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Pagelle Pisa Chievo

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Per un soffio il Pisa non riesce a centrare la seconda vittoria consecutiva in appena tre giorni : nonostante i due goal di vantaggio – e che goal quelli di Gucher e Mazzitelli … – i neroazzurri subiscono il ritorno di un Chievo mai domo che dalla panchina trova le energie necessarie per riequilibrare la contesa grazie alle reti dei subentrati Djordjevic e Ciciretti. L’espulsione di Siega ed un poco di stanchezza fisica e mentale complicano il finale di gara degli uomini di mister D’Angelo, che alla fine comunque portano a casa un punto tutt’altro che da disprezzare. Pagelle Pisa Chievo.

Perilli S.V. : Ordinaria amministrazione fino ai quindici minuti finali, quando subisce due goal sui quali non può assolutamente fare alcunché ; graziato nel primo tempo da Giaccherini – in evidente posizione di fuorigioco … – che gli si presenta davanti ma spara malamente sul fondo.

Birindelli 6,5 : Dalla sua parte spingono con buona costanza Giaccherini e Cotali in seconda battuta e tutto sommato la resistenza che fornisce sulla corsia di competenza è sufficiente, soprattutto quando ad inizio ripresa il Pisa viene ridisegnato dal proprio allenatore con il 4-4-2 ; nel primo tempo avrebbe pure una buona occasione per far male a Semper ma il suo destro al volo su perfetta assistenza di Gucher è troppo morbido.

Siega 5,5 : Come suo solito ringhia in lungo ed in largo sulla linea mediana, disturbando non poco le geometrie clivensi ; bene anche in fase di inserimento, soltanto un intervento miracoloso di Rigione gli nega la possibilità di correggere in rete il perfetto cross di Lisi dalla sinistra. Nel secondo tempo inizia ad andare in debito di ossigeno e colleziona a stretto giro di posta due cartellini gialli che alla fine della fiera sono decisivi per l’esito finale della contesa, visto che i suoi compagni non riescono più ad uscire dal forcing finale del Chievo.

Caracciolo 7 : Continua a fornire prestazioni sempre più positive l’ex difensore della Cremonese, che anche contro i clivensi è baluardo pressoché insuperabile davanti a Perilli ; un paio di sue chiusure sono provvidenziali per salvare la porta neroazzurra, alla fine anche lui deve alzare bandiera bianca sullo schema da corner degli ospiti e sul pezzo di bravura di Ciciretti che fa il paio con la prodezza di Mazzitelli. Ritrovato.

Marin 5,5 : La fatica delle molte gare ravvicinate inizia a farsi sentire anche nelle gambe del calciatore rumeno che comunque ci mette generosità e dinamismo proporzionale al quantitativo di benzina rimasta nel serbatoio ; da mezzala sinistra si trova a dover dare una mano in fase di copertura sulle scorribande di Garritano e Mogos – due fra i migliori in casa Chievo – e sovente si trova a mal partito. Resta negli spogliatoi dopo l’intervallo, c’è bisogno di recuperare energie.

Lisi 6 : Gli avversari da contenere sono gli stessi di Marin e quindi il coefficiente di difficoltà della sua partita si alza notevolmente : mette comunque a referto una prestazione attenta e soprattutto nel primo tempo non disdegna qualche accelerazione importante sulla corsia mancina, compresa quella coronata dal bel cross per Siega sul quale Rigione compie un salvataggio eccezionale. Cala anche lui con il trascorrere dei minuti e nelle fasi finali della contesa è troppo confusionario quando gli capita il pallone fra i piedi.

Masucci 6,5 : I due attaccanti neroazzurri sono protagonisti di una gara di grande sacrificio tecnico e tattico, ma il buon Gaetano trova il modo di entrare prepotentemente in entrambi i goal del Pisa grazie al bel colpo di tacco che libera Gucher alla conclusione a rete ed al caparbio recupero della sfera che porta poco alla rete di Mazzitelli. A fine primo tempo gli capiterebbe pure l’occasione buona per timbrare il cartellino ma il suo colpo di testo su perfetta assistenza di Gucher è stranamente (per lui) impreciso.

