
Il Pisa non coglie l’attimo in quel di Cesena : in vantaggio di un goal e di un uomo i neroazzurri non gestiscono bene i secondi quarantacinque minuti di gioco ed alla fine subiscono la rete del pareggio dei padroni di casa. Peccato, anche se alla fine della giornata numero 26 le distanze con Spezia e Cremonese rimangono invariate. Pagelle Cesena Pisa.
Semper 6. Nel primo tempo sbroglia in uscita bassa una situazione potenzialmente pericolosa in area di rigore neroazzurra, poi deve intervenire soltanto per respingere la rasoiata di Russo ma sulla ribattuta nulla può sul tap-in da zero metri di La Gumina.
Angori 6,5. Bello il duello con Adamo che lo impegna per tutta la partita in una gara giocata a tutta velocità sulla corsia di competenza ; dai suoi piedi nascono i cross migliori per Meister e compagni, dal suo mancino educatissimo nasce la traiettoria su calcio piazzato che porta al goal di Touré. Peccato che la maggioranza dei suoi suggerimenti siano preda dei difensori avversari.
Caracciolo 6,5. Shpendi non punge, La Gumina non lo salta praticamente mai, il solo Russo nella ripresa lo impegna con qualche strappo improvviso ; la prova del pacchetto difensivo ospite è buona, peccato per l’unica vera occasione concessa al Cesena che determina il goal dell’ex Sampdoria, una sbavatura pagata a caro prezzo dalla squadra neroazzurra.
Canestrelli 6,5. Vedi Caracciolo ; bravo nel primo tempo a respingere di testa i molti cross che spiovevano dalla corsia mancina ad opera di Donnarumma, nella ripresa la gara pareva in pieno controllo da parte della compagine ospite fino alla fiammata bianconera che determina la rete del pareggio.
Marin 6,5. Rientro importante quello del calciatore rumeno la cui presenza nella zona nevralgica del terreno di gioco si fa sentire sopratutto in partite combattute come quella dell’Orogel Stadium ; molti palloni recuperati sulla linea mediana, il solito frangiflutti davanti alla difesa, meno preciso di altre volte quando si tratta di gestire il possesso palla. Comunque imprescindibile nello scacchiere tattico neroazzurro.
Tramoni 6. Ritrova il campo dopo un mese di stop, non è il miglior Tramoni ma qualche strappo è comunque degno di nota e lascia ben sperare per le partite future ; peccato per l’occasione che gli capita dopo pochi minuti di gioco, una conclusione facile per uno come lui ma purtroppo sprecata malamente con una deviazione tremebonda che spedisce la sfera sul fondo con Klinsmann ormai fuori causa.
Meister 5,5. Sostituire Lind non è certo compito facile, il buon Henrik ce la mette tutta ma sembra ancora non perfettamente inserito nei meccanismi offensivi di mister Inzaghi ; chiuso nella ferrea morsa di Prestia e Mangraviti – non certo gli ultimi arrivati … – fa fatica a combinare qualcosa di importante dalle parti di Klinsmann, ma ha comunque il merito di entrare nel goal di Touré prima conquistando la punizione poi calciata da Angori e quindi favorendo con una deviazione aerea nel cuore dell’area di rigore cesenate la giocata del compagno appostato sul secondo palo. Merita di essere aspettato, anche se in questo momento della stagione è proprio il tempo il suo peggior nemico.
Touré 7. Le cose migliori del Pisa in quel di Cesena sono tutte targate Idrissa : suo il cross al bacio per Tramoni che non riesce a sfruttare a dovere l’assist perfetto del compagno, suo il perentorio colpo di testa che non lascia scampo a Klinsmann e determina il vantaggio ospite, sua la giocata in anticipo su Donnarumma il cui intervento in ritardo con il piede a martello determina il cartellino rosso del signor Maresca dopo revisione VAR. Oltretutto gli tocca in dote un ispirato Donnarumma che nel corso del primo tempo dalla sua parte spinge come un forsennato e lo costringe a spendersi in una gara di sacrificio interpretata comunque alla perfezione.
