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Tra ombre e spiragli di luce: riflessioni su Pisa-Catanzaro

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La gara casalinga contro il Catanzaro poteva e doveva essere la partita del riscatto, perché dopo i tre punti conquistati a Nocera, affondare una diretta concorrente per il miglior piazzamento play off e per di più giocando in casa, poteva essere un modo per rinsaldare la convinzione dei propri mezzi e puntare in alto. La squadra nerazzurra si è rinforzata con tre giocatori di indubbio spessore, uno tra tutti il ritrovato Mannini, che ieri a sprazzi ci ha ricordato da dove viene e che intenzioni ha ma il cui sforzo non è stato sufficiente a regalare ai pisani la gioia di una vittoria, tuttavia nel complesso il gruppo sembra ancora non aver completamente digerito i dettami del nuovo assetto tattico voluto da Mister Cozza ed ancora troppe sono le imprecisioni in fase conclusiva. Così i calabresi portano via un punto dall’Arena Garibaldi e lo fanno con una certa naturalezza perché pur chiudendosi spesso in difesa e facendosi vedere ben poche volte davanti a Provedel, riescono quasi a beffare il Pisa sul finale con Casini sul quale è provvidenziale l’anticipo di Rozzio che riesce ad evitare così una sconfitta alla sua squadra che sarebbe stata davvero una clamorosa beffa. Alla presenza di un centinaio di accaniti sostenitori calabresi a fine gara il Catanzaro strappa via questo pareggio che vale oro mentre il Pisa mestamente rientra negli spogliatoi saltando quasi totalmente il rituale saluto alla piazza, forse a sottolineare la delusione per la mancata affermazione in una gara considerata fondamentale. Ma cosa ancora non va? Forse manca riportare in condizione atletica molti dei giocatori che sono stati trovati da Mister Cozza fuori forma? Quanto tempo occorre al ripristino effettivo del gruppo? Chiaramente queste sono le domande principali che la tifoseria pisana, ambiziosa ma realista, si pone alla luce di due pareggi consecutivi in casa contro due avversarie dirette ai play off, ossia rispettivamente L’Aquila e il Catanzaro e soprattutto alla luce del fatto che Salernitana, Benevento e L’Aquila stessa non mollano , ma anzi a suon di triplette allungano il passo o riducono lo scarto dai nerazzurri. Ma se prevale la delusione per una mancata vittoria è altresì vero che questo gruppo ha ritrovato un “gioco” che con pazienza e caparbietà Mister Cozza sta tentando di inculcare al suo gruppo, e che solo con il tempo potrà dare i suoi frutti. Sul finale di gara poi da sottolineare l’ingresso in campo di Giovinco che malgrado un campionato in ombra ha con carattere, cercato di raddrizzare una gara piuttosto incolore tentando con le sue punizioni di invertire la tendenza, ci stava riuscendo proprio al termine  se non fosse che l’estremo difensore calabrese Bindi era ben piazzato, levando così dall’incrocio dei pali una palla insidiosissima. Anche la difesa nerazzurra è apparsa sempre più attenta e puntuale negli interventi, con Goldaniga e Sabato che sembrano aver ritrovato equilibrio nel reparto difensivo, mentre Arma in attacco è apparso decisamente più rapido e mobile rispetto ad altre gare, forse anche grazie alle buone occasioni che Mannini e Pellegrini  hanno fornito in area, sebbene in un paio di circostanze sia mancata la giusta precisione e cattiveria che servono sotto porta. Occorre ripartire subito dagli aspetti positivi che la gara ha fornito, e archiviare il prima possibile alcuni momenti di nervosismo che sono trapelati durante le concitate fasi di gioco, allentando l’ansia da prestazione e guardando con ottimismo alla prossima gara che si giocherà a pochissimi km di distanza nella vicinissima Pontedera. Guardare in alto fa solo venire le vertigini con quei 12 punti di distacco dalla capolista Perugia, ma guardarsi le spalle è doveroso e la speranza si sa, è l’ultima a morire. Forza ragazzi!

Aurora Maltinti

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3 Comments

  1. Stefano

    03/02/2014 at 22:57

    Tranqui…tanto un si vòle mia anda’ in B noi…
    NOI VOGLIAM LA SEMIFINALE!!! (seguono tamburi)

  2. RAIMONDI

    03/02/2014 at 19:17

    La vetta non va più guardata; l’obiettivo è un posto tra i primi cinque; ci siamo. Dai meno pessimismo e più entusiasmo. Non serve a niente piangerci addosso. Sempre forza Pisa.

  3. andreabis

    03/02/2014 at 17:13

    tante belle parole…. maaa…. ci si allontana sempre più dalla vetta

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