Gucher 7,5 : Mister D’Angelo lo inventa trequartista, tanto per cucirgli addosso un altro ruolo da ricoprire nel corso della sua esperienza all’ombra della Torre Pendente, ed il buon Robert decide di fare un goal da vero trequartista : esterno destro di rara bellezza e precisione che va ad infilarsi all’angolo dove proprio Semper non può arrivare. Oltre il goal tanti altri lampi di classe : la punizione messa sulla testa di Masucci (e che avrebbe meritato una conclusione migliore …) e soprattutto il velo stile Kutuzov con il quale favorisce la bordata di Mazzitelli. Abbandona il campo stremato dopo l’ennesima prestazione maiuscola, un tuttocampista ormai entrato prepotentemente nel cuore di ogni tifoso neroazzurro degno di tale qualifica.

Marconi 6 : Vale per lui quanto asserito per Masucci : recita ottimamente la parte del centravanti di manovra, fra sponde per i compagni e punizioni conquistate, ma è latitante in fase di conclusone non riuscendo mai a rendersi davvero pericoloso negli ultimi sedici metri. Ad onor del vero servito poco e male dai compagni …

Benedetti 7 : O di testa o di piede fa davvero poca differenza : sono tutte sue. Ringhia a tutto campo sugli attaccanti avversari e gioca con la sicurezza dei grandi, dimostrando ancora una volta che in questa squadra ed in questa categoria può starci alla grande ; nel finale prova a difendere il fortino neroazzurro che cade soltanto grazie alla prodezza di Ciciretti.

Mazzitelli 7,5 : Primo goal per lui in maglia neroazzurra, una folgore che rischiara il cielo carico di pioggia sopra l’Arena Garibaldi, un destro all’incrocio dei pali eseguito di prima intenzione che certifica dei mezzi tecnici sopra la media per quella che è la categoria. Bene poi nella battaglia di centrocampo, sia quando c’è da rubare il pallone agli avversari sia quando c’è da cucire trame di gioco degne di nota ; uno dei più lucidi anche durante il concitato finale, quando il Pisa proprio non riesce ad uscire dalla propria trequarti di campo.

Belli 6 : Entra in campo ad inizio ripresa e viene riproposto sulla corsia mancina, con la squadra che passa al 4-4-2 speculare rispetto al modulo del Chievo ; anche lui dimostra di attraversare un buon momento di forma, si mette l’elmetto e va in trincea a difendere la porta di Perilli da un avversario alla spasmodica ricerca del pareggio. Operazione che gli riesce con alterne fortune.

Palombi 5,5 : Dal suo ingresso in campo il Pisa inizia a rinculare e per lui i palloni davvero giocabili sono un’utopia ; non riesce mai a trovare neppure il corridoio giusto per mettere a referto una qualche ripartenza quando il Chievo è proteso in toto in avanti alla ricerca del goal del pareggio.

Meroni 5,5 : Si mette a presidiare la corsia destra tutto sommato con sufficiente costrutto, ma in occasione del goal di Ciciretti non riesce a contrastare in maniera adeguata D’Amico che poi serve al compagno il pallone del definitivo 2 a 2.

Vido 5,5 : Vedi Palombi. Lasciato al proprio destino da una squadra ormai completamente votata alla difesa del risultato.

De Vitis 6 : Qualche bella chiusura nel momento di maggiore sofferenza da parte dei padroni di casa, il massimo che può fare in un momento della gara di chiara matrice gialloblu.

D’Angelo 7 : Cambiano alcuni interpreti ma non cambia il Pisa ammirato in queste ultime settimane : nonostante l’avversario abbia blasone e qualità i neroazzurri non rinunciano a fare la propria partita e non riescono ad incamerare l’intera posta in palio a causa di un poco di stanchezza accumulata e di quella maledetta espulsione che complica terribilmente un finale di gara già di per sé niente affatto facile da affrontare. Con tutti questi impegni ravvicinati non può fare a meno di adoperare un minimo di turn over, ma la risposta che ha da chi via via viene chiamato sul terreno di gioco è assai confortante e gli permette di non avere giocatori particolarmente spremuti ed altri al contrario mai utilizzati. L’invenzione di Gucher trequartista è l’ennesimo colpo da maestro di un tecnico che non smette mai di stupire, il 4-4-2 con il quale ridisegna la squadra ad inizio ripresa è la mossa che “rischia” di far collezionare al Pisa un altro scalpo prestigioso dopo quello del Lecce  ; alla fine arriva un punto da mettere nel carniere con il sorriso, perché ancora una volta la sua squadra ha dimostrato di sapersela giocare con tutti e di essere una realtà importante di questa serie B. E adesso si va a Cosenza senza paura.

H2o

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