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Comunicato Ufficiale Fabrizio Lucchesi
- Updated: 22/06/2016
“Non intendo in alcun modo farmi trascinare in questo tritacarne mediatico costruito dal dottor Petroni per conto della Britaly Post. Voglio precisare, con fermezza, che l’unica cosa certa di tutta questa annosa vicenda è che non ci sono le condizioni affinché questo binomio societario rimanga tale.
Evito di entrare nel merito della mistificazione della realtà propinata in questi giorni nei vari comunicati che ho avuto occasione di leggere e che hanno determinato il crearsi di un clima di terrorismo psicologico che ormai si respira in città, nei tifosi e negli imprenditori i quali mi hanno ribadito più di una volta che con il dottor Petroni in società non rimangono e/o non entrano.
Sono due mesi che chiedo il prezzo per liquidare il 50 per cento di proprietà di Britaly, senza ottenere risposta: rinvii continui, almeno sei dinieghi, incontri tra i professionisti e lo spirito sportivo di non intralciare i playoff mi hanno portato ad oggi.
Non ho accettato e non accetterò nessun balzello di proposte unilaterali volte a impostazioni che di impresa calcistica non hanno niente a che vedere.
Ritengo follia anche solo pensare di proporre il rinvio al 15 luglio p.v. della definizione dell’assetto societario, prolungando lo stallo operativo che è dannoso e rende impossibile l’allestimento di una squadra, l’assunzione di un allenatore e lo svolgimento di tutte le attività programmatiche di una squadra di calcio competitiva che il 14 di luglio dovrebbe partire per il ritiro.
Ho deciso di terminare qui la mia avventura professionale e imprenditoriale nel Pisa, mettendo a disposizione del dottor Petroni le mie quote dietro il pagamento di un equo compenso.
Ho dato questo mandato ai professionisti di mio riferimento i quali hanno già preso contatto questo pomeriggio con i corrispondenti del dottor Petroni”.
Fabrizio Lucchesi
Colste
24/06/2016 at 07:47
Cara Giovanna visto che sai tutto tu erudiscici.
Claudio
24/06/2016 at 02:19
Beh, se tu invece hai capito tutto spiegacelo che siamo curiosi!
giovannagranchi
23/06/2016 at 22:39
Complimenti x i commenti…vedo che c’avete capito parecchio….
Claudio
23/06/2016 at 22:11
Quando lucchesi voleva prendere la carrarese un mio amico carrarino molto informato mi aveva detto che a garanzia lucchesi aveva presentato una fideiussione di quattro soldi per quello la trattativa salto’. A Pisa sperava di trovare investitori che nono ha trovato, a parte terravision. Mi dispiace tantissimo per lucchesi e Gattuso che sono due profondi conoscitori del mondo del calcio….. Ma come si dice “senza lilleri non si lallera” …..speriamo in bene e forza pisa
Sergio
23/06/2016 at 17:54
Ambedue i contendenti di questo gioco al massacro vogliono tirare l’elastico fino al punto di rottura solo per una questione di soldi: a nessuno dei due interessa il Pisa e Pisa come dicono. In tanti anni di calcio non ho mai visto buttare via una eccezionale vittoria sportiva come sta avvenendo adesso a Pisa …altro che Covarelli!! Cari Sig Lucchesi e Sig Petroni tra qualche giorno vi litigherete un rottame!! Ci perderete tutta la vostra credibilità professionale senza ottenere benefici economici!!! Non lo capite? Spero che ve ne rendiate conto ….
Claudio
22/06/2016 at 23:08
I soldi non ci sono. Petroni forse li troverá. Dispiace per Lucchesi, perché se siamo in B lo dobbiamo, specialmente a lui che ha montato la squadra e anche a Gattuso. Un buon allenatore si trova, cosí bisogna pensare ad havere un buon direttore que trovi tre giocatori giovani e altri per rimpiazzare quelli che se andranno per fine prestito. Lo scheletro della squadra per lottare per la salvezza c´é.
Colste
22/06/2016 at 22:17
…. Voleva fare il presidente A tutti i costi.
Colste
22/06/2016 at 22:16
Voleva
Colste
22/06/2016 at 20:55
È giusto che definire la proprietà il 15 luglio è una follia, ma questo vale anche per Petroni. Forse questo mette in crisi i “soci” di Lucchesi e Petroni ne approfitta perché i soldi li mette direttamente lui e non ha da convincere nessuno. Lucchesi è da agosto che mena il can per l’aia con questi soci. Ma ha dovuto prendere Petroni a dicembre per non fallire. Dov’era chi doveva aprire il portafoglio.Si vociferava di Osram, Unoaerre,soldi messi da Gattuso, un milanese che voleva fare il presidente e tutti i costi… Spariti. Ora forse è meglio riflettere. Senza soldi non si balla, e anche se non ci credo Petroni dimostra di fare sul serio. È più facile che lui trovi un buon direttore che l’altro i soldi. E dopo un buon allenatore e due acquisti tutti all’arena a tifare.
alessandro
22/06/2016 at 20:36
io stavo con lucchesi,i dubbi li avevo ma non dia colpe ad altri ,la verita’e che non ha soldi solo un grande bluf e tanta fortuna!!!!!!
Bruno56
22/06/2016 at 20:09
Al di la’ che per dieci mesi Lucchesi ci ha preso per i fondelli con i famosi soci forti che prima o poi ci avrebbe presentato, mai fatto perché non esistevano, mi viene da fare una considerazione, ma Petroni ha capito in che casino si è messo? ha capito che verrà contestato da domani fino a che non va via? se non altro per aver rotto il giocattolo che tutti noi tifosi amavano con Rino Gattuso in testa! Avevo suggerito il giorno dei festeggiamenti all’arena di far capire a Petroni chi volevano i tifosi alla guida del Pisa in serie B… e ora? ma…
Rik
22/06/2016 at 20:02
In poche parole non ha soldi per andare avanti. Il bluff è finito, speriamo non sia finito anche il Pisa 1909. Vediamo cosa farà sto Petroni