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Pisa SPAL : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Pronti, via ed un lampo di Sibilli basta ed avanza per permettere al Pisa di partire con il piede giusto in questa serie B edizione 2021/22 ; il resto lo fanno i miracoli di Nicolas ed il solito grande cuore che i neroazzurri sanno sempre mettere in campo in ogni gara da tre anni a questa parte. Il modo migliore per festeggiare il ritorno all’Arena Garibaldi del pubblico pisano, nei numeri e nelle modalità che la situazione legata al Covid-19 permette.

PRIMO TEMPO. Come già detto neanche il tempo di iniziare la contesa e Pisa che va subito in vantaggio : Lucca è bravissimo ad addomesticare un lancio dalle retrovie ed il resto lo fa Sibilli che si infila alla perfezione fra le line di difesa e centrocampo della SPAL e dai venti metri fa partire un destro chirurgico all’angolino che fa secco Thiam. La reazione della compagine estense è furiosa ed immediata : azione tutta in velocità, Colombo fa la sponda e Murgia si presenta tutto solo a tu per tu con Nicolas che è prodigioso a dire di no al centrocampista avversario mettendoci il piede ; il portiere brasiliano si ripete poi su un colpo di testa di Vicari diretto all’incrocio dei pali, il colpo di reni è notevole ed il pericolo è scampato. I neroazzurri si difendono comunque con ordine e poco prima del riposo rischiano di raddoppiare : calcio di punizione con il contagiri di Gucher e piattone volante di Touré che trova il palo a Thiam battuto. Ritmi assai elevati per tutta la prima frazione di gioco, le due squadre non si risparmiano e lo spettacolo per i presenti è piacevole.

SECONDO TEMPO. La SPAL getta subito nella mischia l’ultimo arrivato Mancosu e l’ex capitano del Lecce trova subito il fendente dai venti metri che costringe Nicolas a volare per  togliere la sfera dall’angolo basso alla sua destra. Il ritmo della contesa cala con il trascorrere dei minuti ed i due tecnici iniziano la partita a scacchi attingendo a piene mani dalla panchina : nel Pisa spiccano gli esordi in gare ufficiali di Beruatto e Piccinini, gli ospiti provano a giocarsi la velocità di Latte Lath ma alla fine della fiera sono i neroazzurri ad andare vicini al goal della sicurezza con un monumentale Touré, il cui destro piazzato dai sedici metri trova però la pronta risposta di Thiam. Senza soffrire più di tanto nei minuti finali arriva così il triplice fischio dell’incerto signor Camplone, che sancisce la vittoria di un Pisa che nonostante i lavori ancora in corso si conferma una volta di più realtà ormai solida del campionato cadetto.

CHI SALE. Vediamo quali sono stati i tre giocatori del Pisa che più si sono distinti nel corso del match.

TOURÉ. Il gigante tedesco ci mette meno di un’ora a diventare un nuovo beniamino dell’Arena Garibaldi, grazie ad una prestazione sontuosa in entrambe le fasi di gioco e ad  una presenza tecnica e fisica nella zona nevralgica del terreno di gioco davvero di livello assoluto. Ringhia sugli avversari, recupera palloni su palloni, dimostra anche di avere piede educato con un paio di giocate di alta scuola niente affatto fini a sé stesse ; non contento va per ben due volte vicino al goal del raddoppio, ma prima il palo e poi Thiam gli negano la gioia personale. Centimetri, chilogrammi, fosforo e tecnica portati in un colpo solo sulla linea mediana neroazzurra : il prototipo del centrocampista moderno. E se il buongiorno si vede dal mattino il Pisa ha fatto davvero centro con l’ex Juventus Under 23.

NICOLAS. Il portiere brasiliano non entra nel tabellino perché purtroppo per gli estremi difensori è così che funziona, ma le sue parate sono decisive almeno quanto il goal di Sibilli per la vittoria dei neroazzurri. Per tre volte si oppone in maniera determinante agli assalti della compagine ospite : con il piede dice di no a Murgia che gli si era presentato a tu per tu in completa solitudine, con un colpo di reni perentorio alza sopra la traversa la potente incornata di Vicari, con uno scatto felino si distende per togliere dall’angolino la rasoiata di Mancosu. Senza paura nelle uscite alte, a suo agio – forse pure troppo … – quando c’è da giocare il pallone con i piedi.

SIBILLI. Impossibile non premiare il match winner di serata, capace di decidere la contesa dopo meno di un minuto con una progressione centrale perentoria conclusa da un destro chirurgico dai venti metri che va ad infilarsi in buca d’angolo dove Thiam non può proprio arrivare. Il resto della partita lo vede protagonista di altri strappi interessanti e di altre giocate che permettono ai compagni di difesa di rifiatare, anche se alla lunga Vicari e compagni iniziano a prendergli le misure ma ciò nonostante la generosità dell’attaccante partenopeo è meritevole di encomio.

CHI SCENDE. Vediamo invece i tre giocatori neroazzurri che più hanno faticato in questa partita.

GUCHER. Siamo ancora lontani dall’ammirare il giocatore che nella prima parte dello scorso campionato sapeva fare la differenza in ogni match disputato, sicuramente c’è da mettere ancora a punto la condizione fisica e quando si gioca nel ruolo di mezzala è davvero complicato cavarsela contro avversari che hanno maggiore gamba rispetto a quella che è la tua forma del momento. Anche sui calci piazzati non riesce ad incidere come è solito fare, ad eccezione del bel tracciante che mette Touré nelle condizioni ottimali per battere a rete (e per colpire un palo clamoroso).

MARIN. Mister D’Angelo lo piazza davanti alla difesa nel ruolo di play basso, prova a mettere ordine nella battaglia di centrocampo ed a fare da schermo alla retroguardia neroazzurra ma viene preso nel mezzo in un paio di circostanze (ed in una di queste Murgia si presenta tutto solo davanti a Nicolas) ed anche quando ha il pallone fra i piedi è spesso precipitoso ed impreciso nelle giocate. Prova anche un paio di conclusioni dalla media distanza ma la mira  lascia a desiderare.

MARSURA. Partita tutto sommato sufficiente ma un gradino sotto rispetto alle prestazioni che lo hanno visto protagonista in questo avvio di stagione. Maggiormente preoccupato di fornire copertura in fase di non possesso fa molta fatica ad accendersi negli ultimi sedici metri, alla fine della fiera riuscendoci in una sola circostanza quando mette in the box un pallone d’oro per l’accorrente Touré anticipato di un soffio da Coccolo proprio sul più bello ; detto questo, il suo contributo tattico ai meccanismi offensivi del Pisa è comunque rilevante.

H2o

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