Il Pisa Siamo Noi

(Non) Pagelle Pisa Cesena

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Il non redigere pagelle sta diventando un’abitudine in queste ultime settimane, ma tant’è.

Sono convinto che il momento richieda analisi diverse rispetto a quelle che possono descrivere delle fredde valutazioni numeriche.

Anche perché il commento di mister Gattuso a fine partita lascia davvero poco spazio alle interpretazioni.

Abbiamo fatto schifo.

Mannini camminava sul terreno di gioco.

Ad un certo punto sembrava di assistere a Di Tacchio contro Cesena.

Inutile quindi sottolineare quali potrebbero essere le pagelle relativamente ai giocatori in maglia neroazzurra.

Un paio di sufficienze e molti giudizi negativi, alcuni anche pesantemente negativi.

Ed intanto gli avversari diretti scappano e la salvezza si allontana sempre più.

Il quadro peggiore possibile.

Tale articolo potrebbe anche terminare qua.

Ed invece voglio rendere coloro che avranno la pazienza di leggerlo partecipi di quella che è stata la mia sensazione durante la gara contro il Cesena, che poi è la sensazione che ho avuto nelle ultime settimane, che poi è la paura che mi attanaglia considerando gli impegni futuri.

Lungi dal voler paragonare i nostri giocatori a delle rape, ma il sottoscritto ha il timore che da queste rape sia stata spremuta anche l’ultima stilla di sangue.

Tradotto : difficile chiedere di più a questo gruppo, a questi giocatori, a questi uomini.

Qua non si sta parlando di novelli Degano e di novelli Alvarez.

Qua si discute di atleti che escono dal campo dopo aver dato tutto quello che è nelle proprie corde, ma purtroppo questo tutto sembra non bastare.

Difficile chiedere 20 goal a chi in carriera non ne ha mai fatti più di 5 in un campionato.

Difficile pretendere malizia ed esperienza da ragazzi di vent’anni che per la prima volta si cimentano in un campionato di serie B.

Difficile pensare che veterani quali sono Mannini e Lisuzzo riescano a tirare la carretta ininterrottamente per più di quaranta partite.

Difficile chiedere 90 e più minuti di forcing ad una squadra che non ha svolto la normale preparazione estiva.

Difficile ipotizzare che tutte le anomalie con le quali è nata questa stagione agonistica potessero non pesare affatto nell’economia di un torneo così lungo e di una classifica così corta.

Difficile pensare di mantenere la categoria in una situazione di tal guisa.

Parliamoci chiaro per una volta.

Siamo tutti a sperare nell’imponderabile che spesso governa le cose del calcio, nel miracolo, nel jolly pescato a casaccio nel mazzo.

Tutti i nostri avversari diretti sembrano più forti di noi, più in forma di noi, con individualità migliori rispetto alle nostre e che sovente riescono a togliere le castagne dal fuoco quando le cose sembrano andare non nel verso giusto.

Alzi gli occhi e sopra l’Arena Garibaldi il cielo è molto nero e poco azzurro.

La matematica ci tiene ancora in vita, questo è un dato di fatto.

Ma è quello che non si vede sul terreno di gioco da quella maledetta partita di Vicenza che toglie il sonno a tutti i tifosi neroazzurri degni di tale qualifica.

Spero con tutto il cuore che questa mia analisi sia dettata soltanto dalla stanchezza dell’ennesima giornata complicata per i colori neroazzurri, e che tutto quello che ho asserito venga spazzato via già a partire dalla prossima gara contro l’Avellino.

Si giocherà il lunedì immediatamente successivo alla Pasqua.

Spero che nell’uovo di cioccolato i nostri calciatori possano trovare la fiducia nei propri mezzi ed il coraggio di lottare fino alla fine.

Fino alla fine.

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3 Comments

  1. maurizio

    14/04/2017 at 17:34

    anche se la matematica non ci condanna ancora,le possibilità di salvezza sono ridotte ai minimi termini.Le ultime prestazioni sono estremamente significative : la squadra non ha un proprio gioco,non arriva quasi mai al tiro,ha una condizione atletica precaria ( e qui la mancata preparazione estiva incide e non poco )ed una fragilità psicologica disarmante
    E’ da fantascienza essere ottimisti

  2. Rik

    09/04/2017 at 14:03

    Io invece dei voti li darei. Visto che si fa schifo e’ bene che si prendano le proprie responsabilità. Anche se tanto a fine anno i più , compreso il mister, se ne vanno.

  3. Franco

    09/04/2017 at 08:03

    Tutto vero quello che dici, però dimentichi una cosa: un pò di colpa è anche di Gattuso (e io son sempre stato dalla sua parte). Ormai lo dicono in tanti: in queste situazioni è vecchia regola del calcio (anche se spietata) provare a dare il cosidetto “scossone”. Ternana e
    Trapani l’hanno fatto e volano. Poi magari si retrocede lo stesso, ma proviamoci. Dall’anno scorso, siamo sinceri, eccettuato i play off, quando mai abbiamo visto una squadra con una vera e chiara manovra di gioco? Se poi rimane Gattuso e ci si salva sono il primo a esser contento, ma la vedo dura.

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