Il Pisa Siamo Noi

Interviste Pisa Pro Vercelli

salastampa

La parola ai protagonisti di Pisa – Pro Vercelli direttamente dalla sala stampa “Passaponti” dell’Arena Garibaldi. Interviste Pisa Pro Vercelli.

Longo : Siamo contenti di aver portato via un punto da Pisa contro una squadra che ha lottato fino all’ultimo minuto. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo dove abbiamo avuto anche due occasioni per chiudere la partita ; nella ripresa l’ingresso di Cani ha spostato gli equilibri in favore del Pisa, noi ci siamo abbassati troppo e l’attaccante albanese ha trovato un grande goal con una gran giocata spalle alla porta. Abbiamo un buon margine sulla zona play out  e questo è importante. Abbiamo fatto un ottimo girone di ritorno, merito della disponibilità dei ragazzi e di una buona organizzazione difensiva. Mi aspettavo questo Pisa, hanno tanto orgoglio ed hanno lottato fino alla fine nonostante le difficoltà del momento. Vives e Bianchi sono due grandi professionisti che si sono adattati subito alla realtà della serie B ; la cosa più difficile è stata quella di aspettare i più giovani, visto che noi siamo una delle formazioni più giovani dell’intero campionato.

Corrado : E’ arrivato un pareggio che conferma il nostro stato di non salute e le prospettive di questo finale di stagione. C’è stata una reazione finale ma non possiamo accontentarci ; giocavamo contro una squadra che ha iniziato questo campionato con minori ambizioni rispetto al Pisa ma che si sta salvando agevolmente. Dovremmo dare tutti di più per superare queste compagini che abbiamo affrontato in queste ultime settimane. Non si riesce ancora a comprendere il perchè di questo calo fisico e mentale, ci sono aspetti che ancora devono essere decifrati per non ripetere in futuro gli stessi errori. Abbiamo tutti sostenuto che il fattore Arena avrebbe potuto spostare gli equilibri in nostro favore, purtroppo non è andata così visto che nelle ultime cinque partite in casa abbiamo fatto soltanto un punto. Non sono arrabbiato, sono deluso. La squadra nel girone di andata aveva dato risposte imporanti nonostante le difficoltà, a gennaio era stato fatto un mercato importante e credevamo di avere tutte le carte in regola per ottenere la salvezza. Purtroppo non è andata così : la situazione non è stata allineata alle nostre aspettative. Il 23 dicembre avevamo fatto delle valutazioni ben precise, con aspetti legati anche a situazioni contrattuali che a volte condizionano certe decisioni. Noi abbiamo creduto per il bene del Pisa di mettere un premio di un milione di euro per tutta la squadra in caso di salvezza, quindi mi viene da ridere quando qualcuno dice che per noi fa lo stesso fare la serie B o la Lega Pro. Ovviamente abbiamo dei piani di contingenza e quando la retrocessione sarà confortata dalla matematica dovremmo essere pronti per stare in Lega Pro il meno possibile e cioè per un anno soltanto. A tempo opportuno preciseremo poi la posizione dei calciatori e dei tecnici ; dovremmo ridisegnare un progetto che parta dalle origini ma comunque abbiamo le idee abbastanza chiare. Non siamo stati presi alla sprovvista dagli ultimi accadimenti ; di certo la retrocessione ci rattrista e ci costringe ad adoperare i piani di contingenza di cui parlavo prima. Per essere competitivi in serie C bisogna muoversi prima degli altri, prendere i giocatori adatti prima che li prendano gli altri. Oggi mi sono congratulato con il presidente della Pro Vercelli perchè si sono salvati con una rosa di giocatori che costa la metà rispetto alla nostra rosa : loro sono un riferimento virtuoso da seguire. Noi comunque non possiamo rammaricarci di cosa abbiamo trovato e delle penalità che abbiamo subito in classifica ; semmai dobbiamo farci delle domande sul come abbiamo peggiorato la squadra nel mercato di gennaio. Da Vicenza in avanti sono emersi dei limiti evidenziati da numeri impietosi ; purtroppo il nostro impegno non è stato premiato dal risultato sul campo. Comunque il nostro obbiettivo è quello di ripartire per vincere il prossimo campionato di Lega Pro ; chi retrocede retrocede con noi – parlo dei giocatori – e se qualcuno non vuole giocare con noi in Lega Pro ci sarà tutto il tempo per parlarne.

