Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

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Come ogni Venerdì apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Domande e relative risposte saranno pubblicate ogni venerdì. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Egregio signor Fontani, il campionato ha già iniziato a delineare il
valore delle squadre, ma c’è ancora tanto cammino da fare. A suo
giudizio il Pisa dove può arrivare? E davvero crede che Pane sia
l’uomo giusto per vincere il campionato?

Amedeo Ristori

Nelle scorse settimane lei ha accennato al problema dello stadio, ma
solo di sfuggita. In realtà lei pensa davvero che siano maturi i tempi
per costruire un nuovo impianto? E, nel caso, rinuncerebbe al nome
dell’Arena Garibaldi?

Fulvio G.

LE RISPOSTE

Dove può arrivare il Pisa? Lo chiede Amedeo Ristori ed è francamente
una domanda che si pongono molti. In questo momento la risposta più
semplice sarebbe indicare i play off, ma il campionato non si è ancora
espresso con grande chiarezza e non è escluso che sia necessario
arrivare alle ultime giornate per avere qualche certezza. I play off,
dicevo, sembrano un traguardo alla portata del Pisa. In questo caso il
programma sarebbe rispettato perché si disse che l’impegno era quello
di fare meglio del settimo posto della passata stagione. Per i play
off dunque bisogna giungere nelle prime cinque posizioni e la
classifica, ad oggi, se da un lato permette di nutrire una buona dose
di fiducia, dall’altra sta lì ad indicare che un paio di battutte di
arresto potrebbero allontanarci da quella che chiamo la “zona riossa”.
Detto questo mi fermo ad un’altra considerazione: il Pisa dispone di
una serie di giocatori nettamente al di sopra della cifra tecnica del
campionato. Mi riferisco a Buscé, Favasuli, Mingazzini, Perez e Tulli.
Come vede, a parte la difesa, ho citato quasi tutto il resto della
squadra. Ma anche in difesa non mancano elementi di spicco, a
cominciare da Sabato e Benedetti, mentre Sepe sta crescendo e si sta
guadagnando progressivamente la stima di tutti, Colombini è un
giocatore che abbiamo nel cuore, Rizzo e Sbraga sono giovani che si
sono già imposti ai pari età.. Mi lasci dire che nelle seconde file
(una volta si sarebbe detto le riserve ma pare non sia più
politicamente corretto) ci sono giovani di assoluto valore e lo
dimostra l’andamento della Coppa Italia, quando sono chiamati a fare
la loro parte.
Allora, tutto semplice? No. C’è sempre da fare il confronto e la
competizione con gli altri. Lei, caro Ristori, mi provoca un po’
chiedendomi anche se Pane è l’uomo giusto per vincere il campionato.
Sono convinto che Pane lo stia dimostrando, partita dopo partita,
perché non ho ancora visto squadre nel girone giocare bene come il
Pisa. Finora, al di là dei risultati, che spesso dipendono da episodi
del tutto contingenti, il Pisa ha sempre fatto ottime prestazioni. Del
resto i giocatori che ho appena elencato sono di livello e il tecnico
li ha messi bene insieme. Consideri pure che il Pisa ha avuto la
sfortuna di perdere un difensore come Suagher alla prima giornata di
campionato. Con Suagher o un elemento di pari valore, nel cuore della
difesa, (a gennaio si ripariranno le liste) il Pisa potrebbe arrivare
lontano, molto lontano. E se non dico dove è perché temo che lei o
qualche altro lettore scaramantico si abbandoni a qualche brutto
gesto.
Fulvio vuole approfondire il problema dello stadio. Vorrei
cominciare dalla fine del suo ragionamento: al nome dell’Arena
Garibaldi non rinuncerei mai.
E’ chiaro però che l’Arena Garibaldi è lì, non può essere altro che
lì. Lo stadio in un altro posto non potrebbe chiamarsi così. E qui i
fattori sentimentali lasciano il posto al pragmatismo. Si pongono
dunque delle domande preliminari.
1 – Sono i tempi giusti per investire diversi milioni di euro in un
nuovo stadio?
2 – Chi ha, attualmente, questi denari?
3 – Dove andrebbe costruito?
Proviamo a rispondere.
A – Non sono i tempi giusti, vuoi per la crisi economica generale,
vuoi per la disaffezione della gente, in tutta Italia, verso la
partecipazione diretta (appunto nello stadio) alla partita di calcio.
B – L’amministrazione pubblica non ha assolutamente i denari. Privati
in grado di un investimento del genere ce ne sono, ma vorrebbero una
contropartita. Un esempio è il project financing, vale a dire gli
oneri a carico del costruttore al quale resterebbero i vantaggi della
gestione.
C – La risposta si salda alla precedente. Il nuovo stadio andrebbe
costruito in una zona dove è possibile immaginare un ritorno economico
e commerciale. Dunque scartiamo l’area industriale di Ospedaletto, che
non esercita alcuna attrazione turistica e commerciale. Vorrebbe dire
realizzare un impianto da utilizzare una volta ogni quindici giorni
per nove mesi all’anno e poi tenerlo chiuso. Occorre dunque un’altra
scelta e qui non voglio suggerire niente, ma qualche area
interessantre c’è..
Per concludere, dopo la parte analitica, mi piacerebbe che gli
abitanti di Porta a Lucca, vale a dire coloro che maggiormente premono
per trasferire la partita di calcio dal loro quartiere, non si
lasciasserro ingannare da una mera proposta speculatrice. la
costruzione del nuovo stadio da un’altra parte in cambio di una colata
di cemento nell’Arena Garibaldi. Sarebbe come cadere dalla padella
nella brace perché si sostituirebbe il traffico una tantum del calcio
con quello, quotidiano, dei centri commerciali e dei condomini .
Qualcosa, ovviamente, potrebbe essere concesso, ma uno spazio verde di
fruizione pubblica (per lo sport, gli spettacoli e per i bambini)
dovrebbe rimanere, con il nome di Arena Garibaldi.

GIULIANO FONTANI

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2 Comments

  1. matteo

    11/11/2012 at 18:09

    Abbiamo giocato con Latina,Perugia e Frosinone vincendo e dimostrando anche di essere superiori.Abbiamo perso a Gubbio sbagliando approccio alla partita,ma il Gubbio non ha certo dimostrato di essere più forte.Anzi mi è sembrato poca cosa…Non crede Fontani che questo potrebbe diventare l’anno giusto?

  2. massimiliano

    10/11/2012 at 14:05

    io giocherei sempre con tre punte scappini-tulli perez che ne pensa, questa squadra deve imparare ad essere più furba. tanti saluti. forza pisa.

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