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Virtus Entella – Pisa Si Gioca : Le Parole Del Presidente Gozzi
- Updated: 03/11/2018

Il “braccio di ferro” è terminato, l’Entella domani scenderà in campo, in attesa poi della sentenza di martedì del TAR che potrebbe cambiare le carte in tavola. La partita con il Pisa, valida per la 10^ giornata del Girone A, si giocherà.
Riportiamo la nota ufficiale del club, a firma di patron Antonio Gozzi:
“Oggi pomeriggio ho incontrato i miei ragazzi. Da lontano mi era difficile intuire i motivi della protesta e confrontandomi con loro ho capito che il voler alzare le mani e fare un passo indietro voleva essere uno strumento per evidenziare, in modo clamoroso, l’ingiustizia che l’Entella sta vivendo, scontrandosi con sentenze e ricorsi, indifferenza e malafede. Ho trovato un gruppo unito e maturo, ma anche indebolito e provato da questa infinita attesa che mortifica la professionalità del calciatore e la dignità della persona. Insieme abbiamo convenuto che la strada più utile non e’ scioperare, ma attendere la sentenza del Tar dimostrando al sistema calcio che l’Entella rispetta le regole. Occorre essere pragmatici e rispettosi anche dei nostri tifosi danneggiati enormemente da questo inspiegabile sopruso.
Domani scenderemo in campo a testa alta e con grande senso responsabilità, da veri combattenti confidando nel sostegno del nostro pubblico. Noi non molliamo. Tutti uniti.
Antonio Gozzi”.
Fonte : www.tuttoc.com
rusticiaius de pisae
04/11/2018 at 07:22
E’ mancata l’unita’ del movimento come sovente accade in Italia in ogni campo e disciplina. Ai tedeschi non sarebbe successo, anche se poi e la storia insegna, affogano in un bicchiere d’acqua dopo avere esplorato tutte le profondita’ marine (vedi Guerra). Noi Italiani invece facciamo cazzate a non finire una regola che sia una, non la sappiamo imporre o rispettare perche’ siano troppo egoisti e individualisti, ci piace lavorare a pro nostro e ce ne freghiamo delle regole. Che importa se poi va tutto in malora e nulla e’ piu’ credibile? Cosi’ non puo’ andare. Se la B voleva fare a modo suo e restare in 19, un’autorita’ riconosciuta superiore avrebbe dovuto intervenire per il bene del calcio e la Lega pro, una volta accertata la logica dei comparti stagni avrebbe dovuto obbligare tutti gli affiliati a rispettare Il calendario. Adesso sara’ impossible ripristinare le regole. Questo calcio non merita i suoi tifosi e tutta la classe dirigente e’ da cesso.