Il Pisa Siamo Noi

(Non) Pagelle Pisa Venezia

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Partiamo dalla fine, in un anno dove tutto è capitato all’incontrario forse è anche la scelta più logica.

Il Pisa è matematicamente salvo, il prossimo anno sarà ancora serie B all’ombra della Torre Pendente, un risultato che mancava sostanzialmente da trent’anni.

La voglia di ricordare al lettore più o meno casualmente distratto cosa è accaduto in questi trent’anni è davvero tanta, ma rischierei di ammorbare chi distratto non lo è con l’enumerazione di capitali grotteschi della storia del calcio neroazzurro e quindi passo volentieri oltre.

Al contrario manca totalmente la voglia di dare voti relativi alla gara di oggi, che è un po’ la summa di quanto molte volte abbiamo  potuto vedere nel corso di questa stagione vissuta in chiaroscuro : Pisa che non riesce a difendere due goal di vantaggio e crolla nel finale più per demeriti propri che per meriti degli avversari.

Ma non solo : Pisa che ancora una volta inciampa in una direzione di gara ai limiti dell’ostile, con il signor Amabile che si inventa di sana pianta il calcio di rigore a favore del Venezia punendo un tocco di schiena di Siega sul cross  di Ferrarini ; non contento il direttore di gara prima permette un intervento killer ai danni dello stesso Siega per poi espellere senza esitazione Gucher che era andato a chiedere lumi all’assistente di linea.

Troppe volte nel corso di questi mesi il vostro umile scribacchino si è scagliato contro le giacchette nere, farlo anche oggi significherebbe diventare inutilmente ripetitivo ; mi limito a sperare che l’introduzione del VAR dal prossimo campionato possa rendere giustizia non tanto al Pisa quanto al gioco del calcio, che non merita di essere ammorbato da errori da matita blu di una classe arbitrale evidentemente incompetente per quelli che sono i livelli della cadetteria.

Questa sera mi limiterò a festeggiare nel mio intimo il mantenimento della categoria ed a  benedire il calendario che da lunedì prossimo regalerà alla proprietà neroazzurra tutto il tempo del mondo per fare le dovute valutazioni e programmare al meglio il prossimo campionato ; dopo la non estate del 2020 anche il tempo diventa un dono prezioso da sfruttare nella maniera migliore possibile.

Non ho usato il termine festeggiare a caso ; sì, festeggiare, perché CONSOLIDARSI in serie B in una stagione così assurda e totalmente diversa da quelle raccontate fino a marzo dello scorso anno è un qualcosa che non deve essere assolutamente sottovalutato.

Quest’anno il Pisa non era la matricola terribile, la new entry della serie B, l’avversario troppe volte sottovalutato nel corso del passato campionato perché arrivava dalla serie C ; ed inoltre in questo torneo targato 2020/21 non ci sono state squadre come Livorno, Juve Stabia e Trapani che lo scorso anno hanno navigato costantemente in mezzo a problemi societari noti a tutti ma che nella stanza dei bottoni è tornato comodo far finta di non vedere.

Tradotto : questo campionato aveva un coefficiente di difficoltà assai più elevato di quello passato, ed aver ottenuto il medesimo risultato – salvezza matematica a centottanta minuti dal termine della stagione regolare – significa appunto CONSOLIDAMENTO.

Si è disquisito anche troppo sull’asticella presidenziale e sul di lei posizionamento : per quel che mi riguarda e per quanto asserito finora questa stagione i neroazzurri hanno saputo fare ancora meglio del campionato scorso, ma questa è una mia convinzione che non deve essere assolutamente presa come assioma  incontrovertibile.

Se cercate invece analisi circa il rendimento dei giocatori, giudizi sul mercato estivo e su quello di riparazione, valutazioni sull’operato dell’allenatore o del direttore sportivo, beh, questo portale è zeppo di articoli a riguardo dove tali temi sono stati già ampiamente sviscerati e la partita di oggi – come del resto le due restanti contro Brescia e Virtus Entella – non sposta di certo quanto si è scritto nelle settimane e nei mesi passati.

Virtualmente si chiude oggi la stagione sportiva 2020/21, con il mantenimento della categoria che significa il CONSOLIDAMENTO di quel gruppo di lavoro che dalle ceneri di Viterbo ha saputo nel giro di un paio d’anni far parlare di serie A una città intera.

Ed io a questo gruppo di lavoro mi sento di dire soltanto GRAZIE, dal profondo del cuore.

Perché onestamente al vostro umile scribacchino il concetto neanche troppo malcelato del “tutto è scontato e tutto è dovuto” è sempre stato profondamente sul cazzo.

H2o

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One Comment

  1. paolo fulceri

    05/05/2021 at 09:16

    Giusto. E io spero tanto, ma tanto, che Luca D’Angelo rimanga. So che non tutti saranno d’accordo. Pazienza. E grazie al gruppo per quanto fatto in questi tre anni. Ora avanti, con nuove speranze e ambizioni.

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