Il Pisa Siamo Noi

Frati – Un Nerazzurro Da Raccontare

Nerazzurro da raccontare 2

Per questo nuovo appuntamento con “ Un Nerazzurro da Raccontare” andiamo a riguardare la carriera di un attaccante che rimarrà nella storia del Pisa per sempre: parliamo di Alessio Frati.

Il 30 agosto 1973 nasce a Pistoia Alessio Frati.

Frati, dopo aver giocato in varie squadre di Pistoia, arriva nel 1994 a giocare in serie D con la Torrelaghese. Con la squadra viareggina, gioca per una stagione e mezzo, dove segna 19 gol in 43 presenze totali.

Questi gol catturano l’attenzione del Trapani che lo acquista. La squadra siciliana gli dà un’ottima opportunità, poichè milita in C1. I primi gol (3 reti) riesce a segnarli nel primo anno, mentre nel secondo arriva a quota 6; quest’ultima stagione è deludente dato che il Trapani retrocede. Frati resta comunque in C2 dove segna 1 gol nelle 6 partite disputate prima di essere prelevato dall’Ascoli, in C1, nel novembre del 1997. Sono quattro stagioni fondamentali quelle che affronta con il club bianconero: riesce a totalizzare 119 presenze e 24 reti.

Viene poi ceduto all’Avellino, sempre in C1, dove però calca il campo da gioco solo per 5 volte, infatti il Pisa lo acquista durante la sessione invernale di calciomercato del 2002.

Frati non può che essere felice per una chiamata così importante da una piazza prestigiosa come Pisa. Il club nerazzurro, in mano ai contestatissimi Gerbi e Posarelli, che esprimono la volontà di cedere la società, non trovando però nessun acquirente, allestisce una squadra che possa affrontare una salvezza tranquilla. Sulla panchina siede Guido Carboni, che però non riesce a lavorare bene e viene esonerato dopo otto giornate, con i neroblu in piena zona retrocessione, al suo posto viene chiamato Corrado Benedetti. L’allenatore cesenate riesce a far trovare il piglio giusto alla squadra che ingrana così abbastanza da riuscire ad arrivare all’undicesimo posto. Frati riesce a dare una grande mano ai nerazzurri (essendo arrivato a gennaio) siglando 6 gol nelle 12 presenze di quella stagione, partendo così molto bene.

Frati è un attaccante abbastanza rapido e di movimento, utile più alla costruzione del gioco che alla finalizzazione, non molto robusto, di conseguenza soffre i corpo a corpo, si trova meglio a giocare negli spazi e appunto a crearli alle altre punte.

Il 14 maggio 2002, finalmente, il Pisa cambia proprietà, passa, infatti, dalle mani di Gerbi e Posarelli a quelle della famiglia Mian. La signora Gentili, insieme al figlio Maurizio Mian, portano un po’ di entusiasmo ed una possibile ambizione: riconquistare dopo tanti anni la serie B. In panchina siede sempre Benedetti, al quale viene messa a disposizione una rosa ottima, con acquisti importanti come quelli di Capecchi, Bettini, Fialdini e Ambrosi e le conferme dei vari Capuano, Bonadei, Niccolini, Anaclerio, Massaro, Varricchio e lo stesso Frati.

Il 21 agosto 2002 rimane un giorno memorabile per Frati e per i tifosi pisani. Dopo circa 10 anni torna il vero derby. Oltre 2.000 i tifosi nerazzurri giunti a Firenze con due treni di linea: allo stadio Artemio Franchi di Firenze è in programma Fiorentina-Pisa (con i viola appena falliti e ripartiti dalla C2), valevole per la qualificazione di Coppa Italia. Con uno stadio pressoché pieno (più di 25.000 spettatori), il Pisa gioca una buona partita e Alessio Frati decide il match con un suo gol: al terzo minuto del secondo tempo, Jimmy Fialdini crossa basso dalla fascia destra, Alessio anticipa Persico e batte l’estremo difensore viola Ivan. I nerazzurri controllano bene ed espugnano Firenze. I tifosi arrivati allo stadio (anche se con qualche tafferuglio di troppo fuori) e quelli che sono riusciti in qualche modo a seguirla non possono che essere al settimo cielo; dopo i cori per Batistuta da parte dei viola (Bati gol), i pisani non possono che cantare “Frati gol”.

In campionato, dopo una partenza no per le aspettative che c’erano, la panchina viene consegnata a Giovanni Simonelli, che riesce a portare il Pisa ai play-off anche grazie alla miglior difesa (solo 27 gol subiti). In semifinale affrontano il Cesena, che battono 1 a 0 all’Arena e poi in Romagna bloccano sull’1 a 1. Arrivano così in finale dove giocano contro l’Albinoleffe. Il Pisa vince per 2 a 1 in casa (anche grazie alla clamorosa spinta del pubblico pisano che allestisce una coreografia da serie A), arrivando così a giocarsi tutto a Bergamo.

Nonostante la città lombarda venga invasa da migliaia di supporters pisani, i nerazzurri si arrendono per 4 a 2 dopo i tempi supplementari, vedendo così svanire la promozione in B per mano di una squadra che conta poche centinaia di tifosi. Frati in questa sfortunata stagione riesce a siglare solo 3 reti.

Dopo questa enorme delusione, la famiglia Mian decide di tenere ancora Simonelli e rinforzare la squadra con Melucci, Mannini e Lorenzini. Ma niente gira come tutti si aspettano e viene così chiamato in panchina Antonio Cabrini (campione del Mondo con la Nazionale nel 1982), per provare a dare quell’entusiasmo e quel tocco di professionismo che servono ai nerazzurri.

Il Pisa inizia ad ottenere buone prove e risultati piazzandosi in zona play-off, però la sconfitta a Cesena, quella contro lo Spezia e il pareggio interno con l’Arezzo a tre giornate dalla fine fanno svanire definitivamente le ambizioni del club.

Alessio Frati in quella stagione gioca solo 7 gare facendo un gol, anche perché la sua strada e quella del Pisa si interrompono a gennaio, quando viene ceduto al Giulianova, dove riesce a siglare tre reti fino a giugno e poi nella stagione successiva solo altre quattro.

Passa in C2 nel Castelnuovo Garfagnana, dove non fa nemmeno una presenza, venendo preso poi dalla Massese in C1 a gennaio del 2006. Con i bianconeri 10 presenze ed una rete. Gioca poi nel 2007 in D nell’Aglianese dove sigla 9 reti in 27 presenze. Da quella stagione in poi è rimasto svincolato.

Di certo non un bomber di razza Alessio, però ricordiamo tutti una persona ed un calciatore umile, capace di accettare tutte le decisioni dei vari mister con tranquillità senza far rumore nello spogliatoio, dimostrando grandi doti di professionalità. La mente lo abbina subito al gol fatto a Firenze che ha fatto gioire tutti i tifosi in maniera incredibile. Un giocatore rimasto sempre nelle simpatie della tifoseria nerazzurra, anche con la gente, che diceva simpaticamente “Meno preti, più Frati”.

Alessandro S.

 

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

One Comment

  1. andrea2

    26/01/2012 at 21:37

    un qualsiasi giocatore che segna contro i viola rimane marchiato a fuoco nella nostra storia.Grazie Frati!!!!!!!!!1

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>