Finisce ai sedicesimi di finale il cammino del Pisa nella coppa nazionale : al Cesena basta un goal di Celia per conquistare la qualificazione al turno successivo. Neroazzurri neppure fortunati, ben due le traverse colpite nell’economia di una partita non particolarmente brillante. Pagelle Pisa Cesena.
Nicolas 6,5. Attento sulle conclusioni in rapida successione di Mendicino ed Antonucci, felino nell’uscita su Shpendi lanciato a rete, incolpevole in occasione del goal di Celia. Nel finale di gara viene graziato da Antonucci che da zero metri spacca la traversa e da Tavsan che di testa spedisce sul fondo la più facile delle occasioni.
Angori 6. Buona la fase difensiva su Adamo, meno buono l’apporto in fase offensiva dove difetta sovente nella misura dei cross ; poco cattivo in occasione della deviazione volante che manda la sfera sulla traversa dopo il tocco di Klinsmann, nella circostanza si sarebbe potuto far meglio.
Mlakar 5,5. La sua partita dura poco più di venti minuti, poi è costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare ; fino a quel momento non si era praticamente mai visto.
Højholt 6. Ha l’ingrato compito di tenere le redini del centrocampo anche quando nella ripresa il Pisa è tutto sbilanciato in avanti alla ricerca del goal del pareggio ; da applausi un suo salvataggio su Shpendi che aveva già saltato Nicolas, prima si era reso protagonista di qualche imprecisione di troppo quando c’era da gestire il possesso palla.
Touré 5,5. Presidia la corsia di competenza senza particolari patemi fino a quando si fa scappare Celia in occasione del goal che decide la partita ; poco presente in fase offensiva, anche se da quella parte il Pisa decide di non attaccare praticamente mai.
Rus 6,5. Guida la retroguardia neroazzurra con piglio e precisione, facendosi notare per anticipi perentori sul gigante van Hooijdonk e giganteggiando nel gioco aereo ; la più bella risposta che mister Inzaghi ha avuto questo pomeriggio, al netto delle difficoltà patite nel finale di gara con il Pisa in campo senza più equilibrio e con il nuovo entrato Shpendi che lo prende costantemente in velocità.
Beruatto 6. Gioca il primo tempo come braccetto di sinistra del pacchetto difensivo a tre pensato da mister Inzaghi soffrendo il giusto quando gli ospiti provano qualche sortita offensiva ; come Angori riesce ad andare spesso al cross ma senza mai trovare la precisone nella giocata.
Arena 5,5. Si accende poco e quando lo fa non riesce mai ad essere davvero decisivo negli ultimi sedici metri, contro di lui i difensori avversari non lesinano ad usare le maniere forti riuscendo molto spesso ad avere la meglio per questione di maggior fisicità. La cosa più bella della sua partita è la serpentina palla al piede che costringe Pieraccini al fallo netto che avrebbe meritato il secondo cartellino giallo e causato quindi l’inferiorità numerica del Cesena, purtroppo lo scarso signor Rutella fa finta di nulla …
Calabresi 5,5. Va spesso in difficoltà quando gli avversari lo puntano in velocità, soprattutto nella ripresa quando nessun compagno gli dà una mano in raddoppio di marcatura e quando le forze iniziano pian piano a venir meno ; se la cava in qualche modo usando molto mestiere ed evitando così guai maggiori dalle parti di Nicolas.
Lind 5,5. Lento e poco aiutato dai compagni di reparto, va ancora aspettato perché la sensazione è che debba ancora capire in quale universo è capitato, un universo lontano anni luce da quello a cui era abituato. Gestisce meglio i palloni bassi piuttosto che quelli alti sui quali va in grande difficoltà, qualche bella sponda riesce comunque a metterla a referto.
Jevsenak 5,5. Fatica a trovare la posizione in campo soprattutto quando Abildgaard sostituisce l’infortunato Mlakar, prova a girare largo scambiandosi i compiti con Højholt ma tocca davvero pochi palloni. Subisce però una dura entrata da parte di Pieraccini con il calciatore ospite punito soltanto con il cartellino giallo : interventi del genere in passato sono stati trasformati dopo revisione VAR in falli da espulsione diretta …
Abildgaard 6. Nonostante la condizione fisica non sia ancora delle migliori ripulisce un sacco di palloni nella zona nevralgica del terreno di gioco, andando pure vicino al goal con una rasoiata mancina che Piacentini riesce a salvare sulla linea con Klinsmann ormai fuori causa. Calciatore che magari non ruba l’occhio ma che ha una grande utilità tattica in mezzo al campo, oltre che una fisicità assolutamente importante ed imprescindibile nel calcio moderno.
