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Pagelle Cesena Pisa

Pagelle

Seconda sconfitta consecutiva per il Pisa che a Cesena paga a caro prezzo la sterilità offensiva e la mancanza della giusta cattiveria negli ultimi sedici metri. Decide la doppietta di Rodriguez per uno 0 a 2 troppo severo per i colori neroazzurri per quanto visto sul terreno di gioco. Pagelle Cesena Pisa.

Cardelli 6 : Ogni volta che viene chiamato in causa si fa trovare pronto. Incolpevole in occasione di entrambe le reti di Rodriguez, per il resto si limita all’ordinaria amministrazione facendosi apprezzare per la precisione con la quale gioca il pallone con i piedi.

Longhi 6 : Media aritmetica fra il 7 che contraddistingue la fase difensiva ed il 5 che caratterizza quella offensiva. Cancella dal terreno di gioco lo spauracchio della vigilia Ciano ma è davvero troppo impreciso quando si lancia in avanti per provare a dar manforte alla manovra offensiva neroazzurra, vanificando un paio di potenziali buone occasioni utili per pervenire al pareggio.

Lisuzzo 5,5 : La solita gara ma infarcita da due errori che costano i due goal di Rodriguez : nella prima occasione tarda a salire e non riesce a mandare in off side il numero 9 bianconero, in pieno recupero perde il contrasto dal quale si origina il contropiede che chiude la contesa. Giornataccia.

Di Tacchio 5,5 : Il solito frangiflutti del centrocampo neroazzurro, ma questo pomeriggio sono davvero troppi gli errori di misura commessi dall’ex giocatore dell’Entella, particolarmente pesanti quando i compagni sono protesi in avanti alla ricerca del goal del pareggio. Gran duello con Kone fra due corazzieri della linea mediana : alla fine la spunta il colored in maglia bianca.

Verna 6 : Tampona quando c’è da tamponare e tenta spesso l’inserimento in area di rigore romagnola, ma i compagni non riescono mai a servirlo con il giusto tempismo e la giusta precisione. Chiamato troppo spesso a dover farsi valere nel gioco aereo, un fondamentale che di certo non rappresenta la specialità della casa …

Varela 5,5 : I suoi sono strappi da giocatore imporante ma non tenta praticamente mai la conclusione verso la porta di Agliardi, eccedendo in giocate leziose e di difficile esecuzione ; le poche volte che riesce a liberarsi al tiro gli esiti sono assai rivedibili. E’ uno di quei giocatori che deve attaccare la porta avversaria con maggiore cattiveria e con maggiore convinzione.

Crescenzi 6 : Ritrova una maglia da titolare dopo diverse settimane. Parte bene, con la giusta atenzione, ma anche lui finisce sorpreso dal taglio in velocità di Dalmonte che manda in porta Rodriguez in occasione della rete dell’1 a 0. Costretto ad abbandonare il terreno di gioco subito dopo la mezz’ora di gioco per un fastidio muscolare : piove sul bagnato in casa neroazzurra …

Peralta 6,5 : Gioca da trequartista e crea non pochi grattacapi alla retroguardia romagnola, favorendo sovente la superiorità numerica dell’attacco neroazzurro che però non riesce mai a pungere in maniera adeguata. Anche lui pecca spesso di imprecisione e fisicamente deve cedere il passo ad avversari maggiormente strutturati, ma è innegabile che quando viene richiamato in panchina per lasciare il posto a Mannini la luce in casa Pisa si spenge definitivamente (come poi ammesso dallo stesso mister Gattuso nella conferenza stampa post gara).

Eusepi 5,5 : Tira, Umberto, tira !!! Incredibile che un attaccante con il suo curriculum preferisca allargare il pallone piuttosto che tentare una comoda conclusione verso la porta romagnola. Per il resto prova a dialogare in velocità con Peralta e Varela (anche con risultati apprezzabili) ed a tenere su la squadra tentando di aaddomesticare i lanci che arrivano dalle retrovie. Su di lui ci sarebbe anche un calcio di rigore per un contatto proibito con Ligi, ma il signor Chiffi preferisce far continuare il gioco.