Moreo 5,5. Giornata non particolarmente ispirata quella dell’ex Brescia che fa una fatica del diavolo a trovare i giusti spazi per far saltare il meccanismo difensivo degli avversari nonostante il solito grande dinamismo lungo il fronte di attacco dei neroazzurri ; bravi comunque Prestia e compagni a togliergli ossigeno con continui raddoppi di marcatura, soprattutto quando mister Inzaghi lo sposta a fare il riferimento offensivo dopo l’uscita dal campo di Meister. Ciò nonostante avrebbe pure l’occasione per chiudere anzitempo i giochi ma la sua rasoiata mancina è troppo debole per far male a Klinsmann.
Piccinini 5,5. Corre molto ma sovente senza particolare costrutto, non riuscendo a sopperire alla superiorità numerica del Cesena in mezzo al campo nel corso della prima frazione di gioco ; le cose migliorano quando i bianconeri rimangono in dieci uomini, gli spazi per eventuali inserimenti aumentano ma anche il buon Gabriele non beneficia di un Pisa stranamente conservativo che non riesce più ad andare a pressare alto gli avversari.
Bonfanti 6. Come i compagni di reparto gioca una gara attenta, i pericoli veri dalle parti di Semper si contano sulle dita di una mano ; non disdegna interessanti proiezioni offensive che però alla fine non portano pericoli negli ultimi sedici metri avversari. Mezzo voto in meno perché è lui che tiene in gioco La Gumina in occasione della rete del pareggio dei padroni di casa.
Sernicola 6. Rileva l’ammonito Touré e presidia con sicurezza la corsia di competenza ; nel finale prova a spingere maggiormente per aiutare i compagni a trovare il goal del nuovo vantaggio ma senza riuscire a trovare mai la giocata decisiva dalle parti di Klinsmann, una sua conclusione di prima intenzione diventa assist involontario per Morutan che non riesce a trovare la deviazione vincente.
Højholt 5,5. Con il suo ingresso in campo il Pisa rafforza gli ormeggi sulla linea mediana per difendere il goal di vantaggio, alla fine è una mossa che non paga anche perché il centrocampista danese fatica (stranamente) ad entrare in partita non riuscendo a congelare il possesso palla ; partecipa attivamente agli assalti finali ma le sue iniziative sono confusionarie e poco redditizie per la causa neroazzurra.
Morutan 6. Suo il velenoso tiro cross che costringe Klinsmann al non facile intervento, sua la deviazione volante che per poco non trasforma in oro la conclusione sballata di Sernicola. Buono il suo impatto sulla partita, nel finale si piazza largo a destra per provare a sgretolare da quella posizione il muro bianconero che era stato eretto davanti all’estremo difensore tedesco ma in alcune circostanze eccede troppo nella giocata di fino quando invece sarebbero serviti maggiormente dei cross nel cuore dell’area di rigore cesenate.
Abildgaard 5,5. Vedi Højholt : la mossa del tecnico piacentino di infoltire la linea mediana per provare a congelare il risultato si rivela una decisione non particolarmente indovinata perché alla fine il Cesena trova ugualmente la via del goal. Stavolta il filtro tutto danese in mezzo al campo non ha funzionato.
Arena 5,5. Mandato in campo per l’assalto finale subito dopo il goal di La Gumina, si posiziona largo a sinistra per provare ad aprire le strette maglie della difesa bianconera ma alla fine della fiera non riesce a combinare alcunché di decisivo dalle parti di Klinsmann.
Inzaghi 6. Media aritmetica fra un primo tempo da 7 ed una ripresa da 5. I suoi ragazzi controllano bene le sfuriate dei padroni di casa e colpiscono chirurgicamente su calcio piazzato alla mezz’ora del primo tempo, incanalando la partita sui binari più congeniali ; ma l’espulsione di Donnarumma ad inizio secondo tempo è quasi un boomerang per i neroazzurri che smettono di esercitare la solita pressione feroce e si limitano a controllare il risultato senza andare a cercare il colpo del K.O. venendo puntualmente puniti dal goal di La Gumina che premia il coraggio di un Cesena che nonostante l’inferiorità numerica chiude la gara con tre attaccanti in campo. Un punto conquistato all’Orogel Stadium non è mai da disdegnare, anche se per come si era messa la partita la fastidiosa sensazione è che in Romagna il Pisa abbia lasciato due punti di vitale importanza in questo momento della stagione. Pazienza, toccherà andare a riprenderseli sabato prossimo contro la Juve Stabia.

