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Benevento Pisa : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Va al Benevento il primo round della semifinale play off : la decide Lapadula a cinque minuti dal novantesimo, con un goal sporco che punisce oltremisura un Pisa che aveva saputo fare partita pari contro il quotato avversario nonostante un reparto difensivo raffazzonato è fortemente condizionato dalle assenze. Adesso servirà una vittoria sabato prossimo all’Arena Garibaldi per poter continuare il sogno ; inutile dire che servirà il pubblico delle grandi occasioni per aiutare i neroazzurri a realizzare un’impresa niente affatto facile ma di sicuro non impossibile.

PRIMO TEMPO. Mister D’Angelo conferma per nove undicesimi la squadra che aveva saputo espugnare Frosinone dieci giorni or sono, con le eccezioni di De Vitis in mezzo alla difesa al fianco di Leverbe e di Touré a fare la mezzala in luogo di Siega ; Benevento che si presenta con Tello sulla linea dei centrocampisti e con Improta e Insigne ai lati di bomber Lapadula. Partita sin da subito che corre sul filo dell’equilibrio, la posta in palio assai elevata blocca per certi versi le due squadre che sembrano prediligere la fase difensiva a quella offensiva.

Ne viene fuori una prima frazione di gioco disputata su buoni ritmi ma assai avara di emozioni : Paleari e Nicolas non corrono pericoli degni di tal nome, eccezion fatta per un’azione confusa in area di rigore neroazzurra ad un amen dell’intervallo con Lapadula che da zero metri non trova incredibilmente la deviazione vincente. Alla fine della fiera l’unica vera emozione rimane il goal di Barba annullato per una posizione di fuorigioco del numero 93 in maglia giallorossa.

SECONDO TEMPO. Il match continua sullo stesso canovaccio dei primi quarantacinque minuti di gioco, se non che De Vitis è costretto ad alzare bandiera bianca per un fastidio muscolare ed il Pisa si ritrova con Birindelli difensore centrale ed il neo entrato Berra a presidiare la corsia di destra ; ma il Benevento sembra non riuscire ad approfittare di una difesa avversaria così raffazzonata e la partita sembra scivolare verso un pareggio finale a reti bianche che sarebbe pure il risultato più giusto per quanto visto sul rettangolo verde.

Ma a pochi minuti dal triplice fischio del signor Prontera un pallone messo nel mezzo a casaccio da Masciangelo trova uno strano rimpallo che vede Beruatto sfortunato protagonista : la sua deviazione fortuita diventa assist perfetto per Lapadula che può calciare un rigore in movimento e può così fare secco Nicolas e fare esplodere di gioia il “Vigorito”. La battaglia è persa, la guerra è ancora tutta da decidere.

CHI SALE. Vediamo quali sono stati i tre giocatori del Pisa che più si sono distinti nel corso del match.

BIRINDELLI. Altra grande prestazione del giovane terzino neroazzurro in un finale di stagione da incorniciare. Sulla corsia di competenza mette a referto un bel duello con Masciangelo che lo vede spesso prevalere, visto che non soffre praticamente mai in fase di non possesso e funge da attaccante aggiunto quando si sgancia nella metà campo avversaria (situazione questa che accade assai spesso). E quando De Vitis è costretto ad abbandonare la contesa il buon Samuele si reinventa difensore centrale al fianco di Leverbe e interpreta il nuovo ruolo con sicurezza ed abnegazione, mettendo la museruola ai pericolosi attaccanti avversari che trovano la via della rete in una situazione di gioco del tutto causale. Non contento di quanto fatto sul terreno di gioco si presenta ai microfoni a fine partita e parla da leader consumato chiamando a raccolta il popolo neroazzurro per la gara di sabato prossimo : tutto davvero molto bello.

MARIN. Mastino insuperabile in mezzo al campo ovvero nella zona del terreno di gioco dove si sviluppa gran parte della contesa, guerriero indomito pronto a pressare i dirimpettai sulla linea mediana senza soluzione di continuità ed a sporcare la manovra offensiva dei padroni di casa. Il suo filtro a centrocampo è manna del cielo per una squadra che si presenta all’appuntamento che può valere una stagione con una difesa a dir poco rabberciata ; oltretutto è fra i più lucidi in casa neroazzurra quando si tratta di giocare il pallone, peccato che un paio di sue percussioni per vie centrali non siano sfruttate a dovere dai compagni.

LEVERBE. Unico superstite dell’ecatombe che ha colpito il pacchetto arretrato neroazzurro, il difensore francese ci mette la giusta cattiveria agonistica e tanto senso della posizione per limitare al minimo sindacale la pericolosità offensiva di un Benevento che può contare su attaccanti fra i più forti della categoria. Prima con De Vitis, quindi con Birindelli, ma il succo del discorso non cambia : dalle sue parti non si passa ; e sulle sue possenti spalle continuerà a poggiare la retroguardia del Pisa orfana di molti dei suoi interpreti anche nel match decisivo di sabato prossimo. Allez Maxime !

CHI SCENDE. Vediamo invece i tre calciatori neroazzurri che più hanno faticato in questa partita.

SIBILLI. Mister D’Angelo gli consegna di nuovo le chiavi della trequarti chiedendogli anche un sacrifico in fase di non possesso : allargarsi sulla corsia di sinistra e provare a disturbare l’estro di Tello e le accelerazioni di Letizia. I risultati sono apprezzabili dal punto di vista difensivo, ovvio poi che il buon Giuseppe faccia più fatica del solito ad incidere negli ultimi sedici metri ; avrebbe anche un paio di buone occasioni per fare qualcosa di determinante dalle parti di Paleari, ma stavolta le sue polveri risultano essere bagnate ed in un’occasione sparacchia malamente il destro invece di premiare i compagni posizionati meglio di lui.

PUSCAS. Il grande ex della serata non riesce a dare un dispiacere ai suoi ex tifosi : si muove come sempre a guisa di moto perpetuo lungo tutto il fronte di attacco dei neroazzurri, ma non riesce mai a rendersi davvero pericoloso in area di rigore giallorossa. Su di lui Barba e Glik montano una guardia spietata e gli impediscono di trovare spazi vitali per le sue iniziative.

TORREGROSSA. Entra in campo in un momento della partita dove sembra essere il Pisa ad avere il comando delle operazioni, ma conferma purtroppo il periodo di appannamento già evidenziato nelle ultime gare della stagione regolare ; rimedia pure un cartellino giallo per una brutta entrata ai danni di Calò, a testimonianza di un nervosismo che è termometro di un momento non positivo per l’ex Brescia e Sampdoria alla costante ricerca della condizione fisica migliore. Inutile aggiungere che una buona parte delle fortune del Pisa in questi play off passano anche dai piedi – e dai goal – del buon Ernesto …

H2o

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One Comment

  1. Stefano

    18/05/2022 at 15:40

    Voglio sottolineare la gara impeccabile di un’enorme De Vitis.

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