Il Pisa conquista tre punti d’oro al termine di una gara assai combattuta al cospetto di un’ottima Reggiana ; i neroazzurri dominano per i primi settanta minuti di gioco per poi calare nel finale ma riescono a portare a casa la vittoria – ed il conseguente primo posto provvisorio in testa alla classifica, per quello che può valere in questo momento della stagione – dimostrando di sapere anche soffrire. Il modo migliore per arrivare alla prima pausa del campionato. Pagelle Pisa Reggiana.
Semper 6,5. La parata più difficile della sua serata la deve compiere per rimediare all’errore commesso sulla conclusione di Ignacchiti, dimostrando una reattività invidiabile sul tentativo di tap-in da parte di Sersanti ; per il resto poco più dell’ordinaria amministrazione ed un goal subito senza colpa alcuna.
Canestrelli 7. Nei primi minuti di gioco Gondo gli scappa via in un paio di occasioni ma senza conseguenze particolari, quindi gli prende le misure e per il numero 11 ospite inizia una serata davvero complicata ; schierato al centro del pacchetto difensivo in luogo di Caracciolo, nessuno nota la differenza, risultando uno dei più lucidi nei minuti finali quando c’è da respingere gli ultimi assalti della Reggiana.
Marin 8. I vecchi cronisti sportivi avrebbero scritto di lui “centrocampista di corsa e di governo” : sì, perché al solito dinamismo ed alla solita presenza imprescindibile in mezzo al campo in fase di non possesso il capitano di serata abbina una qualità delle giocate da fine dicitore del gioco del calcio come ben dimostra il pallone riconquistato sulla linea mediana, giocato con un “sombrero” da applausi e quindi recapitato sui piedi di Tramoni con precisione millimetrica in occasione del goal del momentaneo 1 a 0. La stessa giocata gli riesce nella ripresa quando mette Beruatto a tu per tu con Bardi, ma il terzino neroazzurro non sfrutta a dovere l’assist del compagno. Imprescindibile, c’è poco da fare.
N.Bonfanti 7. Tre palloni “puliti” gli arrivano e l’ex Modena mette a referto una rasoiata che costringe Bardi al miracolo, la sassata che vale il goal del momentaneo 2 a 0 ed uno stacco perentorio di testa sul bell’invito di Touré con la sfera che termina sul fondo per una questione di centimetri. Sintesi perfetta del concetto originario di centravanti : colui che deve finalizzare il gioco e possibilmente fare goal. Direi che ci siamo.
Tramoni 7,5. Le sue accelerazioni mandano ai matti Meroni e Rozzio, il goal segnato è un mix perfetto di velocità nell’inserimento in area di rigore avversaria e tecnica nel mettere a referto una conclusione chirurgica oltretutto con il piede “debole” ; un suo illuminante assist di testa mette N.Bonfanti davanti a Bardi, un tocco veniale di mano dello stesso N.Bonfanti ad inizio azione vanifica la sua doppietta personale. A tratti devastante.
Touré 6,5. Meno appariscente rispetto alle precedenti uscite ma incredibilmente concreto sulla corsia di competenza, dalle sue parti la Reggiana non sfonda praticamente mai nonostante le accelerazioni di Portanova e le sovrapposizioni di Libutti ; la sua fisicità nella zona nevralgica del terreno di gioco è un qualcosa di sempre utile nei momenti di difficoltà della squadra neroazzurra.
Beruatto 6,5. Vale per lui quanto appena asserito per Touré : gara di sostanza e di sacrificio sulla corsia mancina contro lo spauracchio della vigilia Vergara che alla fine della fiera combina ben poco dalle parti di Semper. Va pure vicino al goal nella ripresa con un perfetto inserimento in area di rigore granata premiato dal suggerimento di Marin, ma la sua bordata di prima intenzione non ha il crisma della precisione.
Moreo 7. Quanto è utile il buon Stefano nel disegno tattico ordito da mister Inzaghi ! Il primo a fare pressing sui portatori di palla avversari, il primo ad attaccare la profondità quando il pallone è fra i piedi dei calciatori neroazzurri ; pericoloso in un paio di circostanze dalle parti di Bardi ma davvero encomiabile nel sacrificarsi in fase di non possesso rinculando sovente fino all’area di rigore presidiata da Semper. Finisce la gara esausto, e non potrebbe essere altrimenti.
