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Pagelle Pisa Arezzo

pagelle e commento

Sarà Pisa contro Triestina una delle due finali play off che determineranno le altre due squadre che la prossima stagione giocheranno in serie B. I neroazzurri controllano senza particolari patemi un Arezzo arrembante ma poco preciso negli ultimi sedici metri ed a pochi minuti dal novantesimo lo puniscono con il goal del neo entrato Izzillo che fa esplodere un’Arena Garibaldi davvero splendida. Fra tre giorni la gara di andata fra le mura amiche contro gli alabardati. Pagelle Pisa Arezzo.

Gori 7 : Attento sul sinistro da distanza ravvicinata di Brunori nel primo tempo, provvidenziale ad inizio ripresa quando intercetta in qualche modo la deviazione di De Vitis sul tentativo di Cutolo, miracoloso al novantesimo quando vola ad intercettare il colpo di testa a botta sicura di Butic. Quando c’è bisogno di lui risponde sempre presente.

Birindelli 6 : Come nella gara di andata molto più concentrato a proteggere piuttosto che ad offendere ; oltretutto dalla sua parte Serrotti e Sala in seconda battuta spingono con costanza e convinzione, per fortuna dei neroazzurri senza mai trovare lo spunto vincente. Tiene la posizione e limita al minimo sindacale le avanzate sulla corsia destra, adeguandosi alla gara di contenimento messa in piedi dai compagni di squadra.

Di Quinzio 6 : Anche se ha il numero 10 sulle spalle decide di lasciare per una sera il fioretto ed impugna la clava per far meglio la guerra contro i centrocampisti avversari che moltiplicano le forze per provare a rimettere in discussione la qualificazione alla finale. Ciò nonostante non disdegna in un paio di circostanze di andare alla conclusione dalla media distanza, senza però inquadrare mai il bersaglio grosso. Prestazione estremamente generosa.

Minesso 6 : Soprattutto nel primo tempo, con i compagni costretti sulla difensiva, è il giocatore forse maggiormente penalizzato ; ma comunque non si dà mai per vinto e quando ne ha l’occasione prova a portare pericoli nei pressi dell’area di rigore avversaria, anche se Buglio e Foglia lo contrastano sempre con efficacia. Come Di Quinzio non disdegna il lavoro sporco nella zona nevralgica del terreno di gioco.

Marin 7 : E’ vero, sbaglia qualche appoggio di troppo e vanifica un paio di ripartenze potenzialmente letali per la difesa amaranto, ma arrivi a fine gara e ti domandi molto semplicemente : ma quanto cazzo corre questo qua ? E’ dappertutto : nel mezzo, a destra, a sinistra, in difesa, in attacco ; pesta i piedi a chiunque si trovi nelle vicinanze ed indossi la maglia bianca ; non ti meraviglieresti neppure se lo vedessi entrare in tackle sul signor Ayroldi. I centrocampisti aretini non se lo scrollano mai di dosso ed anche Cutolo e Belloni devono fare i conti con i suoi continui raddoppi di marcatura, tanto da fare una fatica del diavolo per rendersi davvero pericolosi dalle parti di Gori. Quando perdi per infortunio un giocatore che si chiama Luca Verna e lo sostituisci con questo cagnaccio di centrocampo, beh, significa che chi ha costruito la squadra sa davvero il fatto suo. Ah, dimenticavo : è un classe 1998 …

Lisi 6,5 : Anche nei momenti in cui la pressione offensiva dell’Arezzo si fa sempre più convinta è il giocatore del Pisa che con i suoi strappi sulla fascia porta il pallone lontano dalla zona di pericolo, pur non riuscendo mai a trovare la giocata decisiva nella trequarti avversaria. Come Marin corre per due ed ininterrottamente per novanta minuti, simbolo di una squadra che sta benissimo anche dal punto di vista fisico. Il povero Luciani da quella parte passa una serata niente affatto tranquilla …

Masucci 6,5 : Maltrattato in più di una circostanza da Pinto e Pelagatti il buon Gaetano non si dà per vinto e ogni volta che può prova a tenere su la squadra, anche nei momenti di maggiore difficoltà ; insieme a Marconi sacrifica la pericolosità offensiva e si dedica alla causa comune, a testimonianza di quanto sia coeso questo gruppo e di come l’obbiettivo di squadra superi di gran lunga l’obbiettivo del singolo giocatore. Esce anzitempo per un lieve risentimento muscolare : speriamo che non sia nulla di serio in vista della gara di mercoledì.

