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Perugia Pisa : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Termina in parità la battaglia del “Curi” fra Perugia e Pisa, un risultato che per certi versi serve a poco ad entrambe le squadre che vedono allontanarsi i rispettivi obbiettivi di agganciare i play off e di restare in corsa per la promozione diretta nella massima serie ; in linea generale meglio i padroni di casa che alla fine contano le migliori occasioni da rete ma anche i neroazzurri possono recriminare per non essere riusciti a realizzare il goal del raddoppio che con ogni probabilità avrebbe chiuso anzitempo la contesa. Adesso c’è da spingere al massimo nelle restanti quattro gare della stagione regolare per garantirsi il miglior posizionamento possibile in classifica che potrebbe fare la differenza in ottica play off.

PRIMO TEMPO. Mister D’Angelo decide di rispolverare il 3-5-2 e di andare a specchio rispetto all’avversario, con Touré che ritrova una maglia da titolare in mezzo al campo e con la coppia offensiva formata da Puscas e Sibilli ; nessuna sorpresa invece in casa Perugia, con Matos partner di De Luca in attacco e con Lisi che vince il ballottaggio fra ex neroazzurri con Beghetto per il ruolo di esterno sinistro. Padroni di casa aggressivi sin dai primi minuti di gioco e difesa ospite che sbanda paurosamente in un paio di circostanze, con Leverbe prima e Nagy poi che sono a dir poco provvidenziali nel recuperare la posizione su De Luca e Matos che già pregustavano la gioia del goal.

Goal che invece segna il Pisa sul primo errore della retroguardia del Grifone, con Nagy che ruba palla a Dell’Orco e serve velocemente Sibilli il cui filtrante è oro per Puscas che salta in bello stile Chichizola in uscita e deposita la sfera nella porta rimasta vuota. Perugia che si riversa immediatamente in avanti alla ricerca del goal del pareggio ma davvero poco fortunato quando la traversa respinge il colpo di testa a botta sicura di Curado ; pochi secondi prima era stato bravissimo Nagy a contrastare efficacemente l’iniziativa di Matos che aveva già saltato in bello stile Nicolas.

SECONDO TEMPO. Sono i neroazzurri adesso che fanno la partita e che sembrano aver trovato i giusti equilibri sul terreno di gioco, ma il peccato che commettono è quello di non chiudere la contesa gettando alle ortiche in maniera clamorosa un contropiede quattro contro uno con Marin che si perde sul più bello e con una sorta di tiro cross vanifica la tripla superiorità numerica che si era venuta a creare nella circostanza.

E come spesso accade nel calcio il Pisa è subito punito : mischia incredibile a pochi passi dalla porta neroazzurra a seguito del solito corner tagliato alla perfezione da Burrai, con Rosi che è il più lesto di tutti a ribadire in rete un pallone che sembrava impazzito immediatamente davanti a Nicolas. Nicolas che dopo essere stato graziato da Lisi che gli sparacchia malamente addosso un’occasione colossale è costretto a lasciare il posto a Livieri, il quale si rende subito protagonista della parata del match volando sulla propria destra per togliere dall’angolo il perfetto colpo di testa di De Luca.

Mister D’Angelo rivoluziona la linea offensiva inserendo via via Torregrossa, Masucci e Cohen ed irrobustisce il centrocampo gettando nella mischia De Vitis, ma sostanzialmente non succede più nulla fino al triplice fischio dell’incerto signor Massa che mette fine ad una partita che si era fatta sempre più nervosa con il trascorrere dei minuti. Un pareggio con rimpianti da entrambe le parti, un punto che fa poca classifica e poco morale ma che alla fine deve essere accettato di buon grado da una parte e dall’altra perché sia il Pisa che il Perugia potevano vincere una partita che hanno anche rischiato seriamente di perdere.

CHI SALE. Vediamo quali sono stati i tre giocatori del Pisa che più si sono distinti nel corso del match.