Calabresi 6,5. Mastino implacabile contro gli avanti della Reggiana, mezzo voto in meno per qualche appoggio sbagliato di troppo che regala possessi potenzialmente pericolosi alla compagine ospite ; come i compagni di reparto non trema nei minuti finali quando i granata provano in tutti i modi a riequilibrare la contesa, dando grande sostanza al meccanismo difensivo neroazzurro.
Piccinini 6,5. Come già accaduto nella gara contro il Palermo si conferma scudiero assai prezioso di Marin in mezzo al campo, mettendoci oltretutto un qualcosa in più contro la squadra del cuore ; in alcune circostanze confusionario, in altre troppo precipitoso ma comunque prezioso grazie ad un dinamismo mantenuto costante fino al triplice fischio del signor Galipò.
G.Bonfanti 6,5. Insieme a Beruatto mette la museruola a Vergara, andando in apnea intorno al settantesimo minuto di gioco tanto da venir chiamato fuori da mister Inzaghi ; terza partita consecutiva da titolare per lui nell’arco di sette giorni, normale accusare un po’ di stanchezza ma ciò nonostante la sua prestazione è ancora una volta più che positiva.
Højholt 6,5. Sostituisce N.Bonfanti e con lui in campo il Pisa passa al 3-5-2 ; gli tocca in dote il momento più complicato del match per i colori neroazzurri, da parte sua prova a mettere ordine nella battaglia del centrocampo anche se sembra soffrire i ritmi elevati che la Reggiana riesce a tenere nell’ultimo quarto di gara.
Caracciolo 6,5. Esperienza e muscoli gettati nella mischia a difesa della preziosa vittoria : missione compiuta.
Angori 6. Nessuna licenza offensiva per l’ex Pontedera, chiamato a presidiare la corsia mancina al posto di Beruatto e a limitare al minimo sindacale le scorribande di Vergara e compagni nelle ultime, concitate fasi della contesa.
Mlakar 6. Una decina di minuti in campo per provare a dar manforte a Moreo sulla linea offensiva, ma ormai il Pisa non riparte praticamente più e quindi si mette a fare il primo difensore in fase di non possesso.
Rus 6. Sostituisce Calabresi nella fase finale del match, forze fresche per contrastare gli ultimi assalti della Reggiana.
Inzaghi 7,5. Dopo il turn over operato a Cittadella nel turno infrasettimanale torna a schierare una squadra assai simile a quella vista nelle prime uscite stagionali ed il risultato è il medesimo : Pisa equilibrato e compatto sul terreno di gioco, difesa attenta in ogni zona del campo, verticalizzazioni immediate a cercare gli attaccanti ma soprattutto una ferocia agonistica che all’ombra della Torre Pendente non si vedeva da tempo e che in questo primo slot del campionato ha fatto tutta la differenza del mondo per i colori neroazzurri. Ovvio che un tale modo di giocare sia assai dispendioso da un punto di vista fisico e alla terza partita in una settimana i suoi ragazzi danno l’impressione di finire la benzina subito dopo l’ora di gioco cosicché il tecnico piacentino prova a dare nuova linfa alla sua creatura cambiando uomini e modulo (dal 3-4-2-1 di partenza al 3-5-2) ma l’uscita di N.Bonfanti fa perdere profondità alla squadra e la Reggiana inizia a prendere campo riuscendo a riaprire la contesa e provandoci fino alla fine. Ma la fase difensiva è di quelle importanti e la vittoria conquistata attraverso la sofferenza finale non fa altro che far crescere l’autostima e la convinzione di un gruppo che è lontano parente della squadra tremebonda raccontata la passata stagione e che potrebbe ulteriormente migliorare grazie al contributo degli ultimi arrivati in sede di calciomercato. Tre vittorie e due pareggi nelle cinque gare ufficiali fin qui disputate : alzi la mano chi non ci avrebbe messo la firma ad inizio agosto.
