Il Pisa domina per settanta minuti il Cosenza, segna due goal fallendo in più di una circostanza la rete del 3 a 0 e poi è costretta a subire gli eurogoal di Mazzocchi e Fumagalli che determinano un pareggio difficile da accettare in casa neroazzurra a fronte di una prestazione per larghi tratti davvero convincente. Peccato. Pagelle Pisa Cosenza.
Semper 6. Attento nel primo tempo sul diagonale velenoso di Ricciardi, poi spettatore non pagante per il resto della partita ; sulle conclusioni di Mazzocchi e Fumagalli non ci sarebbe arrivato neppure Nembo Kid …
Angori 7. Padrone incontrastato della corsia di competenza, difende bene e quando si spinge in avanti mette in area di rigore cosentina degli autentici cioccolatini per Lind e compagni ; da un suo cross con il contagiri si origina l’azione che porta al goal di Piccinini.
Caracciolo 7. Solita grande prestazione quella del capitano neroazzurro, testimoniata dal fatto che il Cosenza non vede la porta difesa da Semper per settanta e più minuti ed è costretto ad affidarsi a due autentiche prodezze balistiche per riequilibrare la contesa. In questi casi c’è solo da togliersi il cappello e fare i complimenti agli attaccanti avversari.
Canestrelli 7. Vedi Caracciolo ; da un suo perentorio stacco di testa scaturisce il palo che origina il tap-in vincente di Piccinini. Gli avanti cosentini gli fanno il solletico, come tutti i compagni può soltanto ammirare le invenzioni di Mazzocchi e Fumagalli.
Marin 8. Ridurre la prestazione del calciatore rumeno all’episodio del penalty fallito per una sfortunata scivolata sul dischetto del rigore significa capire di calcio quanto il sottoscritto capisce di fisica nucleare. Perché esiste un Pisa con Marin in campo ed un Pisa senza Marin in campo, ed anche contro il Cosenza ne abbiamo avuto la riprova perché anche due ottimi calciatori quali sono Kouan e Charlys niente hanno potuto contro un calciatore di serie A prestato alla serie B. Avanti Marius : i neroazzurri senza di te a giganteggiare in mezzo al campo sono tutta un’altra cosa.
Vignato 7. Ottima prova dell’ex Salernitana che dopo appena cinque minuti di gioco disegna un cross al bacio per la testa di Lind in occasione del goal che stappa la contesa ; per il resto tante transizioni interessanti e pure una mano data costantemente in fase di non possesso, a testimonianza di una condizione fisica che cresce settimana dopo settimana. Nella ripresa ci vuole un ottimo intervento di Micai per negargli la gioia del goal, la sua rasoiata all’angolo basso era di pregevole fattura.
Arena 7. Come Vignato si spende con ottimo profitto in entrambe le fasi di gioco, le sue scorribande palla al piede creano scompiglio alla linea difensiva del Cosenza ; da una sua serpentina nasce il fallo di Caporale che determina il calcio di rigore poi fallito da Marin.
Calabresi 7,5. Mancano Leris, Esteves e Touré per la corsia destra in casa neroazzurra ? Nessun problema : c’è il buon Arturo che ancora una volta si dimostra essere uomo ovunque per questo Pisa, capace di tenere il livello della prestazione altissimo anche quando abbandona la linea di difesa e scala su quella di centrocampo ; ringhia su Kourfalidis prima e su Ricci poi mettendoci quel sano furore agonistico che all’ombra della Torre Pendente è una dote sempre apprezzata.
Piccinini 7. Ormai una garanzia al fianco del gigante Marin, trova il suo terzo goal stagionale con un tap-in facile facile dopo il montante colpito dall’incornata di Canestrelli dimostrando tempismo eccellente negli inserimenti in area di rigore avversaria ; e come al solito il gran dinamismo nella zona nevralgica del terreno di gioco, quella dove solitamente si vincono le partite.
Lind 7,5. Pronti, via e si fa trovare al posto giusto al momento giusto sul bel cross di Vignato mettendo così a referto il quarto goal in maglia neroazzurra ; con il suo incedere imperioso tiene impegnati costantemente i tre difensori ospiti che sovente son costretti ad usare le maniere forti per arginare il suo strapotere fisico. Sempre più a suo agio nel nuovo calcio e nella nuova categoria, con margini di crescita importanti considerando la carta di identità.
G.Bonfanti 7. Completa alla perfezione il terzetto difensivo neroazzurro che il Cosenza riesce ad aggirare solamente ricorrendo a due miracoli calcistici ; bravissimo a farsi trovare pronto dopo una lunga assenza dal terreno di gioco, dimostrazione questa di professionalità invidiabile per un ragazzo classe 2003.
