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Pisa Cesena 0 a 1 : Ciano Allontana I NeroAzzurri Dalla Salvezza, Compleanno Amaro In Casa Pisa

pisace

SERIE B – GIORNATA 35

Pisa, Arena Garibaldi Stadio “Romeo Anconetani” – sabato 8 aprile 2017

Il Tabellino :

PISA : 1 Ujkani, 3 Longhi, 4 Lisuzzo, 6 Di Tacchio, 7 Mannini (C) [dal 48′ 9 Cani], 8 Verna, 11 Manaj [dal 70′ 10 Varela], 14 Birindelli, 15 Del Fabro, 28 Gatto [dal 63′ 20 Peralta], 36 Zammarini. Allenatore : Gattuso. A disposizione : 22 Cardelli, 18 Angiulli, 23 Zonta, 24 Golubovic, 27 Milanovic, 38 Masucci.

CESENA : 1 Agliardi, 6 Crimi, 7 Garritano [dal 84′ 34 Di Roberto], 8 Schiavone, 10 Ciano [dal 92′ 20 Falasco], 11 Cocco, 14 Balzano, 17 Panico [dal 74′ 5 Laribi], 25 Capelli (C), 27 Ligi, 33 Renzetti. Allenatore : Camplone. A disposizione : 32 Bardini, 9 Rodriguez, 24 Vitale, 28 Setola, 36 Akammadu, 37 Cavallari.

Arbitro : Pasqua di Tivoli
Assistente 1 : Intagliata di Siracusa
Assistente 2 : Oliveri di Trapani
Quarto Uomo : Cipriani di Empoli

Goal : 53′ Ciano (C)
Ammoniti : Crimi (C), Capelli (C), Ciano (C)
Espulsi :
Recuperi : 1′ ; 5′

La cronaca :

Match di importanza capitale quello che andrà in scena oggi pomeriggio sul terreno di gioco dell’Arena Garibaldi : Pisa e Cesena si giocano in novanta minuti una buona parte delle chance di salvezza, a poche partite dalla fine di un campionato lungo ed avvincente che ha visto le due formazioni non riuscire praticamente mai ad uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica. Per i colori neroazzurri non sarà ancora un Pisa – Foggia, ma davvero poco ci manca.

Per l’occasione mister Gattuso vara il tanto caro 4-3-3, modulo che deve garantire buona pressione offensiva ma anche equilibrio sul rettangolo verde. Davanti ad Ujkani si schierano la coppia centrale Del Fabro – Lisuzzo ed i due laterali Birindelli e Longhi ; linea mediana con Di Tacchio davanti alla difesa e Verna e Zammarini a giostrare da mezzala ; in attacco Manaj centravanti con Gatto e capitan Mannini a supporto. In panchina si rivede Golubovic ; Tabanelli non figura invece neppure fra le riserve.

Il Cesena arriva a Pisa non con il consueto 3-5-2 marchio di fabbrica di mister Camplone ma con uno speculare 4-3-3. Davanti ad Agliardi linea difensiva composta dai terzini Balzano e Renzetti e dai centrali Ligi e Capelli ; a centrocampo il perno centrale è Schiavone, con ai lati Garritano e Crimi ; in attacco Cocco punta centrale e Panico e Ciano a fare gli attaccanti esterni. Qualche assenza anche in casa romagnola, fra le quali spicca l’esperto difensore Perticone.

Si gioca in un’Arena Garibaldi sold out, in uno splendido pomeriggio di sole e dalla temperatura più che primaverile. Il terreno di gioco appare in ottime condizioni. Ricordiamo che quest’oggi il Pisa gioca con la maglia celebrativa per i 108 anni di storia del calcio all’ombra della Torre Pendente, una splendida casacca neroazzurra che ricorda la prima maglia indossata dalla neonata squadra pisana nel 1909.

Prime battute di gioco all’insegna dell’equilibrio e dell’agonismo : gran battaglia a centrocampo e squadre che provano ad ottenere il predominio nella zona nevralgica del terreno di gioco. Cesena pericoloso con i tentativi dalla media distanza di Garritano prima e di Ciano poi, ma Ujkani fa buona guardia ; dall’altra parte combinazione da applausi fra Manaj e Verna, con il cross dal fondo di quest’ultimo ed il giovane centravanti albanese che non arriva per un soffio all’appuntamento con il goal.

La partita si trasforma in una serie di duelli anche rusticani fra i 22 giocatori in campo ; latitano le vere occasioni da goal, fatta eccezione per un destro a girare di Gatto dal limite dell’area di rigore bianconera con il pallone che termina di poco a lato della porta difesa da Agliardi. Agliardi che poi è molto bravo a mettere in corner il colpo di testa di Manaj che aveva ben raccolto il suggerimento di Mannini su calcio di punizione. A fine tempo annullato per fuorigioco un goal allo stesso Manaj, che aveva finalizzato nella maniera migliore possibile un perfetto schema su calcio di punizione battuto sempre dal capitano neroazzurro.

Ma poco prima dell’intervallo è del Cesena l’occasionissima per portarsi in vantaggio : pallone d’oro di Schiavone alle spalle di Lisuzzo e Del Fabro a trovare Panico tutto sono davanti a Ujkani all’altezza del dischetto del rigore ; il numero 17 ospite prova il pallonetto ma il portiere kosovaro salva la porta neroazzurra con un ottimo colpo di reni. Si va quindi al riposo sullo 0 a 0, nonostante il grande impegno profuso dalle due compagini.

La ripresa si apre con il palo esterno colto da Panico con un tocco sotto sull’uscita di Ujkani, al termine di una notevole dormita della retroguardia neroazzurra. Mister Gattuso manda subito in campo Cani al posto di capitan Mannini per aumentare il peso offensivo della propria squadra, ma sono gli ospiti a passare in vantaggio con Ciano, bravo a trovare sottomisura il tocco vincente su cross di Panico, con il pallone che tocca anche il palo e con Ujkani che non riesce a tenere il pallone al di qua della linea bianca. Scende il gelo sull’Arena Garibaldi.

Ci sarebbe tutto il tempo per rimettere la barca sulla giusta rotta. Entrano anche Peralta (fuori Gatto) e Varela (fuori Manaj) ma la musica sembra non cambiare affatto : Pisa incapace di creare grattacapi alla difesa disegnata da mister Camplone. Anzi, sono gli ospiti ad andare vicini al goal del raddoppio con il pallonetto di Cocco che per poco non beffa Ujkani fuori dai pali. Padroni di casa sulle gambe, Cesena che sembra volare sul terreno di gioco.

Incredibilmente non succede più nulla fino al triplice fischio del direttore di gara : il Cesena sbanca l’Arena Garibaldi con relativa facilità, con Agliardi spettatore non pagante per tutta la ripresa e neroazzurri incapaci di fare un solo tiro in porta per più di 50 minuti di gioco. Salvarsi così è un’impresa titanica davvero, anche perchè dagli altri campi arrivano notizie non certo positive. E’ il momento delle riflessioni, di capire come e se ci sono i margini per uscire da questa situazione.

 

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One Comment

  1. Rik76

    08/04/2017 at 21:35

    È finita.salvarsi è un’utopia.non si vinceranno mai 5 partite sulle 7 rimaste.
    Stagione nata male e che finirà peggio. Lasciamo stare le molteplici ragioni.

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