Golubovic 6 : Buona la presenza del laterale serbo sull’out di destra, anche quando deve fungere da terzino. Dalmonte non fa poi così male e quindi il buon Petar si lancia spesso in avanti per supportare la manovra offensiva, ma anche lui incappa in una giornata caratterizzata dalla poca precisione e dall’incapacità di mettere cross davvero interessanti in the box.

Sanseverino 6 : Oramai il suo standard di rendimento è una garanzia, anche in giornate non particolarmente positive per i colori neroazzurri. Difficile chiedere di più ad un giocatore che la scorsa stagione faticava a trovare una maglia da titolare in Lega Pro … anche questo pomeriggio cerca di mettere ordine nel groviglio di centrocampo, dando costrutto alla manovra pisana e disturbando il giro palla dei dirimpettai bianconeri.

Del Fabro 6,5 : Rileva l’infortunato Crescenzi e gioca con buona personalità contro avversari di spessore che alla fine della fiera gli fanno poco più che il solletico. Si spinge sovente in area di rigore romagnola per cercare fortuna con i suoi inserimenti di testa ma i cross che arrivano dai compagni sono di difficile interpretazione e non ne mettono in risalto a dovere le qualità acrobatiche.

Mannini 6 : Nonostante la gamba non sia quella dei giorni migliori ci mette grinta ed esperienza per cercare di portare il Pisa al pareggio. Missione non compiuta ma non certo per colpa sua.

Gatto S.V.

Gattuso : Dunque, la squadra è viva e rimane in partita fino alla fine, facendo vedere a tratti un calcio di maggiore qualità rispetto a quello messo in mostra dal Cesena. Ma quando queste partite le perdi per 2 a 0 vuol dire che c’è qualcosa che non va. Il problema che salta maggiormente all’occhio è la cronica sterilità offensiva a fronte di un numero elevato di POTENZIALI occasioni da rete ; potenziali perchè i neroazzurri sbagliano sempre l’ultimo passaggio e non c’è praticamente nessuno che si prenda la briga di concludere con cattiveria e convinzione verso la porta avversaria. Anche in difesa è un periodo che le cose non girano a dovere : oggi i romagnoli hanno costruito tre vere occasioni da goal con il risultato di due reti ed un palo, praticamente una realizzazione prossima al 100 per 100. Normale che con questi numeri è più facile perderle le partite piuttosto che vincerle. La spiacevole sensazione – avvalorata poi dalle dichiarazioni post partita del tecnico neroazzurro  – è che alla fine il NULLA che circonda questa squadra abbia minato lo spogliatoio ed abbia, come dire, confuso più del lecito la testa di qualche giocatore. Se a questo sommiamo i limiti numerici e tecnici della rosa a disposizione del buon Rino, beh, il risultato è quello sotto gli occhi di tutti. Certo, da questa situazione di empasse se ne esce stando coesi e remando tutti nella medesima direzione, ma è giunta l’ora che il Pisa diventi a tutti gli effetti una società in grado di competere come si deve in un campionato lungo e difficile quale è il torneo di serie B. E perchè ciò sia possibile bisogna che questa società RIDICOLA e CHE PER TROPPO TEMPO HA SFIDATO LA PAZIENZA DI UN’INTERA CITTA’ passi finalmente la mano a qualcuno che ha davvero voglia di fare calcio all’ombra della Torre Pendente. Credo fermamente che una città importante quale è Pisa ne abbia il sacrosanto diritto. Senza essere costretta a mandare sempre lo stesso personaggio in prima linea a prendersi il fuoco nemico, proprio quel personaggio grazie al quale in via Rindi un pallone continua a rotolare. Nel bene e nel male.

 

 

 

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