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Mario Gianni: Il Giovane Mario Incontra il Maestro Ging
- Updated: 12/03/2016

Secondo appuntamento con la storia di uno dei portieri più forti della nostra storia, Mario Gianni. Dopo le esperienze con Audax e Gerbi, Mario Gianni arriva allo Sporting Club, insieme a lui arriva in nerazzurro anche un grande Maestro di calcio, Jozsef Ging, uomo fondamentale per la crescita del giovane Mario e di tutto il calcio pisano.
Al momento del suo arrivo in Nerazzurro, Ging raddoppia immediatamente il numero degli allenamenti e sottopone la squadra a delle lunghe ed estenuanti sedute tecnico-tattiche, sia individuali che di gruppo, cercando di trasmettere ai suoi ragazzi il verbo del calcio nel più breve tempo possibile.
I giocatori, anche se sottoposti ad una terapia altamente invasiva, restano letteralmente ammaliati dai dettami tattici del Mago ungherese che, pur coniugando tutti i verbi all’infinito, riesce a farsi capire molto bene e in pochissimo tempo iniziano a rispettare, ruoli e compiti e si muovono per il campo in modo organizzato, dimostrando una crescita tecnica invidiabile.
All’avvio del campionato, i progressi fatti dai nerazzurri sono finalmente sotto gli occhi di tutti e la già calorosa piazza pisana si infiamma definitivamente; i tifosi arrivano persino ad organizzare per la prima volta un treno speciale per la trasferta di Lucca e più di 200 pisani si recano oltremonte, dove i nerazzurri si impongono per 5 a 2, trafiggendo per 5 volte il loro ex compagno di squadra Dovichi.
La marcia dei nerazzurri procede inesorabile, gli unici intoppi si verificano a Livorno, dove la squadra rimedia solo uno 0 a 0, e a Prato, dove escono battuti per 2 a 1; per il resto solo vittorie, chiare, limpide e nette. Gli unici avversari capaci di tener testa alla marcia dei ragazzi di Ging sono i nostri cugini amarantotrigliati, che il 31 Gennaio vengono a farci visita all’Arena forti di un punto di vantaggio in classifica.
Di fronte ad un’Arena gremita e focosa, i nerazzurri si rendono protagonisti di una gara magistrale, in cui Gianni “abbassa la saracinesca”, Merlini infila per due volte il portiere Iacoponi e Merciai, a pochi minuti dalla fine, dà il colpo di grazia ai labronici siglando il definitivo 3 a 0 che sancisce anche il definitivo sorpasso in classifica, che consente al Pisa di laurearsi per il secondo anno, Campione di Toscana e di accedere alle finali del campionato centro-meridionale, in compagnia dei livornesi, giunti secondi ad un punto di distanza.
Il Pisa chiude questa prima fase della stagione con 25 punti, 12 vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta; ben 40 reti segnate e solo 11 subite, grazie ad una difesa arcigna e ai guizzi felini di Mario Gianni capace di recuperar palloni, , quando i compagni hanno già le mani fra i capelli, partendo da posizioni impossibili e nei modi più impensati.
Nell’attesa delle finali, per mantenere alto il livello di attenzione e condizione dei suoi, Mr. Ging fa disputare delle amichevoli contro squadre di buon livello e i nerazzurri continuano a dare risposte più che positive: infatti, battono per 1 a 0 la Biellese grazie al gigante Tornabuoni e demoliscono per 7 a 0 una rappresentativa di giocatori emiliani con ben 5 reti di un altro giovane ragazzino pisano, Danilo Sbrana.
Finalmente l’attesa finisce e si torna a fare sul serio, i rossocrociati vengono inseriti nel Girone B, insieme a Fortitudo e Ilva Bagnolese. Al debutto il Pisa non va oltre il pari contro la Fortitudo, ma nella partita successiva sconfiggono per 3 a 1 l’Ilva Bagnolese, quindi incontrano di nuovo i romani della Fortitudo per la partita di ritorno, ma stavolta sono loro a farci visita ed escono sconfitti per 2 a 1, mentre nell’ultimo incontro sarà l’Ilva Bagnolese a cadere all’Arena, distrutti con un impietoso 8 a 1.
7 punti in 4 partite, 13 reti segnate e solo 2 subite sono il biglietto da visita con cui i nerazzurri si presentano alla finale del campionato centro meridionale, dove ad aspettarci ci sono proprio loro…i nostri “cugini”…gli amarantotrigliati!
La data prescelta è il 3 Luglio e lo Sterlino di Bologna è il campo di battaglia designato…perché di questo si tratterà,di una battaglia vera e propria, senza esclusione di colpi fra due città che da sempre si fronteggiano e si osteggiano, si “odiano”, ma che al tempo stesso non potrebbero fare l’una a meno dell’altra. Mario, grazie agli insegnamenti del Maestro ungherese, ha mostrato una crescita esponenziale, il giovane pisano ha le stimmate del campione e le finali nazionali saranno un altro importante banco di prova per lui e per tutto il Pisa.
…continua…
Senio Calvetti