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Pagelle Pisa Ascoli

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Ancora una prestazione maiuscola dei neroazzurri che in un’Arena Garibaldi deserta e con una condizione fisica tutt’altro che ottimale superano con pieno merito un avversario ostico quale è stato l’Ascoli di mister Aglietti. Primi goal in questo campionato per Varela e Verna, ma è davvero difficile trovare un neroazzurro al di sotto di uno standard di rendimento ottimale. Pagelle Pisa Ascoli.

Ujkani 7,5 : Per più di 80 minuti vive un pomeriggio di assoluta tranquillità, limitandosi a qualche uscita alta di ordinaria amministrazione. Succede poi tutto negli ultimi 10 minuti di gioco : prima deve arrendersi senza colpe al sinistro al fulmicotone di Hallberg e quindi in pieno recupero salva i tre punti con un autentico miracolo su colpo di testa da zero metri di Favilli. Altro valore aggiunto di questo gruppo meraviglioso.

Avogadri 6,5 : Il solito Avogadri tutto corsa e disciplina. Uno degli ex di giornata – Leonardo Gatto – gli scappa via soltanto in un paio di circostanze ed oltretutto senza conseguenze per la retroguardia neroazzurra ; per il resto regge bene l’urto dell’attacco bianconero e non disdegna di appoggiare la manovra offensiva quando se ne presenta l’occasione. Ad inizio ripresa un paio di diagonali sono davvero provvidenziali per le sorti della contesa.

Longhi 6,5 : Il duello con il giovanissimo – e bravissimo – Orsolini (classe 1997 !) è uno degli spunti più interessanti del match. Dopo un inizio difficoltoso l’ex laterale del Sassuolo inizia a prendere le misure al numero 11 ascolano e con il trascorrere dei minuti lo cancella dal terreno di gioco, fino a costringere mister Aglietti alla sostituzione. Ovvio che un cliente così ostico gli consigli di limitare le sortite offensive al minimo sindacale, ma questo pomeriggio va bene così.

Lisuzzo 7,5 : Che altro dire del Sindaco, se non ripetere quanto stiamo scrivendo da un anno a questa parte ? Anche oggi il diretto avversario – quel bomber Cacia a lungo accostato al Pisa nel corso della finestra di mercato estiva – il pallone è costretto a vederlo con il binocolo. Stesso discorso quando entra l’ex neroazzurro Leonardo Perez : zero palloni giocabili per lui. Non contento dà pure il via all’azione che porta al 2 a 0 firmato Verna, conquistando il pallone con un anticipo da categoria superiore.

Di Tacchio 7 : E’ uno dei più affaticati dal punto di vista fisico ma nonostante questo guerreggia in mezzo al campo come se non ci fosse un domani. Calamita un sacco di palloni, disturba costantemente la manovra avversaria e si va a conquistare un sacco di calci di punizione utili a far rifiatare una squadra in evidente debito di ossigeno con il trascorrere dei minuti. Cerca oltretutto di dettare i tempi della manovra offensiva, dando il là ad interessanti ripartenze che alla lunga fanno assai male alla retroguardia bianconera.

Mannini 6,5 : Partita di intelligenza e di sacrificio quella del capitano neroazzurro, che con la sua grande esperienza supplisce ad una totale carenza di fiato. Prova a far male sui calci piazzati ed il suo destro dai 25 metri chiama Lanni alla prima vera parata del suo pomeriggio. Esce stremato ed acciaccato dopo un’ora di gioco, toccato duro dai difensori avversari.

Verna 7,5 : Impossibile contare i chilometri che percorre durante la gara, impossibile contare i palloni che recupera e che gioca in favore dei compagni. Se poi trova anche il goal con uno dei suoi perfetti inserimenti in area di rigore avversaria, allora la sua partita rasenta la perfezione calcistica. Oltretutto è uno dei pochi neroazzurri che riesce a correre fino al novantesimo minuto, un merito non da poco.

