Il Pisa Siamo Noi

La Prima Amara Sconfitta…

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Ho ancora negli occhi quell’incredibile punizione calciata al 93esimo che si è infilata sotto al “sette” alle spalle di Pugliesi rovinandomi una domenica che era iniziata sotto i migliori auspici. Un mix perfetto di potenza e precisione degno del miglior Roberto Carlos o dello slavo Sinisa Mihajlovic; a calciare però stavolta è stato un ragazzino semi-sconosciuto che, oltre a regalarci una prodezza balistica, è riuscito in un colpo solo nell’impresa di raggelare me e gli altri tifosi presenti all’Arena.

E poco importa se la moviola mi ha mostrato che nell’occasione del primo gol il pallone non aveva oltrepassato la linea di porta. Adesso mi resta soltanto una sconfitta da commentare, sfortunata ed immeritata quanto vogliate, ma pur sempre una sconfitta decisa da un eurogol di quelli che se ne vedono uno in tutto l’anno. Inutile, poi, che addossi buona parte della colpa all’arbitro, finirei per fare l’elenco dei torti subiti dal primo all’ultimo minuto senza far niente per poter cambiare il risultato finale! Però troppe volte ho assistito ad arbitri che vengono a Pisa con la chiara intenzione di fare i protagonisti, allo scopo di ben figurare agli occhi della Lega e col chiaro intento di puntare ai palcoscenici della serie cadetta, convinti di possedere la giusta personalità per certi tipi di partite.

Dopo la roboante vittoria contro la Nocerina e il pareggio di Catanzaro nessuno si era montato la testa, tutti eravamo consapevoli che di fronte avremmo trovato un Pontedera in testa alla classifica che sull’onda dell’entusiasmo non aveva niente da perdere. Devo ammettere che tutto il merito è del loro Direttore Giovannini, forse sottovalutato da molti presidenti di squadre “big” ma si è dimostrato un ottimo “talent scout” e profondo conoscitore della lega pro. Qui, in una piazza dove non c’è nessuna pressione e neppure l’obbligo del risultato, è riuscito a ricomporre la coppia Grassi – Arrighini , veramente forte e ben assortita, al momento la più prolifica e senza dubbio la più meritevole di tutto il girone.
Il rammarico più grande restano le occasioni fallite, più volte il pallone ha fatto la barba al palo dandoci l’illusione del gol. Se nel primo tempo la partita è stata giocata in maniera equilibrata da entrambe le parti e a ritmi elevati , nella ripresa invece il Pontedera è calato vistosamente permettendo al Pisa, nonostante la stanchezza, un tenue ma costante forcing offensivo alla ricerca del vantaggio; ho contato alla fine, a favore dei granata, solo 3 tiri, tutti da fuori area (gol compreso)!

Ora mi sento un po’ abbattuto perche sebbene sia solo il primo stop del campionato temo che questo tipo di sconfitta possa lasciare strascichi e che si debba continuare a pagare un dazio emotivo anche nelle gare successive. Forse parlarne aiuta a sfogare la rabbia accumulata dentro! Di certo non pretendo di essere sempre capolista ma guardando la classifica adesso, alla luce anche della prossima trasferta a Perugia, mi sento addosso il pessimismo di chi in due giornate è passato dall’obiettivo del vertice ad una posizione molto più ridimensionata e con ulteriori problemi da risolvere.

Si, forse è meglio che smetta di guardare la classifica e torni a rilassarmi pensando alle buone prestazioni della mia squadra viste fin qui! Posso contare sui gol di bomber Arma, sul giovane Goldaniga che non mi fa mai rimpiangere l’assenza di Suagher, sulla grinta di Martella e di Napoli , su l’ impegno e la volontà che mettono tutti quanti in campo, ma soprattutto su l’ Arena…, finalmente colorata e popolata sia da tifosi che da famiglie intere, giunte allo stadio per vedere un derby, una volta tanto esente totalmente da rischi di ordine pubblico e da provvedimenti vari.

L’imperativo ora è fare quadrato e non demoralizzarsi, il campionato è troppo lungo per arrendersi e la carovana di Pagliari ha effettuato solo una breve sosta al suo percorso; è già arrivata l’ora di archiviare questa sconfitta e di pensare al Renato Curi di Perugia, uno stadio che mi evoca emozioni e ricordi unici, con un cuore di capitano prossimo al rientro che spero possa continuare ad essere la bestia nera degli umbri. Partita difficile, almeno quanto quella contro il Pontedera, con un ambiente caldo e con tifosi perugini molto più numerosi di noi. Mister Pagliari dovrà caricare i ragazzi come solo lui sa fare e magari inventarsi anche qualcosa; non sono un allenatore ma se il nostro Ciccio fosse stato in condizione avrei tanto desiderato vederlo giocare davanti, alle spalle di Arma, nella posizione in cui lo scorso anno contribuì a farci vincere proprio a Perugia nel girone di andata.

Gabriele Proietti

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