Il Pisa Siamo Noi

Un Nerazzurro Da Raccontare – Ferrigno

Per questa puntata di “Un Nerazzurro da Raccontare”, vogliamo parlarvi di uno dei simboli della stagione della promozione in B dopo 13 anni: Fabrizio Ferrigno.
Il 30 giugno 1973 nasce, a Napoli, Fabrizio Ferrigno.
Nel ruolo di centrocampista – anche se poi si rivelerà più trequartista e all’occorrenza seconda punta – muove i suoi primi passi da calciatore nelle squadre locali di Napoli.
Dopo aver giocato nel Castel di Sangro (C2) nella stagione 1989/1990, viene preso dal Napoli in serie A, dove però non trova spazio, trasferendosi così in C1 al Casarano: lì in tre stagioni colleziona 45 presenze e un goal.
Viene acquistato dalla Reggina durante la sessione del calciomercato estivo del 1994. Disputa pochissime partite (4) e viene così ceduto a ottobre al Benevento (C2): con la squadra campana gioca 22 partite segnando anche 3 goal.
La stagione successiva passa all’Acireale in C1, dove gioca da titolare e colleziona 29 presenze e 3 reti.
Nel 1996 un’occasione importante per lui: il Padova – militante in serie B – lo acquista. Con la squadra veneta rimane per tre stagioni (2 in B e una in C1), complessivamente totalizza 59 presenze.
Nell’ottobre ’98 viene ceduto in prestito al Giulianova dove segna 2 goal nelle 24 presenze fatte, torna poi al Padova in C2 nella stagione 1999-2000 e disputa 28 gare con 4 goal.
L’anno dopo torna ancora al Giulianova: disputa due stagioni in C1,  gioca per 49 volte e segna 5 reti.
Nell’estate del 2002 si trasferisce al Catanzaro dove disputa un’ottima annata: in 20 presenze riesce a segnare per ben 7 volte, aiutando così la squadra calabrese ad essere promossa in C1, dove disputa 31 partite  e 6 goal, con un’altra incredibile promozione in serie B. In cadetteria Ferrigno non gioca nemmeno una partita e viene ceduto momentaneamente alla Juve Stabia. Con il club campano, segna 1 gol nelle 12 presenze finali: inevitabile l’essere riportato al Catanzaro nella sessione del calciomercato invernale. Lì nei cinque mesi di B disputa 15 partite senza segnare alcun goal.
Nell’estate del 2006 viene preso in forte considerazione dal Pisa di Leonardo Covarelli, che dopo una stagione che ha visto i nerazzurri salvarsi all’ultimo secondo nella partita play-out contro la Massese, vuole investire per ridare entusiasmo ad una piazza così importante. Ferrigno viene acquistato per dare sostanza e soprattutto qualità al centrocampo e all’attacco. La rivoluzione in casa neroblu è quasi totale: dopo la dirigenza e lo staff viene smantellata la rosa, di cui rimangono solo il portierone Puggioni ed Eddy Baggio. Al timone del Pisa c’è Piero Braglia, che dà compattezza e grinta allo spogliatoio.
È vero che vedere Ferrigno e Biancone giocare al gratta e vinci durante la preparazione a Pievepelago prima che cominciasse la stagione non dava affatto tranquillità ai nostri cuori nerazzurri, ma pian piano che la stagione entrava nel vivo si vedevano i primi frutti: la squadra non subì alcun goal nelle prime 6 gare, con un grande Chiarini in difesa, addirittura le prime tre partite terminano 0 a 0, ed è proprio Ferrigno a siglare la prima rete della stagione nerazzurra contro la Lucchese alla quarta giornata, facendoci esplodere di gioia all’Arena. A gennaio il Pisa cambia qualcosa, Puggioni viene ceduto alla Reggina e compra qualche nuovo giocatore, tra i quali Morello, Zavagno, Ciullo e Ceravolo.
Il Pisa riesce ad arrivare in zona play-off e distrugge i sogni di promozione diretta quando a Busto Arsizio perde 4 a 2 dopo che si era portata in vantaggio per 2 a 0. Morello entra al posto di Indiveri e da lì non lo schioderà più nessuno. La squadra di Braglia arriva terza in classifica, gioca così i play-off contro il Venezia. All’andata in laguna finisce 1 a 1, con il goal di Ceravolo ad un niente dalla fine, mentre in casa il trionfo per 3 a 1 del Pisa con ancora goal di Ceravolo e poi Biancone e Braiati.
La finale è con il Monza. In Lombardia,in uno stadio più nerazzurro che biancorosso, il Pisa perde per 1 a 0.
Il Pisa ha il vantaggio della posizione in classifica, ma deve comunque recuperare il goal subito: lo stadio è strapieno (si parla di 20000 persone), la giornata è bollente (oltretutto è il 17 giugno, S.Ranieri). Il Pisa passa nel primo tempo ancora con Ceravolo su assist di Biancone. Con l’1 a 0 andremmo in B,ma si devono comunque disputare i tempi supplementari. La squadra gioca sulla difensiva e perde tempo, con Braglia che fa sparire tutti i palloni dal campo e Ferrigno e Biancone che ad ogni calcio d’angolo tengono il pallone ad oltranza per far trascorrere minuti preziosi. Poi al 118’ Ciotola si inventa un gran goal e così la promozione è sicura. Il Pisa torna in B dopo 13 anni ed è apoteosi, grazie anche a Ferrigno, che aveva segnato 8 goal nelle 28 partite disputate.
Dopo la promozione in B la squadra viene tanto rinnovata e anche Ferrigno – a 34 anni – chiude la carriera ritornando al Catanzaro in C2, dove segna anche l’ultimo goal prima di appendere le scarpe al chiodo.
È stato dirigente di alcune squadre di C1 ed ora è il direttore sportivo del Milazzo, squadra che lotterà per i prossimi play-off per la Prima Divisione.
Gli auguriamo un grosso in bocca al lupo, speriamo in futuro di poterlo riavere a Pisa e un grazie infinito per quella storica stagione che noi tutti tifosi Pisani ricorderemo per sempre.

Alessandro Sergi

E adesso tocca a voi completare questa scheda , scrivete il vostro aneddoto o un vostro ricordo legato a questo giocatore e noi lo inseriremo qui di seguito.

Per leggere tutti i Nerazzurri precedenti clicca Qui !

I VOSTRI RICORDI

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

4 Comments

  1. Jacopo

    13/05/2011 at 15:20

    ..Pre partita del ritorno Play Off col Venezia, si parlava che Ferrigno era out (con lui in campo il Pisa non aveva mai perso in casa) ad un certo momento il boato….dagli spogliatoi esce la sua sagoma…Ora è sicuro…Con Ferrigno in campo non si perde…la finale è NOSTRA!

  2. Andrea

    13/05/2011 at 14:41

    Grande bandiera del Pisa

  3. serePisa90

    13/05/2011 at 14:25

    “Fabrizio ferrigno x sempre capitano”: una scritta sul banco di sku x imprimere x sempre la nostra stima x qst campione.. in bocca al lupo x tutto!

  4. mrc

    12/05/2011 at 14:39

    grande amico di morfù, passato quasi inosservato a pisa, andavano a giro con delle scarpe nike oro e argento invedibili, erano un cazzotto in un occhio

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>