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(Non) Pagelle Frosinone Pisa

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Da umile nonché modesto scribacchino quale sono neanche mi attento a dare numeri al termine di una serata dove proprio i numeri hanno condannato il Pisa ad una beffa atroce.

Neroazzurri settimi in classifica al termine della stagione regolare ma che a causa del meccanismo diabolico che è la classifica avulsa scivolano in nona posizione e devono dire addio al sogno play off.

Quei numeri che invece avrebbero premiato capitan Gucher e compagni se la discriminante fosse stata la differenza reti – cosa che accade praticamente in ogni alto campionato europeo … – e che avrebbero regalato agli uomini di mister D’Angelo la settima piazza della graduatoria, moneta adeguata per quella che è stata la stagione dei neroazzurri.

Numeri, scegliete voi quelli che più vi aggradano.

Il cinquantaquattro, come i punti totalizzati in classifica.

Il venti, come il totale dei calciatori in maglia neroazzurra che hanno trovato la via del goal in questo campionato.

Il quindici, come i goal messi a referto dal bomber della squadra Michele Marconi.

Il tre, come i punti regalati dal Benevento al Chievo lunedì scorso, senza i quali il discorso in chiave play off sarebbe stato senza dubbio diverso.

Poi ci sarebbero da contare i punti elargiti dal bonus Livorno, ma qua ci sarebbe il pallottoliere da rispolverare e quindi passo oltre …

Numeri, numeri, ancora numeri.

Ne sono pieni gli almanacchi, di certo non vi straccerete le vesti se non li troverete fra queste righe.

Anche perché i numeri, nella loro logica ineccepibile, non riescono minimamente a raccontare le emozioni provate nel corso di un viaggio durato praticamente un anno, anzi più di dodici mesi considerando pure il ritiro precampionato di Storo datato luglio 2019.

Un caleidoscopio continuo di sensazioni mutevoli da una partita all’altra, un tumulto di sensazioni che hanno tagliato come una lama arroventata 365 giorni e più nei quali è successo di tutto e non solo per quel che concerne il calcio.

I numeri potrebbero raccontare i chilometri percorsi dal sottoscritto per raccontare live le gesta di capitan Gucher e compagni, ma verrebbe fuori un numero lungo e noioso ; vi basti sapere che ogni chilometro fatto è stato un chilometro che è valsa la pena percorrere.

I numeri non potranno mai raccontare la delusione dipinta sui volti dei calciatori neroazzurri che abbandonavano mesti mesti gli spogliatoi del “Benito Stirpe”.

I numeri non servono per raccontare le lacrime di Gaetano Masucci : non esiste numero che possa quantificare il suo gran cuore e l’attaccamento a questi gloriosi colori.

I numeri sono troppo aridi per descrivere i capolavori tattici con i quali mister Luca D’Angelo ha incartato allenatori molto più titolati di lui : descrivere il tutto disquisendo di 4-3-1-2 o di 3-5-2 sarebbe una umiliante riduzione del concetto.

I numeri non possono quantificare correttamente la crescita esponenziale di questo gruppo di lavoro e la contemporanea crescita della struttura societaria ed organizzativa del Pisa SC ; ci sarebbe da scomodare la geometria analitica e la formula della parabola ascendente, ma è un ricordo sbiadito che si perde nelle pieghe della memoria.

L’unico numero che mi sento di riportare è l’orario che attualmente campeggia sul mio tablet, le 6.10 di sabato 1 agosto 2020.

La trasferta sul groppone e nessuna voglia di dormire, di chiudere gli occhi, di chiudere il libro con su scritto PISA SC – STAGIONE 2019/20.

Perché è stato un libro splendido da leggere, in parte da raccontare per quelle che sono le mie scarse capacità letterarie, sicuramente da vivere pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo.

Un libro da riporre sullo scaffale dove stanno i libri più belli, quelli che ogni tanto riprendi in mano e sfogli sempre volentieri perché ti ricordano i momenti più significativi della tua vita.

Ed il libro di cui sopra entra di diritto in questa elite di volumi da conservare gelosamente.

Con la speranza che il prossimo libro, quello che sulla copertina ha scritto PISA SC – STAGIONE 2020/21, le cui pagine sono ancora tutte immacolate, possa essere avvincente come quello che sta per essere riposto con un pizzico di commozione.

E con la speranza, che poi si tramuta in convinzione, che la storia più bella – da leggere, da scrivere, da vivere – è quella che deve ancora essere raccontata.

A presto, Pisa NeroAzzurro Del Mio Cuore.

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2 Comments

  1. Raga

    20/08/2020 at 13:57

    Peccato non ci sarà il derby

  2. Franco

    01/08/2020 at 17:04

    Non ce l’abbiamo fatta ma anche esserci arrivati vicinissimi è stato un successo e questa stagione rimarrà tra le più belle della storia del Pisa.
    A proposito di numeri c’è anche il 33: sono i punti di distacco sui livornesi, quei livornesi che l’estate scorsa alla loro presentazione ci offendevano ed il cui presidente sosteneva che ci avrebbero distrutti: fra me dissi:”Vi si ritorcerà contro.” E così è stato: ciao, ciao amaranto…

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