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Il Pisa conquista tre punti d’oro al termine di una gara assai combattuta al cospetto di un’ottima Reggiana ; i neroazzurri dominano per i primi settanta minuti di gioco per poi calare nel finale ma riescono a portare a casa la vittoria – ed il conseguente primo posto provvisorio in testa alla classifica, per quello che può valere in questo momento della stagione – dimostrando di sapere anche soffrire. Il modo migliore per arrivare alla prima pausa del campionato. Pagelle Pisa Reggiana.
Semper 6,5. La parata più difficile della sua serata la deve compiere per rimediare all’errore commesso sulla conclusione di Ignacchiti, dimostrando una reattività invidiabile sul tentativo di tap-in da parte di Sersanti ; per il resto poco più dell’ordinaria amministrazione ed un goal subito senza colpa alcuna.
Canestrelli 7. Nei primi minuti di gioco Gondo gli scappa via in un paio di occasioni ma senza conseguenze particolari, quindi gli prende le misure e per il numero 11 ospite inizia una serata davvero complicata ; schierato al centro del pacchetto difensivo in luogo di Caracciolo, nessuno nota la differenza, risultando uno dei più lucidi nei minuti finali quando c’è da respingere gli ultimi assalti della Reggiana.
Marin 8. I vecchi cronisti sportivi avrebbero scritto di lui “centrocampista di corsa e di governo” : sì, perché al solito dinamismo ed alla solita presenza imprescindibile in mezzo al campo in fase di non possesso il capitano di serata abbina una qualità delle giocate da fine dicitore del gioco del calcio come ben dimostra il pallone riconquistato sulla linea mediana, giocato con un “sombrero” da applausi e quindi recapitato sui piedi di Tramoni con precisione millimetrica in occasione del goal del momentaneo 1 a 0. La stessa giocata gli riesce nella ripresa quando mette Beruatto a tu per tu con Bardi, ma il terzino neroazzurro non sfrutta a dovere l’assist del compagno. Imprescindibile, c’è poco da fare.
N.Bonfanti 7. Tre palloni “puliti” gli arrivano e l’ex Modena mette a referto una rasoiata che costringe Bardi al miracolo, la sassata che vale il goal del momentaneo 2 a 0 ed uno stacco perentorio di testa sul bell’invito di Touré con la sfera che termina sul fondo per una questione di centimetri. Sintesi perfetta del concetto originario di centravanti : colui che deve finalizzare il gioco e possibilmente fare goal. Direi che ci siamo.
Tramoni 7,5. Le sue accelerazioni mandano ai matti Meroni e Rozzio, il goal segnato è un mix perfetto di velocità nell’inserimento in area di rigore avversaria e tecnica nel mettere a referto una conclusione chirurgica oltretutto con il piede “debole” ; un suo illuminante assist di testa mette N.Bonfanti davanti a Bardi, un tocco veniale di mano dello stesso N.Bonfanti ad inizio azione vanifica la sua doppietta personale. A tratti devastante.
Touré 6,5. Meno appariscente rispetto alle precedenti uscite ma incredibilmente concreto sulla corsia di competenza, dalle sue parti la Reggiana non sfonda praticamente mai nonostante le accelerazioni di Portanova e le sovrapposizioni di Libutti ; la sua fisicità nella zona nevralgica del terreno di gioco è un qualcosa di sempre utile nei momenti di difficoltà della squadra neroazzurra.
Beruatto 6,5. Vale per lui quanto appena asserito per Touré : gara di sostanza e di sacrificio sulla corsia mancina contro lo spauracchio della vigilia Vergara che alla fine della fiera combina ben poco dalle parti di Semper. Va pure vicino al goal nella ripresa con un perfetto inserimento in area di rigore granata premiato dal suggerimento di Marin, ma la sua bordata di prima intenzione non ha il crisma della precisione.
Moreo 7. Quanto è utile il buon Stefano nel disegno tattico ordito da mister Inzaghi ! Il primo a fare pressing sui portatori di palla avversari, il primo ad attaccare la profondità quando il pallone è fra i piedi dei calciatori neroazzurri ; pericoloso in un paio di circostanze dalle parti di Bardi ma davvero encomiabile nel sacrificarsi in fase di non possesso rinculando sovente fino all’area di rigore presidiata da Semper. Finisce la gara esausto, e non potrebbe essere altrimenti.
