l’apatia generale. Cosa nei pensi?

Battistero

LE RISPOSTE

Si ripropone il tema dei giocatori-bandiera, di cui tanto si è detto e si scritto anche in questa rubrica. Francesco M. osserva che nell’attuale “rosa” del Pisa non ci sono molti attaccanti e dunque Carparelli avrebbe fatto comodo anche dal punto di vista numerico, oltre che per la sua esperienza. Ma l’impressione (potrei dire la certezza) è che il Pisa abbia fatto le sue scelte e non voglia assolutamente tornarvi sopra. Nei confronti dell’attaccante non c’è una valutazione tecnica (se non legata all’età) ma ha prevalso una questione personale. La rottura fra il giocatore e la società avvenne all’inizio del girone di ritorno dello scorso campionato quando Carparelli andò a bussare per il rinnovo del contratto. La sua proposta iniziale, quella di un contratto pluriennale, fu letta molto negativamente da Battini e Lucchesi, ma forse ci sarebbe stato tempo e modo di rimediare, si fosse lavorato di stucco e di colla. Invece si mischiarono altri elementi di rottura, come il fatto che a tutelare gli interessi del giocatore era quel procuratore, Rispoli, uscito dalle simpatie della dirigenza nerazzurra dopo il divorzio non certo amoroso da Piero Cammilli. Insomma, da quel momento divenne difficile riannodare i fili del dialogo, nonostante l’avvento di Pane avesse portato sulla panchina del Pisa un tecnico che aveva avuto Carparelli anche come compagno di squadra.
Il discorso di Raimondi è diverso. Anch’io non credo che il Pisa non fosse in grado di offrire al giocatore lo stesso contratto che gli ha sottoposto il Pontedera. Se così fosse sarebbe una colpa del Pisa. Qui la valutazione è stata in larga parte tecnica, determinata dall’età e dalle presunte condizioni fisico-atletiche del giocatore. In questa determinazione di sicuro hanno avuto un peso le indicazioni di Pane.
Nell’attuale calcio professionistico non c’è spazio, purtroppo, per affetti e sentimentalismi. Raimondi e Carparelli hanno dato molto per il Pisa ed erano giocatori-simbolo, in quanto tali riconosciuti dai tifosi e dai compagni. Ma fa scuola quel che è avvenuto alla Juventus con Del Piero. Che poi sia una buona o una cattiva scuola è un altro discorso. Fatto è che bisogna allontanarci dall’idea che il calcio possa fare sconti o riservare trattamenti di favore, specialmente in società come il Pisa che non hanno una larghezza economica tale da poter riciclare i giocatori in ruoli tecnici e dirigenziali.
Complicate le domande che rivolge Battistero. O meglio, complicata è la risposta. E’ vero: c’è una discrasia evidente tra la fiducia che circonda la nuova squadra, la positività dei giudizi sulla campagna estiva e l’entusiasmo della tifoseria, veramente a livelli molto bassi. Ci vorrebbe più comprensione da parte degli sportivi, dice il mio interlocutore, ed ha ragione. Ci vorrebbe anche un migliore marketing della società. Ed ha ancora ragione. Però l’entusiasmo dei tifosi lo si conquista giorno per giorno, anzi domenica per domenica, con i risultati. E’ una ricetta sicura. Certo però che qualche operazione-simpatia non guasterebbe. Invece la componente del tifo organizzato è trascurata. Può darsi che finora i dirigenti del Pisa siano stati presi da altri impegni ed è comprensibile. Però dovrà venire il momento di guardare ai club, alle loro aspettative, forse anche alla loro riorganizzazione. Con lo spirito di animarli (o rianimarli) mentre in questi anni qualche volta gli è sbattuta la porta in faccia e si sono chiusi fuori dal recinto.

GIULIANO FONTANI

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3 Comments

  1. alexander

    28/07/2012 at 03:28

    bel commento alex,condivido in pienissimo!!!!!!! il resto è solo aria fritta…

  2. alex

    27/07/2012 at 17:06

    Come già accennato altre volte, non penso che la mancanza di feeling dei tifosi sia da attribuire a condizioni momentanee !! Purtroppo la situazione è chiara ed è sotto gli occhi di tutti: anche quest’anno il pisa affronterà l’ennesimo campionato di transizione!!
    Squadra rimpolpata dai ragazzetti con l’intento di fare cassa e solo 4 over in mezzo al campo!!
    Le parole chiare del presidente di puntare su perez come punta centrale hanno fatto il resto!!! Se è vero che il ragazzo è generoso e non si risparmia…lo è altrettanto anche il fatto che con la rete….non ci fa di certo la stoppa!! Il gol fallito a tu per tu col portiere nella finale di coppa con lo spezia all’arena è sempre nei ricordi dei tifosi.
    Purtroppo come la storia insegna, se vuoi vincere un campionato serve un attaccante di esperienza e di peso abituato alle pressioni della piazza e che sappia sfondare le reti!! Mi sembra che docente alla ternana e evacuo allo spezia insegnino!!

  3. andrea elbano

    27/07/2012 at 16:09

    Un tempo, non molto lontano, il tifo “organizzato” del Pisa si esprimeva al massimo col coretto ridicolo ..” acqua..acqua..minerale.. per battere il Pisa ci vuole la Nazionale!!..” Poi la prima serie A del dopoguerra , parentesi brevissima, qualche campionato di serie B e molto anonimato, come adesso.Solo con l’avvento di Romeo anche il tifo organizzato migliorò fino a diventare tra i più rumorosi e folkloristici d’Italia, ma c’era Romeo!!!!!

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