Gucher 6,5 : Anche il leone austriaco va in sofferenza quando nel primo tempo l’Arezzo attacca come un toro inferocito, con Serrotti e Foglia che fanno il diavolo a quattro in mezzo al campo e lo costringono a fare quasi esclusivamente il frangiflutti davanti alla difesa. Come tutta la squadra cresce con il trascorrere dei minuti e nella ripresa anche grazie alle sue geometrie il Pisa controlla con maggiore tranquillità la partita fino poi a chiuderla grazie al goal di Izzillo. Leader anche in mezzo alle difficoltà.

De Vitis 6,5 : Torna a giocare al centro della difesa e lo fa con la solita intelligenza e mettendoci la solita dose di esperienza, mettendo la museruola a Brunori e facendo girare al largo Cutolo ; anche quando la pressione offensiva della compagine amaranto si fa davvero insistente non trema e contribuisce in maniera importante a far sì che la porta difesa da Gori resti inviolata. Ad inizio stagione vederlo giocare in difesa sembrava essere una situazione contingente dettata dal momento ; con il trascorrere dei mesi è diventata invece una piacevole abitudine.

Marconi 6,5 : Come Masucci si sbatte per addomesticare palloni giocabili in zona offensiva anche quando i compagni sono tutti a protezione della propria area di rigore, riuscendo anche ad andare alla conclusione senza però particolare fortuna. Belli i duelli aerei con Pelagatti e Pinto, molti i palloni sporcati agli avversari quando l’Arezzo prova a far partire l’azione dalle retrovie ; conquisterebbe anche parecchi calci di punizione utili a far rifiatare i compagni se non fosse per un arbitraggio non propriamente casalingo …

Benedetti 7 : Come successo nella gara di andata è il baluardo insuperabile per gli attaccanti dell’Arezzo, che vengono sovrastati sia nel gioco aereo che nel gioco palla a terra ; non sbaglia un anticipo e fa valere in maniera costante la propria prestanza fisica contro avversari che gli rendono chili e centimetri. Con l’ex Entella a guidare la difesa il reparto spesso tremebondo visto nel corso del girone di andata è ormai un pallido ricordo.

Izzillo 7 : Sostituisce Minesso, ha compiti più di copertura rispetto al trequartista ex Padova ma ciò nonostante si inventa un triangolo sensazionale con Moscardelli concluso alla perfezione con una rasoiata di rara precisione che lascia Pelagotti di sale : pallone all’angolino, Arena Garibaldi che esplode di gioia e Pisa in finale. Meglio di così è difficile chiedere ; il giusto premio per chi ha saputo lavorare in silenzio senza cadere in facili polemiche, facendosi così trovare sempre pronto ogniqualvolta è stato chiamato in causa.

Pesenti 6 : Entra al posto di Marconi e ne continua il lavoro sporco, alla ricerca di palloni giocabili e soprattutto con il compito di tenere la sfera il più lontano possibile dalla porta difesa da Gori : missione compiuta.

Moscardelli 6,5 : In campo per venti minuti, il tempo di esibirsi in un paio di giochi di prestigio in mezzo al campo, di gestire palloni importanti nei pressi dell’area di rigore amaranto con colpi di alta scuola e di mettere Izzillo nelle migliori condizioni possibili per segnare il goal partita. Non male.

Meroni S.V.

D’Angelo 7,5 : Il suo Pisa sa anche soffrire, e nella sofferenza riesce a concedere davvero poco ad un avversario che attacca a testa bassa alla ricerca del goal della speranza : soltanto due le occasioni davvero importanti costruite dagli uomini di mister Dal Canto. Torna alla formazione che avevamo già visto nelle precedenti gare dei play off, con De Vitis in difesa e Marin a centrocampo, ed entrambi lo gratificano con prestazioni importanti ; ma soprattutto riesce ancora una volta a pescare il jolly dalla panchina, inserendo Moscardelli ed Izzillo che confezionano il goal della vittoria. Ed adesso la finale play off è una realtà assodata, contro una formazione senza dubbio forte ed importante quale è la Triestina ma che dovrà venire all’Arena Garibaldi preoccupata ; perché questo Pisa non ha nessuna intenzione di fermarsi proprio sul più bello. Poi, a bocce ferme, tratteggeremo con tutta la calma del caso un ritratto a tutto tondo di un allenatore che ha saputo creare in poco meno di un anno un gruppo di cui ogni tifoso neroazzurro degno di tale qualifica può andare fiero ; adesso concentriamoci tutti a dovere per completare l’opera nella maniera migliore possibile.

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