Calabresi 6,5. Mastino implacabile contro gli avanti della Reggiana, mezzo voto in meno per qualche appoggio sbagliato di troppo che regala possessi potenzialmente pericolosi alla compagine ospite ; come i compagni di reparto non trema nei minuti finali quando i granata provano in tutti i modi a riequilibrare la contesa, dando grande sostanza al meccanismo difensivo neroazzurro.
Piccinini 6,5. Come già accaduto nella gara contro il Palermo si conferma scudiero assai prezioso di Marin in mezzo al campo, mettendoci oltretutto un qualcosa in più contro la squadra del cuore ; in alcune circostanze confusionario, in altre troppo precipitoso ma comunque prezioso grazie ad un dinamismo mantenuto costante fino al triplice fischio del signor Galipò.
G.Bonfanti 6,5. Insieme a Beruatto mette la museruola a Vergara, andando in apnea intorno al settantesimo minuto di gioco tanto da venir chiamato fuori da mister Inzaghi ; terza partita consecutiva da titolare per lui nell’arco di sette giorni, normale accusare un po’ di stanchezza ma ciò nonostante la sua prestazione è ancora una volta più che positiva.
Højholt 6,5. Sostituisce N.Bonfanti e con lui in campo il Pisa passa al 3-5-2 ; gli tocca in dote il momento più complicato del match per i colori neroazzurri, da parte sua prova a mettere ordine nella battaglia del centrocampo anche se sembra soffrire i ritmi elevati che la Reggiana riesce a tenere nell’ultimo quarto di gara.
Caracciolo 6,5. Esperienza e muscoli gettati nella mischia a difesa della preziosa vittoria : missione compiuta.
Angori 6. Nessuna licenza offensiva per l’ex Pontedera, chiamato a presidiare la corsia mancina al posto di Beruatto e a limitare al minimo sindacale le scorribande di Vergara e compagni nelle ultime, concitate fasi della contesa.
Mlakar 6. Una decina di minuti in campo per provare a dar manforte a Moreo sulla linea offensiva, ma ormai il Pisa non riparte praticamente più e quindi si mette a fare il primo difensore in fase di non possesso.
Rus 6. Sostituisce Calabresi nella fase finale del match, forze fresche per contrastare gli ultimi assalti della Reggiana.
Inzaghi 7,5. Dopo il turn over operato a Cittadella nel turno infrasettimanale torna a schierare una squadra assai simile a quella vista nelle prime uscite stagionali ed il risultato è il medesimo : Pisa equilibrato e compatto sul terreno di gioco, difesa attenta in ogni zona del campo, verticalizzazioni immediate a cercare gli attaccanti ma soprattutto una ferocia agonistica che all’ombra della Torre Pendente non si vedeva da tempo e che in questo primo slot del campionato ha fatto tutta la differenza del mondo per i colori neroazzurri. Ovvio che un tale modo di giocare sia assai dispendioso da un punto di vista fisico e alla terza partita in una settimana i suoi ragazzi danno l’impressione di finire la benzina subito dopo l’ora di gioco cosicché il tecnico piacentino prova a dare nuova linfa alla sua creatura cambiando uomini e modulo (dal 3-4-2-1 di partenza al 3-5-2) ma l’uscita di N.Bonfanti fa perdere profondità alla squadra e la Reggiana inizia a prendere campo riuscendo a riaprire la contesa e provandoci fino alla fine. Ma la fase difensiva è di quelle importanti e la vittoria conquistata attraverso la sofferenza finale non fa altro che far crescere l’autostima e la convinzione di un gruppo che è lontano parente della squadra tremebonda raccontata la passata stagione e che potrebbe ulteriormente migliorare grazie al contributo degli ultimi arrivati in sede di calciomercato. Tre vittorie e due pareggi nelle cinque gare ufficiali fin qui disputate : alzi la mano chi non ci avrebbe messo la firma ad inizio agosto.
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