Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

Fermo Posta

Come ogni Venerdì apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Domande e relative risposte saranno pubblicate ogni venerdì. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Non sono uno “scendiletto” di questa società, come qualcuno mi ha definito,anzi alcune volte (vedi la mancanza di comunicazione)sono critico,ma da quanto leggo nella risposta di Fontani devo asserire che Lucchesi in poco tempo stà facendo miracoli, soprattutto nello sviluppare il settore giovanile conferendo le nomine a dei Professionisti di indubbio valore.Neanche Romeo si dannava l’anima per il settore giovanile e questi nuovi investimenti voluti dal numero due del Pisa mi rallegrano molto.Non crede Fontani che il prossimo passo della società sia quello di definire una volta per tutte l’acquisizione di una struttura tipo “cittadella dello sport”prima di puntare più in alto? Sicuramente migliorando sensibilmente nel vivaio e nelle strutture saremmo pronti(due o tre anni)per affrontare senza grandi problemi anche campionati superiori

andrea elbano

Caro Fontani, cosa ne pensi della Coppa Italia? Fa bene il Pisa a
spendere tante energie in questa competizione? A me interessa poco. Se
la si vince c’è poco onorre e pochissima visibilità, se la si perde
(come l’anno scorso contro lo Spezia) si va incontro a una delusione
che sa di umiliazione. Non sarebbe meglio lasciar perdere e
concentrarci sul campionato?

L. Ghelardoni

Il campionato ha già un volto. Sette partite sono sufficienti per
farci capire chi ha qualche possibilità di spderare nella promozione o
nei play off e chi invece dovrà lottare fino all’ultimo per non
retrocedere. Il Pisa è lì, tra le prime e se mette a frutto le due
partite in casa con Catanzaro e Nocerina potrebbe candidarsi
seriamente alla vittoria finale. Teniamo presente che dopo queste due
gare saremo alla vigilia della decima giornata, dunque non si
potràcerto dire che è presto per fare delle previsioni.

Patrizia M.

LE RISPOSTE

Le discussioni fra sostenitori della stessa squadra qualche volta
degenerano nella definizione di categorie offensive. Così il nostro
Andrea Elbano sente il rischio di essere collocato fra gli
“scendiletto” e i critici vengono etichettati come “corvi”. Quando è
così abbiamo perduto l’innocenza della ragione e, insieme, la
tolleranza verso chi la pensa diversamente.
Indubbiamente la dirigenza nerazzurra, con il settore giovanile, è
alle prese con un problema gigantesco. Battini e Lucchesi, l’anno
scorso, decisero di azzerare tutto quanto, ruoli tecnici e atletici.
Davanti a loro c’è una montagna da scalare. Indubbiamente hanno messo
insieme uno staff importante, di cui ho tentato di fare un quadro la
settimana scorsa. Speriamo, pezzo dopo pezzo, che il settore giovanile
del Pisa cominci a produrre qualche buon talento, di cui c’è tanto
bisogno, sia per alzare il livello tecnico della squadra che per
finanziare la società. Non è questo un lavoro che dà i frutti a breve.
Ci vogliono anni e anni di investimento e di lavoro, poi si vedrà.
Bisogna aggiungere che a Pisa le difficoltà sono superiori – come ho
già avuto modo di scrivere – perché la piazza è molto sensibile ai
risultati della prima squadra e rispetto a un campionato deludente
certo non si consola per le attività delle formazioni minori. Dunque
accade che i settori giovanili siano più curati in quei club di
provincia che non subiscono troppe pressioni per l’andamento della
prima squadra. Le società che riescono a seguire con uguale impegno i
due fronti sono pochissime, sono per la stragrande maggioranza in
serie A e dispongono di grandi capitali. Il Pisa, ahinoi, non è tra
queste. Ciò non toglie che si stia attrezzando per fare bene con la
prima squadra e con i ragazzi delle formazioni giovanili.
Ghelardoni pone il problema della Coppa Italia e si chiede: vale la
pena insistgere? La risposta è semplice, se la si riconduce al piano
puramente sportivo. Partecipiamo alla competizione che c’è, sia di
grande o scarso prestigio. Pensare di abdicare per evitare una
delusione non rientra nell’etica sportiva. In più, quest’anno, il Pisa
ha avuto anche l’interresse ad andare avanti per far recuperare ai
propri abbonati le due partite che erano state loro sottratte dalla
riforma dei gironi. Dunque partecipiamo e cerchiamo di vincere.
Patrizia invece compulsa la classifica e il calendario e ne trae
spunti per un bel sorriso. Si, sorridi cara ragazza. Sette partite non
sono poche, il secondo posto è frutto di un rendimento costante. Non
mettiamo il carro davanti ai buoi, le partite contro il Catanzaro e la
Nocerina sono ancora da vincere. Però.. Metti, una sera a cena…

GIULIANO FONTANI

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