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Quella Volta Al Mirabello …
- Updated: 11/12/2013

Ammetto senza vergogna che la notizia della morte di Enrico Gerbi mi ha colpito così tanto da farmi versare qualche lacrima.
E’ un pezzo della mia adolescenza che se ne va.
Perché Romeo ha rappresentato la mia fanciullezza, mentre Gerbi e Posarelli hanno accompagnato quella delicata fase della vita in cui un ragazzo si trasforma in un uomo.
Non provo fatica nel dire che ti ho voluto bene.
Così burbero eppure così umano.
Così colorito eppure così acuto.
Così innamorato di Pisa e del Pisa tanto da farti rimpiangere anche adesso.
Ci lasci tante frasi da ipse dixit … i play-off sono una roulotte … a gennaio staremo alla finestra e non lasceremo niente di intentato … (e poi arrivava il Sanchez di turno) … il direttore sportivo Ricotta (anziché Polenta) …
Ci lasci con il ricordo della più bella squadra del dopo Romeo (a mio avviso) … quel Rosin Deoma Rossi Andreotti Baraldi Zattarin Moro Quaranta Savoldi Serra Varricchio che ho imparato come una filastrocca e che non mi é mai più successo con nessun altra formazione susseguente.
Ci lasci l’amaro in bocca di quel maledetto play-off con il Brescello, di una serie B mancata per un soffio e forse per un qualcosa di poco chiaro … ma tu, a differenza di qualche imprenditore napoletano/senese, non avevi santi in Paradiso …
Ci lasci la tua onestà e la tua correttezza (doti senza dubbio da dividere con il tuo socio Posarelli), dimostrate ampiamente anche quando lasciasti il Pisa “in mani migliori delle mie” come amavi spesso ripetere … peccato poi che chi ti subentró non dimostró dopo tre anni la stessa sensibilità …
Ci lasci le presentazioni della squadra al Palazzo dei Congressi, i ritiri estivi a Pieve Pelago, amichevoli di lusso all’Arena Garibaldi (come non ricordare che il primo goal in Italia di Ronaldo é stato siglato nel vecchio catino di Via Rindi ?) …
Ci lasci giocatori che a Pisa avranno sempre un posto nel cuore di tutti i tifosi : Gianluca Signorini, Paolo Andreotti, Emiliano Niccolini, Gianluca Zattarin, Massimiliano Varricchio, Ricci goal, … e chi più ne ha più ne metta …
Ci prendesti quando nessuno ci voleva.
Ci lasciasti a chi meglio non potevi.
E dopo tutti questi anni siamo ancora qua, allo stesso punto dove ci hai lasciato, certamente più vecchi e forse con tanto meno entusiasmo di allora.
Perché quelli erano tempi migliori.
Di te mi resterà sempre il ricordo di quel pomeriggio di sole al Mirabello, davanti ad una gradinata che era un muro neroazzurro, a roteare la tua giacca con le lacrime agli occhi.
Forse quel calcio non ti meritava.
E forse non ti meritavamo neppure noi, che non siamo riusciti ad apprezzarti per quello che valevi fintanto che la storia recente non ha rivalutato la tua presidenza.
Ma tant’é … adesso te ne stai lassù con Romeo, con Gianluca Signorini, con Roberto Clagluna e con tutti quelli che hanno voluto bene al Pisa.
E da lassù continuerai a volerci bene, caro Enrico, e magari continuerai a fare il tifo e a darci comunque una mano in questo faticoso tentativo di risalita.
Anche perché da oggi, quando entreremo nella cara, vecchia Arena, ci sentiremo tutti un poco più tristi ed un poco più soli.
Gabriele Bianchi