G.Bonfanti 5,5. Sostituisce ad inizio ripresa Beruatto e dà la sensazione di entrare in campo eccessivamente nervoso, rimediando un cartellino giallo per un’entrata troppo vigorosa su Adamo. Inoltre il goal del Cesena nasce dalla giocata di Antonucci che sfonda proprio dalla sua parte.
N.Bonfanti 5,5. Nonostante possa avvalersi della presenza di Lind al suo fianco non riesce mai a scrollarsi di dosso la marcatura di Mangraviti e Prestia, non riuscendo quindi a rendersi mai pericoloso dalle parti di Klinsmann.
Vignato 5. Schierato largo a sinistra per cercare di forzare il meccanismo difensivo bianconero, non incide mai.
Moreo 6,5. In campo per l’assalto finale ci mette voglia e grinta, un suo sinistro terrificante schianta la traversa a Klinsmann ampiamente battuto. Peccato, perché sarebbe stato il giusto premio per un calciatore incredibile, e dal punto di vista tecnico, e dal punto di vista tattico, e dal punto di vista umano. La speranza è che la nuvoletta di Fantozzi che sembra gravitargli perennemente sopra il capo decida quanto prima di rivolgere le proprie attenzioni verso altri lidi …
Inzaghi 6. Rivoluziona la squadra che solitamente vediamo nelle partite di campionato regalando minutaggio a tutti quei calciatori che finora avevano giocato di meno, ottenendo risposte contrastanti ma soprattutto non riuscendo a mantenere al massimo il livello di agonismo che in questa prima parte di stagione aveva saputo spesso fare la differenza in positivo per i colori neroazzurri. Nel finale di gara sbilancia la squadra ma senza riuscire a trovare il goal del pareggio. Arriva così la prima sconfitta stagionale proprio mentre la classifica del Pisa viene corroborata da altri due punti legati all’affaire Desogus, un primato quindi rafforzato da andare a difendere con le unghie e con i denti nella delicata trasferta di Castellammare di Stabia di domenica prossima.
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Finisce ai sedicesimi di finale il cammino del Pisa nella coppa nazionale : al Cesena basta un goal di Celia per conquistare la qualificazione al turno successivo. Neroazzurri neppure fortunati, ben due le traverse colpite nell’economia di una partita non particolarmente brillante. Pagelle Pisa Cesena.
Nicolas 6,5. Attento sulle conclusioni in rapida successione di Mendicino ed Antonucci, felino nell’uscita su Shpendi lanciato a rete, incolpevole in occasione del goal di Celia. Nel finale di gara viene graziato da Antonucci che da zero metri spacca la traversa e da Tavsan che di testa spedisce sul fondo la più facile delle occasioni.
Angori 6. Buona la fase difensiva su Adamo, meno buono l’apporto in fase offensiva dove difetta sovente nella misura dei cross ; poco cattivo in occasione della deviazione volante che manda la sfera sulla traversa dopo il tocco di Klinsmann, nella circostanza si sarebbe potuto far meglio.
Mlakar 5,5. La sua partita dura poco più di venti minuti, poi è costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare ; fino a quel momento non si era praticamente mai visto.
Højholt 6. Ha l’ingrato compito di tenere le redini del centrocampo anche quando nella ripresa il Pisa è tutto sbilanciato in avanti alla ricerca del goal del pareggio ; da applausi un suo salvataggio su Shpendi che aveva già saltato Nicolas, prima si era reso protagonista di qualche imprecisione di troppo quando c’era da gestire il possesso palla.
Touré 5,5. Presidia la corsia di competenza senza particolari patemi fino a quando si fa scappare Celia in occasione del goal che decide la partita ; poco presente in fase offensiva, anche se da quella parte il Pisa decide di non attaccare praticamente mai.
Rus 6,5. Guida la retroguardia neroazzurra con piglio e precisione, facendosi notare per anticipi perentori sul gigante van Hooijdonk e giganteggiando nel gioco aereo ; la più bella risposta che mister Inzaghi ha avuto questo pomeriggio, al netto delle difficoltà patite nel finale di gara con il Pisa in campo senza più equilibrio e con il nuovo entrato Shpendi che lo prende costantemente in velocità.
