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#fbf: Il Diciozzio
- Updated: 25/07/2015
16 Marzo 2014, 28a giornata, Pisa – Benevento, la maglia di Paolo Rozzio, dopo qualche incontro ravvicinato di troppo con gli attaccanti giallorossi risulta visibilmente strappata, l’arbitro invita il giocatore ad uscire dal campo per sostituirla.
Rozzio, non muove obiezioni e si accomoda a bordo campo, fiducioso che il problema possa risolversi in un battibaleno…ma non è così. Passano i minuti, la partita va avanti e il buon Paolo è costretto ad osservare i suoi compagni da bordocampo senza potersi rendere utile alla causa, di tanto in tanto si guarda intorno cercando con lo sguardo un aiuto che però non arriva.
Quando il problema finalmente viene risolto, il giocatore mostra la maglia all’arbitro in cerca di conferme perché quello che vi compare sul retro è un numero sconosciuto al pianeta terra, un simbolo astruso e incomprensibile che nessuno ha mai visto. Infatti, non essendoci un’altra numero 13 disponibile i magazzinieri hanno modificato, con del nastro adesivo, una numero 12 nerazzurra e il risultato di certo non poteva essere dei migliori.
L’arbitro, mosso a compassione, invita Rozzio a rientrare in campo, la partita riprende normalmente e a fine gara quella numero 13, dopo la rimozione del nastro adesivo, tornerà ad essere una numero 12…quello che resterà di questo evento sarà soltanto la figura barbina fatta dai Nerazzurri con avversari, arbitri, pubblico e con tutto il campionato di Lega Pro e non solo, visto che la notizia farà il giro d’Italia abbastanza rapidamente, suscitando scherno ed ilarità un po’ ovunque.