Cani 6,5 : La sua fisicità ed il suo giocare costantemente per i compagni di reparto alla lunga risultano essere due fattori decisivi per le sorti dell’incontro. Per contenere la potenza fisica del colosso albanese Gigliotti e Cinaglia vanno fuori giri e gli permettono di innescare in profondità Varela in occasione della rete dell’1 a 0 per il Pisa. Oltre a questo molti palloni difesi e qualche calcio di punizione conquistato negli ultimi venti metri di campo. Se riuscisse a fare anche goal probabilmente giocherebbe stabilmente in serie A.

Varela 7,5 : Finalmente Nacho ! Subito ispirato fin dai primi minuti di gioco, prova un paio di giocate di esterno che per un nonnulla non mandano in porta prima Cani e poi Mannini. Alla prima occasione buona fredda Lanni con un destro potentissimo sul primo palo ; nella ripresa da un suo strappo nasce la rete del raddoppio neroazzurro. Su di lui ci starebbe anche un calcio di rigore solare che però il signor Chiffi non concede optando nella circostanza per una strana regola del vantaggio. Straripante.

Crescenzi 6,5 : Gara attenta, va in difficoltà soltanto quando viene puntato in velocità da Gatto e da Orsolini. Aiuta Lisuzzo a cancellare dal campo lo spauracchio della vigilia Cacia e nel finale usa al meglio i suoi centimetri quando l’Ascoli prova il tutto per tutto in fase offensiva buttando nel mezzo palloni su palloni. Soltanto il gigante Favilli riesce a superare la sua arcigna marcatura, ma nell’occasione ci pensa Ujkani a mettere al sicuro la vittoria.

Golubovic 6,5 : Gioca sulla linea di centrocampo ed alterna buone cose ad altre meno buone, cadendo ogni tanto in peccati di gioventù che sono comunque normali per un classe 1994. Con Avogadri forma una catena di destra tutta corsa e grinta, ma la posizione avanzata che ricopre richiederebbe un piede più educato quando si trova a dover spingere in fase offensiva.

Sanseverino 6,5 : Entra subito in partita, mettendosi a battagliare nella zona nevralgica del terreno di gioco nonostante il fisico propriamente non da corrazziere. Disturba non poco la manovra offensiva bianconera con un pressing costante su ogni portatore di palla ; va in difficoltà solamente nelle fasi finali quando l’Ascoli punta tutto sulla fisicità e sui lanci dalle retrovie a scavalcare il centrocampo.

Eusepi 7 : Come contro il Brescia si cala immediatamente nello spirito della contesa e confeziona una giocata ed un assist per il goal di Verna da spellarsi le mani dagli applausi. Ci mette grinta e cattiveria agonistica, facendosi valere nel concitato finale anche in area di rigore neroazzurra quale difensore aggiunto. Sta pian piano prendendo le misure con la categoria.

Montella 6 : Come al “Matusa” pochi minuti in campo gli bastano per confezionarsi e vanificare un’ottima occasione da rete : a Frosinone aveva sparato su Bardi in uscita, quest’oggi non riesce neppure ad inquadrare lo specchio della porta a tu per tu con Lanni. Deve aggiustare un poco la mira, ma comunque entra sempre a partita in corso con grinta e dedizione alla causa ammirevoli.

Gattuso : Il sottoscritto ha finito i voti e le parole per quest’uomo meraviglioso che da un anno e mezzo sta dando lustro a tutta Pisa, calcistica e non. La sua squadra è determinata, grintosa, non molla di un centimetro ; è oltretutto tatticamente ineccepibile, andando costantemente ad irretire la manovra avversaria quali che siano gli interpreti che di volta in volta si trova a dover affrontare. Le lacrime malcelate a fine partita, affacciato alla balaustra di una curva Nord desolatamente deserta, aggiungono poesia all’epica, andando a mettere sul volto del guerriero quell’umanità e quel romanticismo che dovrebbero essere la molla di questo sport, purtroppo sempre più giocato su tavoli nefasti ed incapaci di accendere il cuore di ogni tifoso degno di tal nome. Il tecnico neroazzurro va invece diritto per la propria strada, un moderno Leonida che quest’oggi ha guidato alla vittoria 3000 -non 300 come invece erano gli spartani alle Termopili – e più tifosi pisani che oramai pendono dalle labbra del proprio condottiero. Una sinergia che sarebbe un delitto spezzare, sperando che dalle parti di Roma abbiano ben chiaro questo semplice concetto …

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