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17 Settembre 1967 – Agenda Rossocrociata
- Updated: 17/09/2013
Il 17 Settembre 1967 il Pisa di Lucchi annientò il Messina con un inappellabile 5-0, iniziando la cavalcata che avrebbe riportato i Nerazzurri nella massima categoria dopo ben 42 anni.
La stagione ’66/67 si era conclusa con la riconferma di Renato Lucchi, allenatore chiamato a sostituire Pinardi nel finale di campionato, che aveva condotto il Pisa, attraverso un buon filotto di risultati, verso la salvezza con sicurezza e tranquillità.
Il buon lavoro svolto e il forte carisma del nuovo allenatore avevano indirizzato la Società a lasciargli carta bianca per le scelte di mercato. Lucchi puntò su pochi elementi che, secondo lui, garantivano affidabilità e costanza di rendimento e, all’ombra della Torre, arrivarono il portiere Annibale, Mascalaito, centrocampista, l’attaccante Joan e il centravanti Piaceri.
La Piazza non gradì e consultando le carte di identità dei nuovi arrivati definì il Pisa da reusorio.
Dopo il debutto in campionato, dove i Nerazzurri impattarono all’Arena per 1 a 1 contro il Catania, senza brillare troppo, tutti erano convinti che sarebbe stata l’ennesima stagione difficile, faticosa e avara di soddisfazioni.
Lucchi non si curava delle critiche ed era convinto che il suo Pisa fosse una squadra ben assortita e che ben presto avrebbe assimilato i suoi dettami che prevedevano un gioco spavaldo e offensivo.
Sette giorni dopo il Pisa era di nuovo atteso all’Arena, ancora una volta contro una siciliana: il Messina guidato dal ex-nerazzurro Umberto Mannocci.
Dopo solo 15 minuti Cervetto portò in vantaggio i Nerazzurri e ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo Piaceri raddoppiò, mandando il Pisa al riposo con un rassicurante 2 a 0.
Ma i ragazzi di Lucchi non erano ancora sazi e dopo sei minuti dall’avvio della ripresa realizzarono il 3 a 0 ancora una volta con Piaceri. Il progetto del Mister iniziava a prendere forma e il Messina non riusciva minimamente ad arginare le folate dei Nerazzurri, tant’è che al 55′ Manservisi realizzò la quarta rete e ad otto minuti dalla fine, ancora Manservisi, realizzò ildefinitivo 5 a 0. Il Pisa aveva impressionato per quantità e qualità di gioco e ben presto del gioco proposto dai Nerazzurri si sarebbe parlato in tutta Italia. Questa partita fu, di fatto, l’inizio della cavalcata che avrebbe riportato il Pisa in Serie A, una cavalcata indimenticabile e bellissima, con un Pisa che, giocando con tre punte e mezzo, impartiva lezioni di calcio ovunque andasse, regalando emozioni fortissime e strappando applausi. Lucchi aveva visto ciò che gli altri non vedevano e buona parte dei meriti di quella stagione furono suoi, aveva creduto nel suo progetto, nei suoi ragazzi anche di fronte alle critiche più aspre, senza temer tempesta!
Senio Calvetti
n.d.r. C’è qualcuno che ricorda come vennero realizzate le reti?