Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

Fermo Posta

Come ogni Venerdì apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Domande e relative risposte saranno pubblicate ogni venerdì. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Caro Giuliano, più di una volta hai parlato della strana disaffezione
dei tifosi nei confronti di un Pisa che veleggia nelle primissime
posizioni della classifica. Fra le tante mi sembra tu abbia trascurato
l’incidenza negativa delle televisioni che inflazionano il calcio e
fanno un’insuperabile concorrenza allo stadio.
Quando ne prenderanno coscienza i nostri Presidenti, soprattutto
quelli di Prima divisione, che si devono contentare di spartirsi le
briciole dei diritti televisivi? Io, come tanti altri, anche venerdì
prossimo resterò a casa: vedo la partita comodamente seduto in
salotto, con la tazza del caffé e i piedi al caldo. Oltretutto senza
spendere un centesimo. Se saremo in tanti a fare come me probabilmente
i presidenti delle società di calcio ne prenderebbero atto: o si
faranno dare più soldi per trasmettere in diretta le partite, oppure
vieteranno l’ingresso delle telecamere negli stadi. Non ci sono altre
soluzioni.

Cittadella 81

Mi piacerebbe sapere alcune cose sulla diretta televisiva delle partite.
Quanto viene al Pisa, in termini economici, dalla concessione del diritto
di trasmettere la partita? E potrebbe rifiutarsi? Lo domando perché a mio
giudizio gli arbitri sono fortemente condizionati dalla presenza delle
telecamere e hanno un atteggiamento contrario alle squadre di casa, per
manìa di protagonismo e per mettersi in mostra come persone di carattere e
coraggiose?

Luca

LE RISPOSTE

I nostri lettori guardano assai avanti e affrontano argomenti di
grande spessore. Cittadella, secondo me, ha ragione e torto al tempo
stesso. Dice bene quando afferma che le televisioni esercitano una
concorrenza fortissima, che sicuramente lascia a casa, nel caso del
Pisa, almeno qualche centinaio di possibili spettatori. Ci sono però
un paio di riflessioni da fare: prima di tutto non so se la ripresa
delle partite in diretta da parte dei canali sportivi della Rai e di Sport
Italia avvenga in cambio di sole “briciole”. E tuttavia bisogna considerare
che la Lega Pro ha così poca visibilità nei mass media che è difficile
rinunciare ad una passerella del genere, quando viene proposta.
La strada disaffezione dei tifosi nerazzurri – come la chiama il
nostro interlocutore – ha però dei lati veramente inspiegabili e per
certi versi contraddittori. Il record di presenze, quest’anno, si è
avuto in occasione della gara contro il Sorrento, guarda un po’ una
notturna ripresa in diretta dalla televisione. E allora? Un’altra
contraddizione inspiegabile: poche ore prima della partita di
Viareggio quasi mille tifosi ultrà andarono a scortare la squadra con
i motorini dalla sede del ritiro fino allo stadio dei Pini. Una
manifestazione di entusiasmo che fece perfino dire a Pane, alla fine
della partita, di temere quella straordinaria pressione nei confronti
dei giocatori, non tutti preparati psicologicamente a sopportarla.
Sembra quasi che l’allenatore sia stato preso fin troppo alla lettera,
dal momento che nella partita successiva, all’Arena contro il Prato,
le presenze tornarono quelle di sempre. E allora?
Sul rimedio dissento invece da Cittadella. Non capisco perché una
protesta contro le televisioni dovrebbe penalizzare gli stadi. A
rigor di logica dovrebbe avvenire il contrario: boicottare l’audience
televisivo, che risponde alla logica delle rilevazioni auditel. e
affollare gli spalti dello stadio. Senza contare gli aspetti più
“romantici”, quelli che trascurano i denari, la comodità e i piedi
caldi. Il calcio è passione, come il coraggio manzoniano: chi non ce
l’ha non se la può dare. Dal tubo catodico vengono le immagini ma
certe emozioni si vivono solo collettivamente.
Luca vuole sapere qual è il ritorno del Pisa per cedere il diritto a
riprendere e trasmettere le partite. Difficiile quantificarlo, ma il
principio è questo: Raisport e Sport Italia hanno firmato un accordo
collettivo con la Lega Pro. Il contratto prevede una cifra da dividere
tra tutte le società di Prima e Seconda divisione. In aggiunta a
questa cifra, piuttosto modesta, alle società ospitanti viene
riconosciuto un rimborso spese (ad esempio per l’energia elettrica
consumata). In teoria il Pisa potrebbe sottrarsi a questo vincolo, ma
significherebbe buttare a mare l’accordo che riguarda tutti. Quanto
alla concorrenza che potrebbe determinare minori incassi ai botteghini
dello stadio, mi sono già espresso nella risposta a Cittadella, Sulle
presenze all’Arena le statistiche non sono univoche.
Le considerazioni di Luca sugli arbitraggi sono invece perfettamente
condivisibili e ormai ampiamente confermate dall’esperienza. E il
danno, in questo caso, non può essere messo nel rimborso spese.

GIULIANO FONTANI

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One Comment

  1. massimiliano

    02/01/2013 at 16:14

    con un arena piena il pisa avrebbe molti più punti che ne pensa?

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