Moreo 6,5. Ritrova il campo dopo il problema al polpaccio, non è il solito Moreo ma quelle caratteristiche che lo hanno eletto a beniamino della tifoseria neroazzurra sono comunque evidenti nello spezzone di partita giocato dall’ex Brescia.
Højholt 6. Entra in campo proprio quando il Pisa abbassa troppo il proprio baricentro sul terreno di gioco dopo il penalty fallito da Marin ; prova a giocare qualche pallone in fase di transizione ma davanti a lui ci sono solo maglie bianche.
N.Bonfanti 5. Non va neppure vicino a fare quello che Lind aveva fatto prima di lui per i primi settantasei minuti di gioco ; incredibilmente involuto dopo un avvio di stagione da incorniciare, le fortune del Pisa passano anche dai suoi goal ed è bene che il buon Nicholas lo capisca quanto prima …
Abildgaard 6. Inserito per far diga in mezzo al campo, anche lui può solo ammirare il gioiello di Fumagalli dopo aver contribuito a ridurre la pericolosità del Cosenza dalle parti di Semper al minimo sindacale.
Rus 6. Vedi Abildgaard.
Inzaghi 7,5. Mette in campo una squadra che per settanta e più minuti domina il Cosenza in lungo ed in largo sotto ogni aspetto possibile ed immaginabile, indovinando le mosse di G:Bonfanti a completare il terzetto della retroguardia e di Calabresi a presidiare la corsia destra ; i suoi ragazzi segnano due goal ed hanno l’unico torto di non mettere a referto la rete che avrebbe chiuso anzitempo la contesa, concedendosi pure il lusso di fallire un calcio di rigore che alla fine della fiera risulterà essere lo sliding door della partita. Perché vero è che dopo lo scivolone di Marin sul dischetto i neroazzurri si abbassano un po’ troppo, ma vero è anche che i lupi calabresi devono attingere a due capolavori balistici che non si vedono nemmeno in serie A per riequilibrare una contesa che per settanta e più minuti non c’era praticamente stata. I calciatori subentrati stavolta danno un po’ poco al tecnico piacentino che però può ancora vantare un ruolino di marcia importantissimo ed un secondo posto in classifica che – se mantenuto – a fine campionato significherebbe promozione nella massima serie : scusate se è poco. C’è solo da andare a Mantova sabato prossimo e riprendere immediatamente i punti lasciati questo pomeriggio sul prato della Cetilar Arena, e il Pisa visto questo pomeriggio – anzi, in questi primi quattro mesi della stagione – può farlo tranquillamente.
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Il Pisa domina per settanta minuti il Cosenza, segna due goal fallendo in più di una circostanza la rete del 3 a 0 e poi è costretta a subire gli eurogoal di Mazzocchi e Fumagalli che determinano un pareggio difficile da accettare in casa neroazzurra a fronte di una prestazione per larghi tratti davvero convincente. Peccato. Pagelle Pisa Cosenza.
Semper 6. Attento nel primo tempo sul diagonale velenoso di Ricciardi, poi spettatore non pagante per il resto della partita ; sulle conclusioni di Mazzocchi e Fumagalli non ci sarebbe arrivato neppure Nembo Kid …
Angori 7. Padrone incontrastato della corsia di competenza, difende bene e quando si spinge in avanti mette in area di rigore cosentina degli autentici cioccolatini per Lind e compagni ; da un suo cross con il contagiri si origina l’azione che porta al goal di Piccinini.
Caracciolo 7. Solita grande prestazione quella del capitano neroazzurro, testimoniata dal fatto che il Cosenza non vede la porta difesa da Semper per settanta e più minuti ed è costretto ad affidarsi a due autentiche prodezze balistiche per riequilibrare la contesa. In questi casi c’è solo da togliersi il cappello e fare i complimenti agli attaccanti avversari.
Canestrelli 7. Vedi Caracciolo ; da un suo perentorio stacco di testa scaturisce il palo che origina il tap-in vincente di Piccinini. Gli avanti cosentini gli fanno il solletico, come tutti i compagni può soltanto ammirare le invenzioni di Mazzocchi e Fumagalli.
Marin 8. Ridurre la prestazione del calciatore rumeno all’episodio del penalty fallito per una sfortunata scivolata sul dischetto del rigore significa capire di calcio quanto il sottoscritto capisce di fisica nucleare. Perché esiste un Pisa con Marin in campo ed un Pisa senza Marin in campo, ed anche contro il Cosenza ne abbiamo avuto la riprova perché anche due ottimi calciatori quali sono Kouan e Charlys niente hanno potuto contro un calciatore di serie A prestato alla serie B. Avanti Marius : i neroazzurri senza di te a giganteggiare in mezzo al campo sono tutta un’altra cosa.