Beruatto 6. Gioca il primo tempo come braccetto di sinistra del pacchetto difensivo a tre pensato da mister Inzaghi soffrendo il giusto quando gli ospiti provano qualche sortita offensiva ; come Angori riesce ad andare spesso al cross ma senza mai trovare la precisone nella giocata.
Arena 5,5. Si accende poco e quando lo fa non riesce mai ad essere davvero decisivo negli ultimi sedici metri, contro di lui i difensori avversari non lesinano ad usare le maniere forti riuscendo molto spesso ad avere la meglio per questione di maggior fisicità. La cosa più bella della sua partita è la serpentina palla al piede che costringe Pieraccini al fallo netto che avrebbe meritato il secondo cartellino giallo e causato quindi l’inferiorità numerica del Cesena, purtroppo lo scarso signor Rutella fa finta di nulla …
Calabresi 5,5. Va spesso in difficoltà quando gli avversari lo puntano in velocità, soprattutto nella ripresa quando nessun compagno gli dà una mano in raddoppio di marcatura e quando le forze iniziano pian piano a venir meno ; se la cava in qualche modo usando molto mestiere ed evitando così guai maggiori dalle parti di Nicolas.
Lind 5,5. Lento e poco aiutato dai compagni di reparto, va ancora aspettato perché la sensazione è che debba ancora capire in quale universo è capitato, un universo lontano anni luce da quello a cui era abituato. Gestisce meglio i palloni bassi piuttosto che quelli alti sui quali va in grande difficoltà, qualche bella sponda riesce comunque a metterla a referto.
Jevsenak 5,5. Fatica a trovare la posizione in campo soprattutto quando Abildgaard sostituisce l’infortunato Mlakar, prova a girare largo scambiandosi i compiti con Højholt ma tocca davvero pochi palloni. Subisce però una dura entrata da parte di Pieraccini con il calciatore ospite punito soltanto con il cartellino giallo : interventi del genere in passato sono stati trasformati dopo revisione VAR in falli da espulsione diretta …
Abildgaard 6. Nonostante la condizione fisica non sia ancora delle migliori ripulisce un sacco di palloni nella zona nevralgica del terreno di gioco, andando pure vicino al goal con una rasoiata mancina che Piacentini riesce a salvare sulla linea con Klinsmann ormai fuori causa. Calciatore che magari non ruba l’occhio ma che ha una grande utilità tattica in mezzo al campo, oltre che una fisicità assolutamente importante ed imprescindibile nel calcio moderno.
G.Bonfanti 5,5. Sostituisce ad inizio ripresa Beruatto e dà la sensazione di entrare in campo eccessivamente nervoso, rimediando un cartellino giallo per un’entrata troppo vigorosa su Adamo. Inoltre il goal del Cesena nasce dalla giocata di Antonucci che sfonda proprio dalla sua parte.
N.Bonfanti 5,5. Nonostante possa avvalersi della presenza di Lind al suo fianco non riesce mai a scrollarsi di dosso la marcatura di Mangraviti e Prestia, non riuscendo quindi a rendersi mai pericoloso dalle parti di Klinsmann.
Vignato 5. Schierato largo a sinistra per cercare di forzare il meccanismo difensivo bianconero, non incide mai.
Moreo 6,5. In campo per l’assalto finale ci mette voglia e grinta, un suo sinistro terrificante schianta la traversa a Klinsmann ampiamente battuto. Peccato, perché sarebbe stato il giusto premio per un calciatore incredibile, e dal punto di vista tecnico, e dal punto di vista tattico, e dal punto di vista umano. La speranza è che la nuvoletta di Fantozzi che sembra gravitargli perennemente sopra il capo decida quanto prima di rivolgere le proprie attenzioni verso altri lidi …
Inzaghi 6. Rivoluziona la squadra che solitamente vediamo nelle partite di campionato regalando minutaggio a tutti quei calciatori che finora avevano giocato di meno, ottenendo risposte contrastanti ma soprattutto non riuscendo a mantenere al massimo il livello di agonismo che in questa prima parte di stagione aveva saputo spesso fare la differenza in positivo per i colori neroazzurri. Nel finale di gara sbilancia la squadra ma senza riuscire a trovare il goal del pareggio. Arriva così la prima sconfitta stagionale proprio mentre la classifica del Pisa viene corroborata da altri due punti legati all’affaire Desogus, un primato quindi rafforzato da andare a difendere con le unghie e con i denti nella delicata trasferta di Castellammare di Stabia di domenica prossima.
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