Gattuso : Partiamo dalla prestazione imbarazzante del primo tempo : la squadra era molle. Nel secondo tempo peggio non si poteva fare, pertanto … Cani non doveva pure essere convocato, ieri sera si è tolto una lattina di liquido dal ginocchio e quindi va solo ringraziato, oltretutto ha pure il contratto in scadenza e potrebbe stare a casa tranquillo … Qua nessuno fa il lavativo, ci sono magari atteggiamenti che non mi piacciono da parte dei più giovani ma non è questo il nostro problema. Il problema non sono i contratti rinnovati o meno, il problema è che siamo arrivati al momento clou del campionato con le ruote sgonfie. Quando gli altri sudavano in salita noi eravamo qua a fare i sindacalisti ed alla lunga tutto questo lo paghi. Io ho fatto la guerra per una piazza che merita e cha ha una storia, ma non voglio essere ringraziato, vi dico soltanto che lo rifarei. Io non vado in depressione se qualcuno mi dice che non so allenare, io so chi sono. Io non sono proiettato sul futuro perchè a me brucia il culo fare figure di merda nelle prossime quattro partite, altrimenti svanisce anche quel poco di buono che abbiamo fatto finora. Ieri abbiamo perso due giocatori all’ultimo minuto della rifinitura (Manaj e Tabanelli) ma questi sono ragazzi che stanno dando tutto, anche se magari qualcuno si dovrebbe domandare se sta dando il massimo. Oggi ci siamo messi a 3 dietro anche se a noi piace poco, loro sono una Spal in miniatura ed abbiamo provato a giocarcela sulle fasce, ma non abbiamo la gamba per fare certe partite e quindi anche oggi abbiamo dovuto cambiare. Prendete Varela : ha giocato due partite in quattro giorni e mi ha sorpreso, ma adesso dobbiamo stare attenti del suo stato di salute. La società si deve rimproverare che forse ha fatto troppo, siamo passati da un eccesso ad un altro. Hanno creduto alla salvezza anche più di noi, fino in fondo, e forse soltanto adesso si rendono conto dell’amara realtà. Io vi dico che il Pisa è in buone mani, personalmente mi sento grande responsabilità addosso e devo smaltire rabbia e delusione per come sta andando questo finale di stagione. Io al momento non ho parlato ancora con nessuno, la decisione sul nostro futuro non è ancora stata presa e verrà presa quando sarà il momento giusto. Quando si fanno delle scelte si crede in certi giocatori, a volte ci prendi e a volte no ; purtroppo a gennaio molti giocatori hanno rifiutato di venire, altri avevano dei costi proibitivi. Ma comunque mi assumo le responsabilità anche di coloro che sono arrivati a gennaio. Bisogna spendere per quello che si ha, io se fossi il presidente di una squadra di calcio ragionerei così. Sono sicuro che questa squadra in condizioni di normalità si sarebbe salvata tranquillamente, ne sono certo. In questi mesi qua si sono dette troppe stronzate, e non vi nego che tante cose mi hanno dato fastidio. La città è fantastica, ma ogni tanto mi arrivano sul telefonino delle robe da mani nei capelli. Sono 21 anni che ho le stesso numero di cellulare … io non sono cambiato da quando sono partito, può essere cambiato il mio conto in banca ma la persona è rimasta la stessa. Il Pisa è il Pisa ed è più importante di Gattuso.

Di Tacchio : Sono un professionista, cerco di farlo fino in fondo a prescindere dal rinnovo del contratto. Nel primo tempo la gamba non girava e siamo andati sotto, nella ripresa ci abbiamo messo orgoglio ma non è bastato per vincere. Devo capire i programmi della società per decidere se restare o meno a Pisa anche in Lega Pro. A Vicenza qualcosa è successo, sono venute meno le certezze e da lì è diventato tutto più difficile. Se a gennaio mi avessero detto che potevamo retrocedere non ci avrei mai creduto.

Cani : L’atteggiamento in campo non è mai mancato. Abbiamo avuto molte difficoltà e nonostante tutto nessuna squadra di questo campionato ci ha mai schiacciato. Non so quanto abbiamo meritato questa retrocessione, so soltanto che è dura da accettare per quanto abbiamo dimostrato. Abbiamo sempre provato a fare qualcosa piuttosto che a piangerci addosso. Siamo tutti venuti a Pisa con grandi aspettative, adesso a Pisa c’è una situazione professionistica e di certo c’è la voglia di godersi questa situazione. Da parte mia c’è molto attaccamento a questa maglia, sono in scadenza di contratto e a fine stagione vedremo il da farsi.

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