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Il Pisa non coglie l’attimo in quel di Cesena : in vantaggio di un goal e di un uomo i neroazzurri non gestiscono bene i secondi quarantacinque minuti di gioco ed alla fine subiscono la rete del pareggio dei padroni di casa. Peccato, anche se alla fine della giornata numero 26 le distanze con Spezia e Cremonese rimangono invariate. Pagelle Cesena Pisa.
Semper 6. Nel primo tempo sbroglia in uscita bassa una situazione potenzialmente pericolosa in area di rigore neroazzurra, poi deve intervenire soltanto per respingere la rasoiata di Russo ma sulla ribattuta nulla può sul tap-in da zero metri di La Gumina.
Angori 6,5. Bello il duello con Adamo che lo impegna per tutta la partita in una gara giocata a tutta velocità sulla corsia di competenza ; dai suoi piedi nascono i cross migliori per Meister e compagni, dal suo mancino educatissimo nasce la traiettoria su calcio piazzato che porta al goal di Touré. Peccato che la maggioranza dei suoi suggerimenti siano preda dei difensori avversari.
Caracciolo 6,5. Shpendi non punge, La Gumina non lo salta praticamente mai, il solo Russo nella ripresa lo impegna con qualche strappo improvviso ; la prova del pacchetto difensivo ospite è buona, peccato per l’unica vera occasione concessa al Cesena che determina il goal dell’ex Sampdoria, una sbavatura pagata a caro prezzo dalla squadra neroazzurra.
Canestrelli 6,5. Vedi Caracciolo ; bravo nel primo tempo a respingere di testa i molti cross che spiovevano dalla corsia mancina ad opera di Donnarumma, nella ripresa la gara pareva in pieno controllo da parte della compagine ospite fino alla fiammata bianconera che determina la rete del pareggio.
Marin 6,5. Rientro importante quello del calciatore rumeno la cui presenza nella zona nevralgica del terreno di gioco si fa sentire sopratutto in partite combattute come quella dell’Orogel Stadium ; molti palloni recuperati sulla linea mediana, il solito frangiflutti davanti alla difesa, meno preciso di altre volte quando si tratta di gestire il possesso palla. Comunque imprescindibile nello scacchiere tattico neroazzurro.
Tramoni 6. Ritrova il campo dopo un mese di stop, non è il miglior Tramoni ma qualche strappo è comunque degno di nota e lascia ben sperare per le partite future ; peccato per l’occasione che gli capita dopo pochi minuti di gioco, una conclusione facile per uno come lui ma purtroppo sprecata malamente con una deviazione tremebonda che spedisce la sfera sul fondo con Klinsmann ormai fuori causa.
Meister 5,5. Sostituire Lind non è certo compito facile, il buon Henrik ce la mette tutta ma sembra ancora non perfettamente inserito nei meccanismi offensivi di mister Inzaghi ; chiuso nella ferrea morsa di Prestia e Mangraviti – non certo gli ultimi arrivati … – fa fatica a combinare qualcosa di importante dalle parti di Klinsmann, ma ha comunque il merito di entrare nel goal di Touré prima conquistando la punizione poi calciata da Angori e quindi favorendo con una deviazione aerea nel cuore dell’area di rigore cesenate la giocata del compagno appostato sul secondo palo. Merita di essere aspettato, anche se in questo momento della stagione è proprio il tempo il suo peggior nemico.
Touré 7. Le cose migliori del Pisa in quel di Cesena sono tutte targate Idrissa : suo il cross al bacio per Tramoni che non riesce a sfruttare a dovere l’assist perfetto del compagno, suo il perentorio colpo di testa che non lascia scampo a Klinsmann e determina il vantaggio ospite, sua la giocata in anticipo su Donnarumma il cui intervento in ritardo con il piede a martello determina il cartellino rosso del signor Maresca dopo revisione VAR. Oltretutto gli tocca in dote un ispirato Donnarumma che nel corso del primo tempo dalla sua parte spinge come un forsennato e lo costringe a spendersi in una gara di sacrificio interpretata comunque alla perfezione.