Vignato 7. Ottima prova dell’ex Salernitana che dopo appena cinque minuti di gioco disegna un cross al bacio per la testa di Lind in occasione del goal che stappa la contesa ; per il resto tante transizioni interessanti e pure una mano data costantemente in fase di non possesso, a testimonianza di una condizione fisica che cresce settimana dopo settimana. Nella ripresa ci vuole un ottimo intervento di Micai per negargli la gioia del goal, la sua rasoiata all’angolo basso era di pregevole fattura.
Arena 7. Come Vignato si spende con ottimo profitto in entrambe le fasi di gioco, le sue scorribande palla al piede creano scompiglio alla linea difensiva del Cosenza ; da una sua serpentina nasce il fallo di Caporale che determina il calcio di rigore poi fallito da Marin.
Calabresi 7,5. Mancano Leris, Esteves e Touré per la corsia destra in casa neroazzurra ? Nessun problema : c’è il buon Arturo che ancora una volta si dimostra essere uomo ovunque per questo Pisa, capace di tenere il livello della prestazione altissimo anche quando abbandona la linea di difesa e scala su quella di centrocampo ; ringhia su Kourfalidis prima e su Ricci poi mettendoci quel sano furore agonistico che all’ombra della Torre Pendente è una dote sempre apprezzata.
Piccinini 7. Ormai una garanzia al fianco del gigante Marin, trova il suo terzo goal stagionale con un tap-in facile facile dopo il montante colpito dall’incornata di Canestrelli dimostrando tempismo eccellente negli inserimenti in area di rigore avversaria ; e come al solito il gran dinamismo nella zona nevralgica del terreno di gioco, quella dove solitamente si vincono le partite.
Lind 7,5. Pronti, via e si fa trovare al posto giusto al momento giusto sul bel cross di Vignato mettendo così a referto il quarto goal in maglia neroazzurra ; con il suo incedere imperioso tiene impegnati costantemente i tre difensori ospiti che sovente son costretti ad usare le maniere forti per arginare il suo strapotere fisico. Sempre più a suo agio nel nuovo calcio e nella nuova categoria, con margini di crescita importanti considerando la carta di identità.
G.Bonfanti 7. Completa alla perfezione il terzetto difensivo neroazzurro che il Cosenza riesce ad aggirare solamente ricorrendo a due miracoli calcistici ; bravissimo a farsi trovare pronto dopo una lunga assenza dal terreno di gioco, dimostrazione questa di professionalità invidiabile per un ragazzo classe 2003.
Moreo 6,5. Ritrova il campo dopo il problema al polpaccio, non è il solito Moreo ma quelle caratteristiche che lo hanno eletto a beniamino della tifoseria neroazzurra sono comunque evidenti nello spezzone di partita giocato dall’ex Brescia.
Højholt 6. Entra in campo proprio quando il Pisa abbassa troppo il proprio baricentro sul terreno di gioco dopo il penalty fallito da Marin ; prova a giocare qualche pallone in fase di transizione ma davanti a lui ci sono solo maglie bianche.
N.Bonfanti 5. Non va neppure vicino a fare quello che Lind aveva fatto prima di lui per i primi settantasei minuti di gioco ; incredibilmente involuto dopo un avvio di stagione da incorniciare, le fortune del Pisa passano anche dai suoi goal ed è bene che il buon Nicholas lo capisca quanto prima …
Abildgaard 6. Inserito per far diga in mezzo al campo, anche lui può solo ammirare il gioiello di Fumagalli dopo aver contribuito a ridurre la pericolosità del Cosenza dalle parti di Semper al minimo sindacale.
Rus 6. Vedi Abildgaard.
Inzaghi 7,5. Mette in campo una squadra che per settanta e più minuti domina il Cosenza in lungo ed in largo sotto ogni aspetto possibile ed immaginabile, indovinando le mosse di G:Bonfanti a completare il terzetto della retroguardia e di Calabresi a presidiare la corsia destra ; i suoi ragazzi segnano due goal ed hanno l’unico torto di non mettere a referto la rete che avrebbe chiuso anzitempo la contesa, concedendosi pure il lusso di fallire un calcio di rigore che alla fine della fiera risulterà essere lo sliding door della partita. Perché vero è che dopo lo scivolone di Marin sul dischetto i neroazzurri si abbassano un po’ troppo, ma vero è anche che i lupi calabresi devono attingere a due capolavori balistici che non si vedono nemmeno in serie A per riequilibrare una contesa che per settanta e più minuti non c’era praticamente stata. I calciatori subentrati stavolta danno un po’ poco al tecnico piacentino che però può ancora vantare un ruolino di marcia importantissimo ed un secondo posto in classifica che – se mantenuto – a fine campionato significherebbe promozione nella massima serie : scusate se è poco. C’è solo da andare a Mantova sabato prossimo e riprendere immediatamente i punti lasciati questo pomeriggio sul prato della Cetilar Arena, e il Pisa visto questo pomeriggio – anzi, in questi primi quattro mesi della stagione – può farlo tranquillamente.
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