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Pisa Cosenza : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Questa volta niente commento alla partita.
Niente top e flop.
Niente analisi tecnica riguardante le scelte di mister D’Angelo.
Perché, vi chiederete.
Semplice.
Perché deluderei quegli “sportivi” che in settimana, nascondendosi dietro un profilo falso cancellato poi a tempo di record, mi hanno aperto gli occhi dicendomi che di pallone non ci capisco un cazzo e che sono buono solo a raccontare delle storielle.
Capite bene quindi che commentare le scelte tattiche di mister D’Angelo e valutare le prestazioni dei calciatori in maglia neroazzurra è un qualcosa che a questo punto va ben oltre le mie scarse capacità.
Compito questo che lascio volentieri ai suddetti “sportivi” che, bontà loro, hanno partecipato al supercorso di Coverciano e sono invitati ai simposi di Guardiola ed Ancelotti ; al sottoscritto, ahimè, tali privilegi non sono toccati.
E per non deluderli neanche un po’ ho deciso anche questa volta di raccontare l’ennesima storiella, giusto per non perderci il vizio.
La storia di Joe Yabuki.
Un giovane teppistello cresciuto nei quartieri poveri di Tokyo che riesce a riscattare la sua misera esistenza grazie alla boxe, arrivando persino a combattere per il titolo di campione del mondo.
Il suo percorso è costellato da salite e discese, da picchi di notorietà e da cadute clamorose, da allenamenti massacranti e da terribili privazioni necessarie per rimanere nel giusto peso : il tutto per arrivare contro ogni pronostico a sfidare il campione del mondo in carica José Mendoza.
E l’incontro della vita si trasforma ben presto in una battaglia senza esclusione di colpi, un crescendo di lacrime e sangue che ha il proprio drammatico climax nel verdetto ai punti.
José Mendoza si conferma campione del mondo.
Joe Yabuki muore subito prima di ascoltare il verdetto dei giudici che decretano la sua sconfitta.
Ma muore con il sorriso che finalmente gli illumina il volto.
Perché, direte voi ?
La risposta la dà il diretto interessato alla ragazza che in segreto lo ha sempre amato e che in tutti i modi prova a distoglierlo da quella vita di constate sacrificio poco prima dell’incontro per il titolo.
“Non voglio fare come tanti che se ne restano a bruciare senza fiamma di una combustione incompleta.
Anche se solo per un secondo … voglio bruciare con una fiamma rossa e accecante.
E poi … quello che resta è solo cenere bianchissima … nessun residuo.
Solo cenere bianca.”
Tutto questo per dire che ovviamente non so quello che succederà venerdì prossimo a Frosinone, men che meno conosco l’esito di eventuali play off.
Però sarei già felice se alla fine di questo percorso che dura ormai da dieci mesi restasse soltanto cenere bianca.
Perché se rimanessero residui incombusti in qualsivoglia componente dell’ambiente neroazzurro, partendo dal presidente fino ad arrivare all’ultimo dei tifosi, beh, sarebbe davvero un peccato.

H2o

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4 Comments

  1. Franco

    04/05/2022 at 14:58

    I bubbolatori (termine oramai stucchevolmente di moda) se criticano alcune scelte (semprechè lo facciano in termini civili) lo fanno perchè al Pisa ci tengono. Poi come tutti, possono avere ragione o sbagliare, però hanno diritto ad esprimere le loro opinioni, cosa che però pare non sia vista di buon occhio in parte dell’ambiente nerazzurro (tifosi e non solo) e vengono spesso dipinti nei peggiori dei modi. Qualcuno dovrebbe imparare cosa vuol dire democrazia.

  2. Angelo

    03/05/2022 at 00:55

    Ed eccoli i bubbolatori

  3. Stefano

    01/05/2022 at 20:08

    Grazie ci hai eruditi di un’altra grande storia. Peccato che sia la seconda settimana che il titolo di questa pagina non viene rispettato. Credo di aver capito che sei anche molto permaloso. Quelli che credi abbiano “privilegi”, in realtà esprimono solo la loro opinione, che ha il torto di essere diversa dalla tua. I privilegi sono quelli di avere il tempo di poter assistere a tutte le partite del Pisa, in casa e fuori, dovunque esse siano. I privilegi sono anche non pagare il biglietto per entrare allo stadio. Avere un’auto gratis per fare le trasferte, con magari anche il pranzo – o cena-. I privilegi sono avere non solo dove scrivere, ma anche dove parlare, vedi Punto radio, dove quel grande commentatore vuole paragonare il Var all’occhio di falco della pallavolo.Io non so, e non mi interessa se con queste pagine ci guadagni, rimetti, o cosa ti pare, ma almeno abbiamo la coerenza di scrivere quello che promette il titolo. Dal punto di vista sportivo, credo che il Pisa sia partito con una grande preparazione atletica, ed ora siano scarichi. Soprattutto mentalmente. Non penso che si debba cambiare allenatore, ma solo un paio di buoni calciatori dalla cintola in su possano bastare. Ma se hai dubbi sul fatto che non rimanga solo la fiammella bianca nella società, allora quello con poca fede sei tu.

  4. luca sbrana

    01/05/2022 at 14:19

    D’angelo e’ una brava persona ma e’ un allenatore da serie c, e nemmeno dei
    migliori, ha vinto un playoff con una squadra che avrebbe dovuto ammazzare il
    campionato. Pensare che molti storcevano il naso con Gattuso che ci ha portato in b con una squadra da meta’ classifica!
    Visto il girone di ritorno ci fosse stato Romeo D’angelo sarebbe a casa a
    guardare le partite alla televisone da un paio di mesi e il Pisa sarebbe
    gia’ promossso. E se perdimao a Frosinone arriviamo….settimi!!!

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