Moreo 5,5. Giornata non particolarmente ispirata quella dell’ex Brescia che fa una fatica del diavolo a trovare i giusti spazi per far saltare il meccanismo difensivo degli avversari nonostante il solito grande dinamismo lungo il fronte di attacco dei neroazzurri ; bravi comunque Prestia e compagni a togliergli ossigeno con continui raddoppi di marcatura, soprattutto quando mister Inzaghi lo sposta a fare il riferimento offensivo dopo l’uscita dal campo di Meister. Ciò nonostante avrebbe pure l’occasione per chiudere anzitempo i giochi ma la sua rasoiata mancina è troppo debole per far male a Klinsmann.
Piccinini 5,5. Corre molto ma sovente senza particolare costrutto, non riuscendo a sopperire alla superiorità numerica del Cesena in mezzo al campo nel corso della prima frazione di gioco ; le cose migliorano quando i bianconeri rimangono in dieci uomini, gli spazi per eventuali inserimenti aumentano ma anche il buon Gabriele non beneficia di un Pisa stranamente conservativo che non riesce più ad andare a pressare alto gli avversari.
Bonfanti 6. Come i compagni di reparto gioca una gara attenta, i pericoli veri dalle parti di Semper si contano sulle dita di una mano ; non disdegna interessanti proiezioni offensive che però alla fine non portano pericoli negli ultimi sedici metri avversari. Mezzo voto in meno perché è lui che tiene in gioco La Gumina in occasione della rete del pareggio dei padroni di casa.
Sernicola 6. Rileva l’ammonito Touré e presidia con sicurezza la corsia di competenza ; nel finale prova a spingere maggiormente per aiutare i compagni a trovare il goal del nuovo vantaggio ma senza riuscire a trovare mai la giocata decisiva dalle parti di Klinsmann, una sua conclusione di prima intenzione diventa assist involontario per Morutan che non riesce a trovare la deviazione vincente.
Højholt 5,5. Con il suo ingresso in campo il Pisa rafforza gli ormeggi sulla linea mediana per difendere il goal di vantaggio, alla fine è una mossa che non paga anche perché il centrocampista danese fatica (stranamente) ad entrare in partita non riuscendo a congelare il possesso palla ; partecipa attivamente agli assalti finali ma le sue iniziative sono confusionarie e poco redditizie per la causa neroazzurra.
Morutan 6. Suo il velenoso tiro cross che costringe Klinsmann al non facile intervento, sua la deviazione volante che per poco non trasforma in oro la conclusione sballata di Sernicola. Buono il suo impatto sulla partita, nel finale si piazza largo a destra per provare a sgretolare da quella posizione il muro bianconero che era stato eretto davanti all’estremo difensore tedesco ma in alcune circostanze eccede troppo nella giocata di fino quando invece sarebbero serviti maggiormente dei cross nel cuore dell’area di rigore cesenate.
Abildgaard 5,5. Vedi Højholt : la mossa del tecnico piacentino di infoltire la linea mediana per provare a congelare il risultato si rivela una decisione non particolarmente indovinata perché alla fine il Cesena trova ugualmente la via del goal. Stavolta il filtro tutto danese in mezzo al campo non ha funzionato.
Arena 5,5. Mandato in campo per l’assalto finale subito dopo il goal di La Gumina, si posiziona largo a sinistra per provare ad aprire le strette maglie della difesa bianconera ma alla fine della fiera non riesce a combinare alcunché di decisivo dalle parti di Klinsmann.
Inzaghi 6. Media aritmetica fra un primo tempo da 7 ed una ripresa da 5. I suoi ragazzi controllano bene le sfuriate dei padroni di casa e colpiscono chirurgicamente su calcio piazzato alla mezz’ora del primo tempo, incanalando la partita sui binari più congeniali ; ma l’espulsione di Donnarumma ad inizio secondo tempo è quasi un boomerang per i neroazzurri che smettono di esercitare la solita pressione feroce e si limitano a controllare il risultato senza andare a cercare il colpo del K.O. venendo puntualmente puniti dal goal di La Gumina che premia il coraggio di un Cesena che nonostante l’inferiorità numerica chiude la gara con tre attaccanti in campo. Un punto conquistato all’Orogel Stadium non è mai da disdegnare, anche se per come si era messa la partita la fastidiosa sensazione è che in Romagna il Pisa abbia lasciato due punti di vitale importanza in questo momento della stagione. Pazienza, toccherà andare a riprenderseli sabato prossimo contro la Juve Stabia.
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