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PENSIERI SUL NUOVO PISA DI COZZA

Premessa

Dispiace sempre quando un allenatore, specialmente uno amato dalla tifoseria come lo è stato Dino pagliari se ne deve andare interrompendo il suo operato.
Dino, carattere forte,appassionato al suo lavoro a cui viene richiesto di abbandonare i suoi ragazzotti. Ma in tutta franchezza, era un po’, esattamente dal dopo Pisa- Grossetro all’Arena, con la sua esternazione di malcotento, che qualcosa non andava a dovere: solo quattro punti in sei partite e voci di incomprensioni tra lui , la squadra, lo staff sanitario o cos’altro. La sconfitta interna col Viareggio portava poi alla definitiva rottura. Dino, molto probabilmente si è visto non più seguito con effetto, forse, di aver perso il controllo della squadra. Doveva ogni domenica rimescolare l’assetto in campo cercando soluzioni per risalire vincendo qualche partita, ma le molte assenze per infortuni e squalifiche non lo hanno certo aiutato. Di lui conserviamo un ottimo ricordo per il bel campionato della scorsa stagione con la B sfuggita proprio sul filo di lana, per un’ottima partenza quest’anno che ci induceva nel credere in un campionato di testa.
Poi, Il giocattolo si è rotto e lui è stato il penalizzato principale. In questi casi, per provare ad invertire la cosiddetta rotta, deve lasciare il Mister, non potendo di certo licenziare i giocatori.

Adesso, aria nuova, nuovo modulo, dichiarazioni di successi immediati e di grande impegno da parte del nuovo tecnico, il calabrese Francesco,” alias secondo Ciccio” Cozza.
i presupposti per un radicale cambio pare ci siano tutti. Secondo le ultime dichiarazioni, Vorrà giocare in modo corale con tutti gli elementi, palla a terra e circolare e lanci lunghi limitati al minimo, vorrà portare al tiro e al gol più giocatori, non solo una o due punte. Promette impegno collettivo, gioco per divertire gli stessi giocatori e i tifosi. Vorrà che alla fine usciamo contenti del risultato e del bel gioco. Vorrà rivedere le posizioni e le caratteristiche dei singoli, si domanda quali sino le ragioni perchè un campioncino come Giovinco o un esperto Cia non abbiano trovato il giusto spazio.Vorrà capire come riportare Arma e Martella al loro standard e al gol e come favorire i pericolosi efficaci inserimenti offensivi di Napoli portato più in posizione centrale.Insomma, già con il Barletta si dovrebbero percepire tutti questi cambiamenti ed io, come credo tutti i tifosi, ne siamo particolarmente curiosi e ansiosi di esserne parteci. Dice che conosce i giocatori, dice che potrebbero anche bastare questi ma potrà nel giro di pochi giorni suggerire eventuali rinforzi: in verità, è ciò che noi tutti tifosi ci aspettiamo.

Insomma, l’impressione è molto buona, sembra proprio una “scelta ad hoc” per il nostro Pisa.
Non ha grande esperienza diretta come allenatore ma tanta da calciatore di buon successo con molta serie A e B alle spalle. Poi, c’è da dire che è molto giovane e quindi con una grande voglia di arrivare, di vincere appunto con il Pisa che si augura di portare in B già questo anno. Infine, con appena 39 anni, quasi quasi potrebbe veramente essere uomo aggiunto di panchina.
Auguri Cozza, Siamo con te fiduciosi verso nuovi successi. E domenica 5 gennaio 2014, una gran massa di gente allo stadio per condividere tutte queste buone premesse.

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