Il Pisa Siamo Noi

Mister Gattuso : Turn Over ? Devo Pensare A Far Punti …

Gattuso

Dopo le due sconfitte casalinghe consecutive rimediate contro Spal e Vicenza il Pisa è chiamato a far punti nella difficile trasferta di Latina : nella consueta conferenza stampa della vigilia mister Gattuso analizza questo importante impegno.

Di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del tecnico neroazzurro.

Mentalmente possiamo dare il 100 per 100, fisicamente no. Negli ultimi giorni abbiamo avuto un calo fisico notevole, non riusciamo a sviluppare il lavoro come vorremmo durante gli allenamenti. Le prime 5, 6 partite siamo andati avanti per inerzia, grazie all’entusiasmo, ma adesso lo stiamo pagando. Tutto quello che proponiamo lo facciamo al 60 per cento, ad esempio mercoledì abbiamo dovuto rinunciare al secondo allenamento.

Credo molto nella parola noi, non voglio sentire la parola io. E non voglio sentire alibi da parte dei ragazzi, anche se di alibi ce ne sarebbero a bizzeffe. Noi dobbiamo far parlare il campo, il rettangolo verde. Io lavoro dalla mattina alla sera nonostante tutte le cose che non vanno bene e voglio vedere gente che rappresenta degnamente questa piazza : se sento troppi alibi posso giocare anche con qualche primavera. Che stiano attenti, a qualcuno l’ho anche detto in faccia : se le cose si dovessero sistemare per il meglio a qualcuno presenterò il conto.

Voglio vedere i ragazzi arrivare al campo con il sorriso per la ricerca della nostra vera impresa : la salvezza. Sapevo che sarebbero arrivati momenti difficili e ve lo avevo detto ; personalmente poi vivo meglio le sconfitte che le vittorie, quindi ho la stessa carica di sempre e voglio che i ragazzi mi vengano dietro per tentare l’impresa.

Siamo corti, c’è poco da fare. Anche gli allenamenti vengono fatti secondo questa logica ed un poco siamo condizionati. In trasferta dobbiamo migliorare, dobbiamo essere più propositivi. L’importante è sempre muovere la classifica, se avessimo pareggiato le ultime due partite in casa saremmo in zona play off. E’ un momento che qua è un piattume, ed a me sul piattume non piace muovermi, io sono un tipo da battaglia. I tifosi possono permettersi questa situazione ma noi no, dobbiamo sempre avere il nostro veleno per affrontare le battaglie che ci aspettano.

Lazzari negli ultimi tre giorni ha lavorato con buona intensità, Gatto si allena stabilmente con noi. Eusepi ha la bronchite e non si è mai allenato. Turn over ? Ma quale turn over … io devo pensare a fare i punti, e poi non ho il numero sufficiente di giocatori per fare turn over.

Il Latina è una squadra ferita che ci sta aspettando per fare punti. Il loro mister lo scorso anno ci ha fatto male alla guida del Teramo, dobbiamo stare molto attenti. Potrebbero giocare anche con il 4-4-2 al posto del solito 3-5-2, hanno giocatori veloci come Acosty che ci potrebbero mettere in grande difficoltà.

Possibili penalizzazioni in classifica ? Non mi interessano, i giocatori non devono pensarci e devono dare il loro meglio in campo. Troppo spesso negli ultimi mesi ho messo da parte la mia coerenza ma su certe cose non transigo, soprattutto per quello che riguarda il campo : loro sanno che da loro migliore amico posso diventare il loro peggiore nemico.

Solo uno scappato di casa compra un qualcosa senza sapere bene le cifre esatte dell’operazione. Se non si fa in fretta poi la situazione rischia di peggiorare sempre di più. Fabrizio Lucchesi ? Viene al campo, si parla, ma non si risolve nulla perchè non si può parlare con chi è preposto a risolvere queste faccende. Sono stati pagati gli stipendi dei tesserati ma non sono stati pagati quelli dei dipendenti, e sono assai vicino a loro che devono lottare con il quotidiano senza stipendio. Il piattume di cui parlavo prima deriva proprio da questo, bastano cinque persone intorno a noi senza sorriso per rovinare tutto.

So che ci sono persone serie interessate all’acquisto del club, ringrazio Abodi per quello che sta facendo (anche se spesso scrive un po troppo su Twitter …). La paura è che sia troppo tardi … Sono arrivato ad un punto dove non posso più metterci la faccia in alcune situazioni e la squadra avverte questo mio disagio, ed è un qualcosa che non mi piace.

 

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