Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

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Come ogni Venerdì apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Domande e relative risposte saranno pubblicate ogni venerdì. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Caro Giuliano, secondo te quali giocatori dell’attuale rosa sarebbe giusto confermare per dare vita ad un programma ambizioso?

Michele

Ormai è chiaro: Battini non venderà il Pisa a nessuno. Ma a questo punto il suo carico di responsabilità aumenta notevolmente. Lui tratta il Pisa come roba sua, senza rendersi conto delle aspettative di una tifoseria che in Lega Pro si sente stretta e non ci vuole rimanere. A Battini, che non ha mai messo il naso fuori da Santa Croce e Ponte a Cappiano, invece basta vivacchiare in serie C, forse perché gli sembra la Champion League. I discorsi che fa sono sempre gli stessi, il bagno di sangue per pagare gli steward, i giovani da prendere in prestito e magari con l’ingaggio ricaricato dagli incentivi, il rinvio delle operazioni di mercato per aspettare i saldi. Avrebbe fatto meglio a vendere il Pisa perché ad agosto si troverà di fronte la reazione dei tifosi. Non si faranno più di 200 abbonamenti, l’Arena sarà deserta, il campionato senza alcuna soddisfazione e forse con il pericolo della retrocessione. A quel punto Battini si accorgerà che il Pisa non è roba sua. O meglio, non è solo sua. Quei pochi che ancora andranno allo stadio gli staseranno le orecchie…

Alessandro

LE RISPOSTE

Quali giocatori sarebbe giusto confermare per un campionato di qualità, chiede l’amico Michele. Se le preferenze prescindono dalle situazioni contrattuali (mi riferiscono soprattutto ai prestiti) non mi viene difficile rispondere: Benedetti, Obodo, Favasuli, Perna, Tulli , Perez, Colombini anzitutto. Poi, dovendo mettere insieme una rosa di una ventina di giocatori e considerando che secondo le dichiarazioni di Battini il programma è di acquistare otto calciatori (sei giovani e due over) bisogna confermare qualcun altro. E allora diciamo Pugliesi (che potrebbe essere impiegato anche come secondo portiere o trainer dei portieri), Raimondi a cui è giusto concedere un altro anno, Audel, Bizzotto, Ilari, che ha dimostrato di poter essere utile in più ruoli, Strizzolo che è già sotto contratto e può crescere. Su Carparelli il discorso è chiuso, al di là dei meriti e dei demeriti e continuare a parlarne sarebbe come non acccorgersi che la guerra è finita.
Premettevo: tutto questo prescindendo dalle situazioni contrattuali. Se qualcuno dei giocatori citati non potrà essere confermato vorrà dire che si dovrà recuperare qualcun altro. Ad esempio Ton e Scampini, Sostanzialmente però la differenza la dovrebbero fare i nuovi. Se i sei giovani saranno di qualità e sufficientemente maturi per un campionato di Lega Pro, se i due over saranno di spessore per la categoria, la differenza dovrebbero farla loro. Ma senti, caro amico, quanti “se”.
Alessandro non ha fiducia in Battini e lo si sente. Ognuno, del resto, è libero di riporre la fiducia in chi vuole. Io non credo che Battini “senta” il Pisa come “roba sua”. Lo sa benissimo che le società di calcio non sono aziende qualsiasi e che rispondono a quegli azionisti speciali che sono i tifosi. Però è anche vero che il Pisa è una società privata e che per acquistarla Battini ha dovuto sostenere una spesa non indifferente. Altri soldi (molti altri soldi) li deve spendere per mantenerla. Anche questa è una valutazione da fare, specialmente quando lo si accusa di non volerla cedere. Ma poi, a chi? A Esposito, che è alla ricerca di una squadra di calcio in tutta Italia – e forse anche nel resto d’Europa – e che si vede sbattere le porte in faccia da tutti? A Terravision, da cui non si è mai sentito pronunciare una cifra e che appena pochi mesi fa non ritenne di poter soddisfare le richieste di Cammilli per acquisire il 60 per cento delle quote che deteneva del Pisa?
Caro Alessandro, alla porta del Pisa non ha bussato lo sceicco del Quatar e il tentativo di fare una trattativa con il vantaggio della pressione della tifoseria riscaldata dai mass media, non è il massimo della correttezza. Non escludo infine che Battini, nel rifiutare una trattativa con determinati soggetti, abbia avuto a cuore oltre alla sua carica di presidente anche il bene del Pisa. La società è già finita, in tempi recenti, in mani forestiere poco raccomandabili. Non credo che ci sia qualcuno nostalgico delle imprese di Covarelli (che ha firmato il fallimento di due società in due anni) o di Pomponi. L’ultima parte della lettera di Alessandro contiene invece minacce inaccettabili: se Battini non fa una squadra da promozione…. Questa è la maniera di coartare la volontà e le scelte di un personaggio che guida legittimamente la società di calcio. Può darsi che le sue scelte, probabilmente più prudenti e meno entuasiasmanti, siano legate ad un programma ugualmente ambizioso. Potrebbe aver ragione, come potrebbe naufragare. Ma per cortesia, un minimo di rispetto ad una persona che nel Pisa hà già impiegato qualche milione di euro. Ovvero qualche miliardo delle vecchie lire, se ancora non abbiamo perso il significato e il valore delle cifre.

GIULIANO FONTANI

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