Il Pisa Siamo Noi

Quattro Chiacchiere Con … Michael Fabbro

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Nonostante la pausa del campionato di serie B non si ferma Punto Radio Sporting Club : questa settimana l’ospite del salotto calcistico di Punto Radio è stato l’attaccante del Pisa SC Michael Fabbro, che ha risposto alle molte domande arrivate per lui al numero magico Whatsapp 348 680 30 30. Michael Fabbro.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del giocatore neroazzurro.

Il mio rapporto con la musica si perde nel tempo, sin da quando ero piccolo : a cinque anni suonavo la batteria, da ragazzino presi la console da DJ e mi piaceva la musica da discoteca, adesso invece sto studiando il pianoforte. Ascolto tutti i generi musicali, non ne ho uno favorito sugli altri ma al momento se devo farti un nome come canzone preferita ti dico “Money In The Grave” di Drake featuring Rick Ross. Però ci sono giorni che ascolto musica classica ed altri che ascolto rap o rock, diciamo che musicalmente parlando sono un tipo un po’ particolare …

A Pisa mi trovo benissimo, a livello di gruppo mi hanno accolto come se ne facessi parte già da tempo ; la città è splendida e già la scorsa stagione quando ero venuto a giocare con la maglia del Siena mi ero innamorato dell’Arena Garibaldi e dei tifosi neroazzurri, un ambiente che fa venir voglia ad un calciatore di giocare a pallone. E’ questo il calcio che i bambini sognano sin da piccoli, ed io sono davvero onorato di farne parte. L’assist (involontario, ovviamente) che mi fece Meroni in occasione del mio goal all’Arena ? Diciamo che Andrea voleva darmi un pizzico di fiducia … comunque appena arrivato a Pisa l’ho ringraziato … (ride).

Dopo quel Pisa – Siena era difficile pronosticare la vittoria finale dei neroazzurri, che comunque da lì in poi misero insieme una serie di risultati positivi davvero impressionanti e si candidarono davvero seriamente a salire in serie B. Cosa ci facevo a Trieste il 9 giugno ? Io sono di Udine, avevo gli accrediti fatti da alcuni miei ex compagni che giocavano nella Triestina ma alla fine ho sfruttato gli accrediti fatti da Gori e Gamarra e sono andato a vedermi la partita nella parte pisana del “Nereo Rocco”. Fu una partita che non ha avuto niente da invidiare neanche a quelle di serie A, uno di quei match che ogni calciatore vorrebbe giocare ; alla fine fui contento della vittoria dei miei ex compagni ai tempi della Primavera del Milan, e questo inizio di campionato di serie B sta dimostrando che fu un successo davvero meritato quello del Pisa.

Gori è sempre stato un grande portiere, anche quando giocavamo insieme nella Primavera rossonera ; vincemmo pure il Torneo di Viareggio. Con noi c’era pure Gamarra, un ragazzo che in campo dava sempre il cento per cento ; poi il calcio è strano, spesso le cose non vanno come uno vorrebbe ed onestamente non so cosa gli sia capitato e perché non abbia proseguito a fare bene come faceva quando eravamo compagni di squadra. Adesso so che è tornato a giocare in Bolivia, a casa sua, e gli auguro il meglio.

Mister D’Angelo mi conosce bene, credo che abbia avuto un ruolo fondamentale nel mio approdo in maglia neroazzurra e di questo lo ringrazio, come lo ringrazio per la stagione che ho passato a Bassano sotto la sua guida nella quale ho realizzato il mio record di goal : è un tecnico che sa tirare fuori il meglio dai propri giocatori. Bassano è un posto tranquillo e sano dove è piacevole fare calcio, un paio di anni prima del mio arrivo sfiorarono addirittura la serie B perdendo la finale play off contro il Como ; poi purtroppo il calcio è spesso questione di interessi e c’è stata questa specie di fusione con il Vicenza, un qualcosa che non mi va neppure troppo di commentare per cui mi limito alla solidarietà nei confronti dei tifosi e di tutti quelli che avevano investito soldi e tempo nella causa giallorossa.

Adesso abbiamo la partita contro il Crotone e tutti i nostri sforzi sono orientati ad affrontare al meglio la gara contro i rossoblu calabresi, anche perché ottenere una vittoria contro gli uomini di mister Stroppa ci farebbe arrivare al derby contro il Livorno nelle migliori condizioni possibili ; a livello personale mi alleno sempre al massimo e sono sempre a disposizione del mister e dei miei compagni, anche perché il risultato che si ottiene in campo è la diretta conseguenza di come si lavora durante la settimana. Solo così uno può andare in campo a testa alta, consapevole poi del fatto che il risultato finale è frutto di tanti fattori non sempre controllabili. So che il derby contro il Livorno è una partita particolare, ne ho sentito parlare e so che è una di quelle gare che tutti i calciatori sognano un giorno di poter disputare : non vedo l’ora di poter respirare questa atmosfera. Un fioretto in caso di goal al Livorno ? Vengo a suonare il piano in radio lì da voi !

Con l’Empoli ci sono andato davvero vicino a buttarla dentro, è stato bravissimo Brignoli a respingere la mia conclusione ; sono stato comunque contento di scendere in campo, l’importante era iniziare nuovamente dopo un periodo di inattività, rompere il ghiaccio e fare il mio esordio in serie B. Ricordo un’atmosfera fantastica all’Arena Garibaldi, è un match che ricorderò sempre con piacere nonostante la delusione finale per il risultato negativo, ma questo sono le cose del calcio. Io vice Masucci ? Siamo cinque attaccanti diversi, ognuno con le proprie caratteristiche ed ognuno che si differenzia dagli altri ; per quel che mi riguarda preferisco la profondità e la palla a terra, non sono certo un attaccante boa ma non ho problemi comunque ad adattarmi a fare quello che di diverso mi potrebbe chiedere il mister : è il gruppo la forza di questo Pisa. Moscardelli ? Davide è un giocatore da serie A, per me è un esempio e mi aiuta moltissimo giocarci insieme, lo guardo e cerco di emularlo per poter fare una carriera importante come la sua.

L’infortunio di Varnier è stata una brutta tegola, anche per me visto che con Marco ho legato davvero tanto per il fatto che siamo praticamente vicini di casa e quindi abbiamo passato molto tempo assieme ; mi aveva raccontato il calvario che aveva dovuto sopportare la stagione precedente, e quando mi ha detto che il nuovo infortunio riguardava ancora una volta il crociato ci sono rimasto male tanto quanto lui. Solo chi ha giocato a calcio può capire quello che sta provando in questo momento Marco, ma purtroppo sono cose che nel calcio succedono e si deve andare avanti, anche perché siamo pagati per fare il lavoro più bello del mondo. A Varnier auguro di tornare più forte di prima, è ancora molto giovane e può ancora dare moltissimo a questo sport.

Quando inizia la partita e giochiamo a Pisa guardo sempre dove attacchiamo il primo tempo, perché sogno di subentrare dalla panchina nel secondo tempo e di far goal sotto la curva dove sono assiepati i nostri tifosi : per me sarebbe un’emozione fortissima. Anche se da attaccante quale sono per fare goal va bene qualsiasi porta …

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