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15 Maggio 1988: Mario Faccenda Mata il Toro…ed è Salvezza!

faccenda

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Il 15 Maggio del 1988 il Pisa conquista la permanenza in Serie A battendo per 2 a 0 il Torino, grazie alla doppietta di un insolito goleador: Mario Faccenda.

Ultima giornata di campionato, un’Arena gremita e trepidante è pronta ad affrontare l’ultima battaglia. A causa del passaggio della Serie A da 16 a 18 squadre retrocedono in B solo in due ma, a 90 minuti dalla fine dei giochi, sono ben cinque le compagini in lotta per la salvezza, fra queste anche il Pisa. I nerazzurri, guidati da Giuseppe Materazzi, arrivano da due risultati utili consecutivi e battere il Torino, in piena lotta per un piazzamento Uefa, sembra un’impresa difficile, ma non impossibile. Dopo soli 9 minuti, imbeccato su calcio d’angolo da un perfetto mancino di Claudio Sclosa, Faccenda, venuto come di consueto a saltare in area, anticipa l’uscita di Lorieri e deposita in rete la palla del 1 a 0, mandando in visibilio l’Arena.

Faccenda anticipa Lorieri per il gol del 1 a 0

Il primo tempo si chiude senza altri grandi sussulti, con il Toro che cerca di reagire e con il Pisa pronto a chiudere tutti gli spazi e a ripartire in contropiede. Al 12′ della ripresa Radice, allenatore del Torino, sposta decisamente il baricentro dei granata in avanti inserendo Lentini e Bresciani, al posto di Sabato e di uno spento Polster; la contromossa di Mr. Materazzi non tarda ad arrivare e, sette minuti più tardi, manda dentro Bernazzani al posto di Cecconi. Al 72′ il Pisa conquista una punizione a pochi metri dalla bandierina posta alla sinistra di Lorieri. Sclosa calibra un’altra fantastica pennellata per il barbuto libero nerazzurro che sfiora la palla di quel tanto che basta per mandare fuori tempo Lorieri e realizzare la rete del 2 a 0.

Faccenda beffa Lorieri per la seconda volta

La gioia per la vittoria, ormai di fatto conquistata, si mescola con la paura che qualche risultato possa cambiare negli ultimi minuti ed il tempo sembra non passare mai, la tensione dentro e fuori dal campo sale vertiginosamente. La panchina nerazzurra sembra tarantolata, nessuno riesce a star fermo, Adolfo Anconetani incita il pubblico, i giocatori si guardano intorno in cerca di notizie, un trasfigurato e stremato Materazzi non dà neanche più indicazioni e Romeo si trova a pochi passi dal campo di gioco. Improvvisamente un boato, la partita di Milano è finta e l’Avellino non è andato oltre il pari contro l’Inter e ciò significa una sola cosa: Salvezza!

Romeo, ancor prima che finisca la partita, inizia a percorrere la pista di atletica mandando baci baci al suo pubblico, poco dopo arriva anche il fischio di chiusura di Lo Bello e, in campo e sugli spalti, inizia la festa per una salvezza sofferta, voluta e meritata. L’ennesimo miracolo di Romeo, ancora una volta l’istrionico Presidente è riuscito a regalare alla città la Serie A e si appresta a vivere il suo decennale alla guida dei nerazzurri nel campionato più bello del mondo…da protagonista!

Senio Calvetti

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3 Comments

  1. miki da tv

    16/05/2012 at 14:04

    io c’ero. e mi si vede anche nella foto con il mitico mario faccenda sotto la nord con il pugno alzato. un salutone al rapa che era accanto a me
    forza pisa anche da treviso

  2. Alessandro 1962

    15/05/2012 at 18:09

    C”ero eccome se c’ero, emozione indescrivibile, ancora mi emoziono a quel ricoirdo,avevo 27 anni, ero in curva nord, stadio strapieno, altri giocatori, altro calcio, era difficile salvarsi allora, in quanto era un campionato a 16 squadre, e non come ora che onestamente salvarsi e’ molto piu’ facile……

  3. Ale da Milano

    15/05/2012 at 16:22

    C’ero , avrò avuto si e no 13 anni:)!Se non erro fece due gò di testa. Altri tempi… altro calcio, altre emozioni.

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