LIVIERI. Per un portiere non è mai facile entrare a freddo, praticamente senza riscaldamento, e calarsi immediatamente nel clima della partita ; oltretutto il buon Alessandro subentra all’infortunato Nicolas nel momento peggiore per i neroazzurri e cioè immediatamente dopo il goal del pareggio di Rosi che aveva esaltato il Perugia ed i tifosi di casa. Come se non bastasse neanche il tempo di prendere posto sul terreno di gioco che De Luca incorna alla perfezione un pallone destinato ad insaccarsi nella porta ospite e che solo un suo intervento miracoloso riesce a non trasformare nel goal che avrebbe ribaltato il risultato : è la parata del giorno che conferma una volta di più che avere un secondo portiere di tale levatura è un lusso che poche squadre in cadetteria si possono permettere.

TOURÉ. Ritrova – per certi versi a sorpresa – una maglia da titolare e sin dalle prime battute si vede un Touré molto più in palla rispetto alle ultime apparizioni, seppure ancora lontano dall’essere quel giocatore straripante ammirato nel corso del girone di andata. Ma da qualche parte si deve pure (ri)cominciare : buona la sua presenza nella battaglia di centrocampo al cospetto di avversari tecnici e veloci quali sono Segre e Santoro, ci mette fisico e dinamismo ed in alcune circostanze lo rivediamo allungare i suoi tentacoli per andare a sradicare il pallone dai piedi dei giocatori del Perugia che si trovano a transitare dalle sue parti. Cala alla distanza ma la prima ora di gioco che mette a referto lascia ben sperare per le prossime partite ; e Dio solo sa quanto servirebbe il miglior Touré a questo Pisa nella fase cruciale di questo campionato …

NAGY. Oltre ad essere il più lucido in mezzo al campo sia in fase di possesso che in fase di non possesso, anche quando è il Perugia a menare le danze senza soluzione di continuità, si rende protagonista di due episodi chiave che sono determinanti per le fortune dei neroazzurri : prima infatti con un recupero difensivo prodigioso riesce ad immolarsi sul tentativo a botta sicura di Matos che già pregustava la gioia del goal, poi ruba il pallone a Dell’Orco dal quale poi si origina il goal di Puscas. Solita gara di grande sostanza e di grande intelligenza tattica messa a referto dal giocatore ungherese, che si conferma uno dei pilastri di questa squadra anche in pomeriggi che non sono di quelli da ricordare.

CHI SCENDE. Vediamo invece i tre calciatori neroazzurri che più hanno faticato in questa partita.

MARIN. La prestazione è più che positiva visto che quando la gara si trasforma in una battaglia del centrocampo le sue caratteristiche ne risultano esaltate, ma l’errore di misura che commetto in occasione del contropiede quattro contro uno ad inizio ripresa è di quelli da matita blu ; anche perché raddoppiare in quella circostanza avrebbe significato mettere davvero una seria ipoteca sui tre punti finali. È risaputo che il piede educato non è una delle doti migliori del buon Marius, ma in quella circostanza la lettura della situazione era davvero semplice visto che a centro area di rigore perugina c’erano ben tre compagni liberi che tendevano soltanto un pallone da spingere in rete.

SIBILLI. Vero è che il suo filtrante manda in porta Puscas in occasione del goal del vantaggio neroazzurro ma per il resto fatica a mettere a referto una giocata decisiva negli ultimi sedici metri, ben controllato dai difensori del Grifone che spesso lo costringono a girare al largo rispetto alla porta difesa da Chichizola. Anche a livello fisico sembra meno esplosivo rispetto al girone di andata, quando le sue magie fruttarono vittorie importanti alla causa neroazzurra ; la speranza è che per le gare decisive di questo finale di stagione si possa rivedere il Sibilli formato SPAL, Monza, Brescia e Lecce.

TORREGROSSA. Entra in campo per dare una scossa all’attacco neroazzurro ma anche lui finisce subito nella morsa Rosi – Curado – Dell’Orco che gli impediscono anche di tenere su qualche pallone che permetterebbe al Pisa di avvicinarsi alla porta dei padroni di casa ; stranamente nervoso finisce ben presto sul libro nero del signor Massa che sostanzialmente non gli fischia una punizione a favore neanche sotto tortura, certificando un pomeriggio non certo facile per un attaccante che in quest’ultima settimana sembra avere smarrito il tocco magico messo in mostra nelle partite prima della sosta di fine marzo.

H2o

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