Il Pisa Siamo Noi

A Punto Radio Sporting Club C’È … Andrea Beghetto !

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Torna Punto Radio Sporting Club e, dopo il turno infrasettimanale di Ascoli della settimana scorsa, torna un tesserato del Pisa SC ospite del salotto calcistico della radio ufficiale dei neroazzurri : è toccato infatti ad Andrea Beghetto rispondere alle molte domande degli sportivi arrivate al numero magico Whatsapp 050/710071. Andrea Beghetto.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni dell’esterno ex Frosinone.

Mi piace Anastasio, l’ho iniziato a seguire da quando ha partecipato ad X Factor, secondo me sa interpretare bene un po’ tutte le canzoni che gli venivano proposte. Quale è il fattaccio del vicolo del Moro ? No, questa canzone non la conosco, restiamo con il dubbio …

Stiamo vivendo una situazione particolare legata a questo Covid-19, spero che il prima possibile si possa tornare tutti allo stadio anche se credo si debba aspettare l’inizio della prossima stagione per rivedere il pubblico ad una partita di calcio … Il tifo è un fattore in più, qua a Pisa me ne hanno parlato tutti e poi io arrivo dal Frosinone ed anche in Ciociaria molti tifosi venivano allo stadio ; le emozioni che il pubblico sa regalarti sono una delle cose più belle da vivere per chi gioca a calcio, sono quelle che ti fanno andare avanti e speriamo di poterle tornare a vivere in tempi brevissimi.

Quando il Frosinone ha aperto alla trattativa con il Pisa io ho cercato di concentrarmi sul calcio giocato, anche perché giocavamo praticamente ogni tre giorni in quel periodo ; è stato bravo il mio procuratore a gestire bene la situazione, stavo giocando in una squadra che gioca per la promozione in serie A e che alla fine ha deciso di cedermi e da parte mia sono stato contento di arrivare qua a Pisa, in una società che mi ha voluto fortemente.

Mi sto ambientando molto bene in un gruppo davvero coeso che è raro trovare nel mondo del calcio di oggi, ringrazio i miei compagni per avermi fatto integrare subito nello spogliatoio ; le mie aspettative erano quelle di trovare un gruppo fantastico e sono contento che la realtà dei fatti le abbia confermate. Abito in centro a Pisa insieme alla mia famiglia, mia moglie Silvia, mio figlio Francesco ed il mio cane Zoe ; Francesco ha poco più di un anno, per fortuna è nato prima che iniziasse tutto questo casino.

Ho fatto il settore giovanile assieme a Marsura, avevo già giocato assieme a De Vitis e tutti gli altri un poco li conoscevo per averci giocato contro. La scorsa stagione quella partita contro il Pisa fu particolare per me, il Frosinone arrivava da un periodo difficile avendo approcciato male il periodo post lockdown a differenza dei neroazzurri che invece stavano volando ; fu una sorta di pre play off risolto alla fine per un calcio di rigore e per il palo colpito da Masucci in pieno recupero.

Sono figlio (e nipote) d’arte, siamo in tanti qua a Pisa in tale situazione. È l’occasione per avere un confronto con chi magari vede la partita alla TV e conosce il gioco del calcio, una cosa positiva se il confronto è costruttivo ma se invece arrivano soltanto critiche allora è meglio tapparsi le orecchie ed andare avanti per la propria strada ; anche perché c’è un gap generazionale che spesso rischia di falsare i giudizi e le valutazioni. Qualche partita in serie A ed in serie B l’ho fatta, dai … sono un tipo che gira poco, a Frosinone sono rimasto quattro anni ed in generale mi piace affermarmi nella solita squadra ; però ci sono giocatori anche più giovani di me che hanno fatto cose migliori di quelle che ho fatto io, diciamo che nel calcio come nella vita c’è sempre da imparare.

Il mio contratto con il Pisa ? Sono in prestito con obbligo di riscatto, quindi praticamente sono neroazzurro a tutti gli effetti, è normale che in questo periodo di difficoltà legato al Covid-19 le società di calcio abbiano maggiore fatica nell’acquistare i calciatori a meno che questi ultimi non siano nella lista degli svincolati ; spero comunque di restare a Pisa a lungo, mi trovo bene nella squadra ed in città e credo di aver trovato il posto ideale per fare il salto di qualità definitivo.

Praticamente negli ultimi sei anni ho giocato esterno in un centrocampo a cinque, solo nella prima parte della stagione scorsa a Frosinone giocavo terzino in un 4-3-1-2 uguale a quello del Pisa attuale ; credo di poter far bene in questo ruolo, il mister mi chiede di spingere molto e posso quindi mettere a frutto quelle che sono le mie caratteristiche. Si parla di un modulo che può essere interpretato sia in modo difensivo che in modo offensivo, dipende se i due terzini sono bloccati o meno e da quanto attaccano le due mezzali ; il 3-5-2 è un modulo diverso, attualmente sembra essere un poco passato di moda anche se ci sono squadre come l’Inter che lo fanno molto bene, ma è uno schieramento che comunque ti permette sia di essere propositivo che coperto, anche se poi a volte rischi di avare novanta metri di campo da attaccare per andare in porta. Dipende da come lo interpreti, a Frosinone ad esempio facevamo un 3-5-2 di posizione mentre mister D’Angelo predilige un atteggiamento molto più aggressivo.

Mi trovo bene con il mister perché mi chiede di spingere molto, diciamo che mi viene naturale essere maggiormente propenso alla fase offensiva anche se con la difesa a quattro diventa poi più difficile difendere rispetto a quando sei coperto da tre difensori centrali di ruolo, situazione nella quale l’esterno è più che altro un difensore aggiunto e non un difensore di ruolo. In realtà nasco ala nel classico 4-4-2 ed ho la caratteristica naturale del calcio con il piede sinistro ; diciamo che mi piace far far goal ai miei compagni, ed anche il mister mi chiede di mettere molti palloni in mezzo per gli attaccanti.

Venerdì prossimo abbiamo il Cittadella, una squadra che mantiene sempre i toni bassi ma che alla fine punta sempre ad arrivare nelle prime posizioni : sarà una partita da affrontare con molta attenzione, sono fastidiosi da impattare, ti pressano alto e nonostante nell’ultimo periodo hanno ottenuto risultati altalenanti sabato scorso sono riusciti a pareggiare contro l’Empoli. Poi abbiamo la SPAL, lo scorso anno erano in serie A ed hanno giocatori che non hanno di certo bisogno di presentazioni … insomma, due gare toste da affrontare e che andranno preparate pensando di partita in partita.

Seguivo il Pisa anche durante il girone di andata, secondo me possiamo dire molto in questo campionato ; i miei nuovi compagni me lo hanno detto che qualche mese fa contro Cittadella e SPAL le cose non sono andate per il meglio, ma adesso è tutta un’altra storia. Di partite storte nel gioco del calcio ce ne sono tantissime, si deve essere bravi a lasciare da parte gli errori commessi e ripartire più forti di prima, capendo dove è possibile migliorare : diciamo che il girone di andata è servito al Pisa per capire dove migliorare in modo da affrontare il girone di ritorno al meglio delle proprie possibilità. In questo momento siamo a metà del guado, inutile guardare solo in basso o solo in alto, lo capiremo fra qualche settimana quello che sarà il nostro finale di campionato.

H2o

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