Il Pisa Siamo Noi

Mister Gattuso : Contro L’Arezzo Voglio Tornare A Vedere Il Veleno

Gattuso

Consueta conferenza stampa di mister Gattuso alla vigilia del derby contro l’Arezzo : per i neroazzurri la gara di domani dell’Arena Garibaldi è l’occasione giusta per riprendere la marcia dopo i due passi falsi consecutivi contro Teramo ed Ancona.

Di seguito i concetti espressi dall’ex centrocampista del Milan e della Nazionale :

Veniamo da due sconfitte consecutive e da due prestazioni al di sotto del nostro standard, possiamo dire che siamo in difficoltà, diamo la sensazione di giocare con il freno a mano tirato e con pochissimo entusiasmo. Se andiamo a pressare alto diventiamo vulnerabili, le due batoste prese si sentono dentro lo spogliatoio benché i ragazzi in settimana lavorino in modo incredibile.

Non voglio sentire la parola IO, a me piace la parola NOI ; oggi siamo più forti ma con i grandi nomi non si va da nessuna parte, dobbiamo ritrovare lo spirito che ci ha contraddistinto fino a dicembre. Oltretutto tanti ragazzi arrivati hanno fatto carichi di lavoro importanti e devono ancora trovare la migliore condizione fisica. Da domani voglio vedere la squadra giocare con il sangue agli occhi, dobbiamo essere cattivi e farci rispettare in mezzo al campo. La nostra compattezza è stata il nostro segreto finora : dobbiamo ritrovarla al più presto.

Non posso far cambiare il modo di pensare ai tifosi pisani, è una piazza importante che ha visto il grande calcio. Dopo la gara di Prato sembravamo una corazzata, adesso sembra essere cambiato tutto dopo le due sconfitte. Nel frattempo è arrivata una nuova società che prenderà le decisioni giuste per il futuro del calcio a Pisa : io come sempre sono a disposizione.

Tante volte il mercato di gennaio rischia di destabilizzare lo spogliatoio, l’ho visto anche quando ero calciatore. Ciò nonostante dobbiamo tutti dare di più per ritornare a fare risultati. L’Arezzo ? Non è il Real Madrid – nonostante mister Capuano sia molto bravo a mettere in campo la squadra migliore possibile – e con una grande prestazione possiamo batterli. La tranquillità è secondo me il segreto per far rendere al meglio i giocatori ; durante la settimana ho visto una squadra contratta, ai ragazzi ho detto che nonostante i punti buttati via c’è tutta la possibilità per rimediare.

Da Pisa non vuole andare via nessuno, neanche quelli che giocano meno ; adesso il mercato è finito e chi è rimasto deve dare una mano al gruppo. Ho visto più sorrisi durante la settimana ? Sì, ma bisogna ridere per un motivo, altrimenti si è sciocchi. Voglio tornare a vedere il veleno : per me il veleno significa spirito di appartenenza e spirito di gruppo, dobbiamo tornare a creare quell’ambiente familiare che ci ha contraddistinto nei primi mesi se vogliamo tornare ad essere protagonisti.

Dobbiamo far tornare l’Arena il nostro fortino. Quest’anno per me il mercato di gennaio è stata una novità da allenatore ed anche la preparazione estiva è stata fatta in tutta fretta per le note vicende societarie ; a gennaio sono arrivati ragazzi che non giocavano da tempo ed anche se sulla carta siamo più forti di prima dobbiamo ricreare quell’alchimia che si era creata a settembre, quando invece eravamo meno forti. Adesso è il momento di ripagare la fiducia mostrata dalla proprietà nei nostri confronti, anche quando i momenti non erano dei migliori. Ed anche io probabilmente devo tornare ad essere più martello ; quando si ha a che fare con giocatori di esperienza preferisco smorzare i toni rispetto a quando devi caricare i ragazzini, che altrimenti rischiano di perdersi nel cazzeggio.

Domani mancherà sicuramente Rozzio ; Di Tacchio si sta allenando bene ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Gli altri stanno tutti più o meno bene, qualche piccolo acciacco fisico post sconfitta ma niente di preoccupante. Domani dovremo essere bravi a tenere botta, non come ad Ancona dove un loro giocatori ci alzava ed un altro ci rinviava … sotto l’aspetto caratteriale domani non dobbiamo mancare, non posso sopportare che alla mia squadra venga imputata l’assenza di grinta e di cattiveria agonistica. Quando giocavo dite che facevo paura ? Secondo me faccio più paura oggi da allenatore … io sono io e non posso pretendere che i miei ragazzi siano come ero io, ma da loro pretendo l’amor proprio e la voglia di mettersi l’uno a disposizione dell’altro.

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